La loro specialità era rovinare le vacanze ai turisti, meglio se stranieri. Lo facevano appostandosi nei parcheggi, scegliendo con cura le vetture con targa estera dei marchi più blasonati ed ispezionandole mentre i proprietari erano assenti.
Se individuavano borse o valige ma anche occhiali da sole o altri oggetti di valore entravano in azione con blitz rapidi. Gli agenti del Commissariato di Desenzano della Polizia di Stato, dopo una serie di episodi denunciati dai villeggianti nelle scorse settimane, hanno avviato una specifica attività di indagine fatta di appostamenti e osservazioni nelle zone più frequentate dai turisti negli orari in cui si è registrato il maggior numero di episodi.
Gli agenti hanno così individuato due distinti gruppi: il primo faceva riferimento ad una coppia, marito e moglie, italiani di origine rom entrambi di 35 anni che vivono in un piccolo campo nella zona di Lonato, mentre il secondo, senza contatto con il primo se non lo svolgere la medesima attività, era costituito da padre e figlio di 66 e 31 anni e della fidanzata del secondo, di 25 anni, formalmente residenti a Bolzano ma di fatto domiciliati a Desenzano.
Per identificarli con certezza gli agenti si sono basati anche sulle immagini delle telecamere di videosorveglianza e sui riconoscimenti fotografici che alcune delle vittime o delle persone che lavorano nella zona in cui sono stati compiuti i furti hanno potuto effettuare. Devono rispondere di reati che vanno dal danneggiamento al furto e alla ricettazione: nelle loro roulotte infatti sono stati trovati diversi effetti personali delle vittime dei furti ma anche numerosi capi di abbigliamento con ancora le etichette attaccate che erano stati trafugati nelle scorse settimane da centri commerciali di tutta la provincia.
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