Scrive una testata locale: “bisogna anche rivedere giudizi, gerarchie e pregiudizi. Renzo Bossi, il consigliere più giovane della storia regionale lombarda, il giovanotto dal percorso scolastico accidentato che un diktat paterno e il voto di 12.893 bresciani hanno spedito al Pirellone, lascia di slancio la schiera dei boccaloni, sempliciotti e dabbene (in bresciano altrimenti detti «türta») ed entra nel novero dei geni della comunicazione. O almeno del marketing.”
Un minuto di silenzio per i geni della comunicazione…
Ma cosa succede? Renzo Bossi si inventa di stampare sulle magliette la sua caricatura, successone a Pontida dove vengono vendute un sacco di t-shirt a 10euro. l ricavato andrà al reparto di Oncologia del Civile.
Iniziativa di risanamento per l’immagine del neo consigliere regionale, va bene, ma sarebbe forse più coerente spiegare ai bresciani perchè si stanno prendendo ad accettate i fondi alla sanità lombarda. Nel giro di qualche anno sonos tati dimezzati i trasferimenti, per pareggiare quei tagli, quante magliette dovremmo vendere?
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