Crisi d’identità in Consiglio Comunale

Qualche giorno fa si è consumata in Consiglio Comunale a San Felice del Benaco l’ennesima farsa, riguardo alla quale mi piacerebbe spendere qualche parola.
Il Consiglio era convocato per la ratifica di una deliberazione di giunta di approvazione della seconda variazione al bilancio di previsione 2007 ed al piano esecutivo 2007.
Il Sindaco ha incentrato quasi tutto il suo intervento sulla variazione di 5.000 euro relativa al centro estivo, organizzato dal Comune in collaborazione con la Parrocchia, mentre quasi nulla ha detto a proposito di una variazione di bilancio con una cifra in più, 50.000 euro!, relativa a proventi da sponsorizzazioni per manifestazioni turistiche.
A proposito di questi soldi che “transitano” attraverso il nostro bilancio, meglio non spendere troppe parole.
Il Sindaco ha trovato molto più opportuno elogiare lo splendido lavoro della Parrocchia nell’organizzare il centro estivo.
Ottimo lavoro che nessuno mette in discussione, anche perchè senza l’oratorio anche per quest’anno il comune non sarebbe stato in grado di organizzare nulla; ma non era certo quello il nocciolo della discussione.
Si stava discutendo di variazioni di bilancio.
Io ho fatto presente ai colleghi di minoranza che senza di noi non era possibile procedere: infatti la maggioranza non aveva il numero legale per deliberare, essendo assenti Elena Lombardi, vicesindaco e assessore alla Cultura, e Giacomo Bellini, assessore ai Servizi Sociali. Forse non ritenevano così importante prender parte a questo consiglio.
Io ho lasciato la sala del Consiglio.
Il Consiglio è stato sospeso, per lasciare il tempo ai consiglieri di minoranza presenti in aula di decidere sul da farsi.
Alla fine due consigliere di minoranza, Paolo Rosa e Cristina Berlendis, hanno ritenuto opportuno fare da stampella a questa maggioranza traballante e permetterle così di avere il numero legale per procedere con la votazione.
Probabilmente spaventati dalle voci che, nei giorni precedenti, qualcuno aveva iniziato a far circolare; voci circa il fatto che se non si fosse deliberata in Consiglio Comunale la variazione di bilancio, questo avrebbe comportato l’impossibilità di pagare gli animatori del centro estivo.
Un bilancio di cinque milioni e mezzo di euro è così ingessato da non poter far fronte ad una variazione di 5.000 euro per il centro estivo?
O forse quello era solo lo specchietto per le allodole dietro il quale nascondere la variazione relativa alla sponsorizzazione?
Mi dispiace per questa ennesima crisi d’identità da parte di minoranze che non si capisce bene se siano realmente tali o se siano invece semplicemente una maggioranza ombra….

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