Fino al 28 maggio 2023, personale di Maria Teresa Cazzadori, Palazzo Bottagisio, Villafranca di Verona. L’artista ci dona una nuova pagina del suo fare artistico rispettando rigore e continuità d’intenti. La bellezza delle lamiere arrugginite, substrato ricorrente nelle sue opere, diviene simbiosi di disvelamento e sintesi tra materia e memoria. Contesti reali o immaginari si fondono magicamente evocando temporalità lontane, perdute nell’oblio. Nella ossidazione dei metalli le cromie assumono tonalità mutevoli che a contatto con stoffe, antiche testate giornalistiche o altre lamiere evocano la perfetta sublimazione tra narrazione sensitiva e metafora della metamorfosi. Un tempo l’oggetto rappresentava un mondo codificato, ora ne rappresenta un altro, una neo oggettività interprete della silente meditazione sulla materia. Sensibilità e sperimentazione accompagnano la Cazzadori nel concepire assemblaggi metallici sospesi tra idilliache sculture ed emblematiche installazioni che conferiscono allo spazio circostante autorevolezza e legittimazione, delimitazione di ipotetici confini e decontestualizzazione della realtà percepita. Forme cubiche, a tubo, sagome a colonna, componenti aggettanti generano un’energia primordiale, brulicante di trame, verticalità e orizzontalità che si diramano sopra monolitici banner della conoscenza. L’effetto spazio luce trova un naturale sviluppo nelle recenti realizzazioni che appaiono sempre più scarne ed essenziali, testimoni silenziose di un messaggio arcano, quasi impercettibile che si dirama nell’atmosfera per lasciare una traccia indelebile nelle anime immacolate di paradisiache visioni.
· Sabato e Domenica 10.00-12.00 15.00-19.00
· 0456339111
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