Acqua inqinata a San Felice del Benaco: un danno che si poteva evitare, la gestione ritorni al Comune
Gruppo: Unione per Unaltralombardia
Di fronte alla gravità di quanto sta accadendo nel Comune gardesano di San Felice del Benaco in merito all’inquinamento dell’acqua, che ha causato disturbi fisici a numerose persone e obbligato il Comune stesso a disporne il divieto di utilizzo a scopi alimentari è utile ricordare quanto segue: le ultime due amministrazioni comunali di centrosinistra avevano espresso in più occasioni il proprio dissenso all’ingresso di San Felice nel Consorzio "Garda Uno" per la gestione del servizio idrico, una decisione assunta dall’ATO (Autorità Territoriale d’Ambito) della Provincia di Brescia.
E gli amministratori di allora avevano visto giusto. Da quando è entrata in funzione la nuova gestione (gennaio 2007) sono cominciati i problemi: disservizi continui, mancanza di acqua potabile in certi mesi dell’anno in alcune frazioni del Paese (frazione Cisano), aumento dei costi a carico dei cittadini, in particolare per i nuovi allacciamenti, scarsità – se non assenza – di manutenzione ordinaria.
Oggi questi disservizi toccano il culmine: l’acqua diventa veicolo di problemi sanitari, al punto che decine e decine di persone hanno dovuto ricorrere alle cure ospedaliere o mediche.
Un problema, da risolvere quanto prima, che oltre a compromettere la salute dei cittadini, influisce gravemente sull’importante attività turistica ed economica del Comune. Tanto che, proprio in queste ore, molti turisti stanno abbandonando San Felice.
Avanzo quindi alcune proposte concrete:
a)vanno immediatamente rimosse le cause che hanno provocato l’infezione dell’acqua;
b)va riaffidata al Comune la gestione diretta del servizio idrico;
c)vanno varati, da parte della Provincia di Brescia e della Regione Lombardia, provvedimenti adeguati per informare in modo corretto la popolazione e per sostenere i danni economici subiti in particolare dal settore turistico, che rischiano di provocare la perdita di posti di lavoro.
Sulla questione ho presentato un’interrogazione urgente.