Desenzano, oltre 200 persone si presentano al «Vax day»

Qualcuno (la minoranza) ha vinto l’incertezza, qualcun altro (la maggioranza) aveva fretta. E così l’occasione offerta dalla Regione è stata colta al volo: al V-Day in piazza Malvezzi, ieri, più di 200 persone hanno ricevuto il vaccino. Era la prima volta che in Lombardia veniva data questa possibilità: vaccinazione per tutti, purché over 12, senza prenotazione. Ed è stato anche un banco di prova per gli appuntamenti che verranno.

È stato un successo oltre le aspettative, anche in virtù del fatto che notizia della tappa del tour vaccinale è giunta solo lunedì nel pomeriggio. Il Comune l’ha diffusa con i propri canali e non è passata inosservata: già alle 7, ieri mattina, le persone hanno iniziato ad arrivare. Ad accoglierle c’era la Protezione civile del basso Garda, che non appena il sole ha cominciato a scottare un po’ troppo, ha montato gazebo per regalare un po’ di ombra: c’è chi ha atteso anche tre ore il proprio turno. Poi, sotto i portici del Palazzo del Turismo, le tre postazioni vaccinali dell’Unità mobile regionale, con i medici di Areu e delle forze armate.

A scorrere nella fila anche il generale Antonio Pennino, dell’Unità di Crisi della Regione: ha parlato con i presenti e si è informato «sul perché siano venuti qui – ha spiegato -: è interessante capirlo. Ed è utile anche in vista della pianificazione di altri appuntamenti, per capire cosa funziona e cosa migliorare. È la prima volta che si organizza un’iniziativa così, liberamente accessibile, in piazza e in un giorno di mercato: un banco di prova». E può dirsi superato: in coda c’erano desenzanesi, ma c’erano anche persone giunte da paesi più o meno vicini. Per lo più giovani, magari con l’appuntamento già fissato alla fine del mese: «Ho voluto accelerare – ha raccontato una ragazza che abita proprio a due passi da piazza Malvezzi -. Mi serve il green pass il prima possibile per l’università: senza avrei dovuto continuare a fare tamponi».

Tra gli «intercettati» anche una famiglia di Lumezzane: hanno portato a far vaccinare il figlio dodicenne. Lui aspettava all’ombra, mamma e papà in coda al sole anche un po’ preoccupati di non fare in tempo, che le dosi terminassero prima che arrivasse il loro turno. Sono stati tranquillizzati dalla Protezione civile. Solo una minoranza dei presenti, ieri, sembrava far parte della schiera dei «convinti tardi». Tra questi, una coppia di Manerbio: «Non siamo contrari alla vaccinazione di per sé – ha rilevato lei -, ma, un po’ preoccupati, abbiamo procrastinato non decidendoci mai a prendere appuntamento. Visto che stamattina (ieri, ndr) si è presentata questa possibilità, l’abbiamo colta».

A tutti coloro i quali ieri mattina hanno ricevuto la prima dose con Pfizer o Moderna è stato già fissato anche il richiamo, nel centro vaccinale a loro più comodo e nel giorno preferito. I quindici minuti di attesa precauzionale post iniezione, invece, li hanno trascorsi sotto i portici fronte porto Vecchio. 

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