“Rosa Leso ha presentato una mozione affinchè l’Amministrazione si impegni fin d’ora riducendo le spese per le luminarie e le iniziative natalizie e poi nel prossimo bilancio per prevedere interventi a sostegno delle famiglie colpite dalla crisi economica. L’ass.Beda ha ricordato che le spese per le luminarie sono già state tagliate di 40.000 euro e che di più non si può fare perché Desenzano vive di turismo e bisogna sostenere le categorie che non hanno ammortizzatori sociali.” – direttamente dalla mail.
Non è che Desenzano vive solo di turismo. Io non vivo di turismo, nè la mia famiglia, nè moltissime altro che conosco. Quello che però tutti, l’intera Desenzano subisce durante il periodo natalizio come di qualunque momento vacanziero sono parcheggi pieni e strade intasate. E poi per tutto l’anno prezzi delle case elevati, night club con ovvi risultati sulle abitudini dei giovani, cementificazione ove possibile e così via.
Se le spese per le luminarie sono state ridotte di 40.000 euro, quanto sono alte in tutto? Posso immaginare che più o meno si ruoti sui 100.000 euro. È una mia supposizione. Questi 100.000 tornano al Comune come tasse o come benessere per i suoi 25.000 cittadini? Siamo sicuri che siano i mercanti del centro a necessitare degli ammortizzatori sociali. Non li conosco tutti, ma ti accorgi vivendo in città con che macchine girano. Lo sai come si vestono i loro figli. Impari a conoscere che molti col negozio in centro hanno anche un albergo da un’altra parte. Lo sai che non sempre ti fanno volentieri lo scontrino.
Che poi sono belle le luminarie, ma io non avrei speso così i nostri soldi, quando poi abbiamo le scuole che fanno schifo e il duomo senza soldi per essere restaurato. Perché a Desenzano non sono tutti commercianti. E neanche turisti.
[Grazie Marco per la foto]
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