Qualche giorno fa ero a Bologna ad un workshop sul diritto d’autore online e Guido Scorza mi ha fatto sorridere quando ci ha letto una sorta di dichiarazione “tutti i diritti riservati” ante litteram, risalente a fine 1100, in piena epoca medievale:
«Sia maledetto chiunque utilizzi questo libro in modo illecito o peccaminoso e che la lebbra afligga chiunque ne modifichi il contenuto […]. Consegni questo messaggio a Satana e lo segua all’inferno chi vuole passare l’eternità in sua compagnia.»(Eike von Repgow, Sachsenspiegel: traduzione dal tedesco medievale di Paul Kaller, Monaco 2002)
Forse allora funzionava, oggi invece mi sa che non avrebbe molto effetto.
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