Una cinquantina di sub affiliati a diversi gruppi diving della Lombardia e del Trentino Alto Adige, ma anche due arrivati appositamente da Genova, si sono immersi questa mattina nelle acque antistanti il lungolago di Gardone Riviera per la pulizia dei fondali promossa da Deep Explorers e Comune. Dal fondale (quest’anno è stato perlustrato e pulito il tratto antistante il Grand Hotel e l’attracco Navigarda) è emerso di tutto: sedie e tavolini, bottiglie e bicchieri, copertoni, un vecchio smartphone. Rifiuti che i sub hanno recuperato dal lago e che ora finiranno nel luogo dove li avrebbero dovuti portare coloro che invece li hanno gettati nel lago, la discarica.
La sensibilizzazione dei bambini
Al centro di raccolta e smaltimento il materiale recuperato però ci finirà domani, lunedì, per dar modo ai bambini delle elementari di Gardone di dar vita ad un evento di sensibilizzazione ambientale promosso dalla scuola con l’Associazione Genitori Gardone Riviera nell’ambito del progetto «Puliamo il mondo». I bambini potranno vedere con i propri occhi quanto sia urgente adottare comportamenti più rispettosi dell’ambiente in cui viviamo.
L’evento promosso da Deep Explorers
La mattinata di pulizia dei fondali è stata organizzata dall’associazione Deep Explorers presieduta di Angelo Modina, attiva sul fronte delle ricerche di profondità e sempre in prima linea nella tutela dell’ambiente sommerso del Garda. Vi hanno aderito 48 subacquei di diversi club, che a più riprese si sono immersi per ripulire il fondale. Presenti anche alcuni apneisti: l’atleta della squadra nazionale di apnea Alice Ferrari, Giovanni Caldana e Daniele Colosio. A controllare le acque in cui si sono svolte le immersioni anche le motovedette della Guardia Costiera e della Guardia di Finanza. A terra il presidio dell’ambulanza di Soccorso Valtenesi.
La necessità di un maggior rispetto per il lago
Presente con un proprio stand anche l’associazione Sea Shepherd, che difende gli ambienti sommersi. «Dalla superficie non lo vediamo ma anche i fondali – spiega Federico – sono ecosistemi minacciati da presenza antropica. Dobbiamo impegnarci tutti per preservarli, anche con scelte consapevoli che ognuno può prendere nel proprio vivere quotidiano». «Va detto – racconta Modina, anima dell’evento – che quest’anno abbiamo recuperato meno rifiuti. Forse c’è più sensibilità. Stiamo comprendendo che non abbiamo ancora molte possibilità per salvare il Pianeta che ci ospita. L’unico che abbiamo a disposizione».
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