Categoria: Sirmione

Il Pd del lago: «L’acqua non si deve privatizzare»

No alla privatizzazione dell’acqua. Contro il Decreto che intende sottrarre ai cittadini un bene così indispensabile per creare un business a vantaggio dei privati, è nata una iniziativa di rilievo per la popolazione della sponda bresciana del lago.

IL PARTITO DEMOCRATICO sta presentando in tutti i Consigli dei 18 comuni rivieraschi una mozione, che tra l’altro impegna a sensibilizzare sul risparmio idrico e ad incentivare la riduzione dei consumi, per difendere il diritto dei cittadini all’uso dell’acqua quale bene pubblico e inalienabile. L’illustrazione dei contenuti dell’importante iniziativa è avvenuta ieri a Salò da parte del coordinatore locale Gianpaolo Comini, del sindaco di Moniga Lorella Lavo, di Rita Flora Porretti (Gardone Riviera) e di altri esponenti della zona. Il decreto Ronchi impone di coinvolgere i privati nella gestione delle reti idriche, con inevitabile aumento delle tariffe e delle bollette. I Comuni d’altro canto conserveranno invece la proprietà, per cui continueranno a dover effettuare gli investimenti, come la sostituzione delle tubature, le manutenzioni straordinarie, la costruzione di nuovi tronchi, eccetera. Ai sindaci e agli amministratori locali viene insomma imposto dall’alto un provvedimento che fa a pugni col tanto sbandierato federalismo da parte della Lega.

LA POSIZIONE espressa dal Pd ha già visto schierarsi numerose Regioni (Abruzzo, Puglia, Marche, Valle d’Aosta, Piemonte, Trentino, ma anche la Lombardia di Formigoni), e ha registrato l’opposizione trasversale di province e comuni di diverso orientamento politico. Nel caso della riviera del lago si chiede inoltre una maggior trasparenza nella gestione del Garda Uno, per garantire un controllo effettivo agli utenti del servizio integrato (acquedotti, fognature, smaltimento dei rifiuti), che è pubblico ed essenziale, quindi non deve essere fonte di guadagno. Altro punto decisivo per la qualità delle acque del lago, sempre più utilizzate anche per usi domestici, assumere un impegno più deciso negli investimenti per la separazione delle acque bianche dalle nere: In molte località i liquami confluiscono con le meteoriche, senza distinzioni. L’obiettivo è di indurre la Regione a prendere una posizione forte nei confronti del Governo e del Parlamento.

SE.ZA.
Venerdì 29 Gennaio 2010 PROVINCIA Pagina 19 bresciaoggi.it

NO ALLA PRIVATIZZAZIONE DELL’ACQUA

Comunicato stampa
Illustrato alla stampa il documento comune promosso dal PD gardesano
“NO ALLA PRIVATIZZAZIONE DELL’ACQUA” MOZIONE UNITARIA NEI COMUNI DEL GARDA
Salò 28 gennaio.

Contro il progetto del decreto Ronchi che intende sottrarre ai cittadini un bene indisponibile quale è l’acqua, per trasformarla in un business a vantaggio dei privati, nasce in questi giorni un’iniziativa di rilievo e di significato particolari per la popolazione di tutti i Comuni della sponda bresciana del lago di Garda. Su iniziativa del Partito Democratico gardesano, infatti, in tutti i Consigli comunali dei 18 Comuni verrà presentata in questi giorni, dai gruppi consiliari di maggioranza o di minoranza che si richiamano alle posizioni del Pd, una mozione comune per difendere il diritto dei cittadini all’uso dell’acqua quale bene pubblico e inalienabile. Una difesa, allo stesso tempo, delle prerogative dei Comuni, cui viene imposto dall’alto l’obbligo di coinvolgere i privati nella gestione dell’acqua, in palese contraddizione, come già in tema di I.C.I. e di “Piano casa”, del tanto sbandierato federalismo da parte della Lega. Ove la gestione è in mano ai privati, il cui obbiettivo è il profitto, le bollette sono più salate, con oneri per gli investimenti comunque a carico degli Enti Locali. Una posizione che ha già visto schierarsi numerose Regioni (Abruzzo,Puglia, Marche, Valle d’Aosta, Piemonte, Trentino, ma anche la Lombardia di Formigoni) e che ha registrato l’opposizione trasversale di province e amministrazioni comunali di diverso orientamento politico. La mozione impegna i Comuni a sensibilizzare i cittadini sul risparmio idrico e ad incentivare la riduzione dei consumi. Nel caso del Garda si richiede inoltre maggior trasparenza nella gestione della “S.p.A. Gardauno”, per garantire un controllo effettivo ai Comuni e agli utenti del servizio idrico integrato e un impegno più deciso negli investimenti per la separazione delle acque bianche dalle nere, punto decisivo per la qualità delle acque del Garda, sempre più usate anche per usi domestici. L’illustrazione dei contenuti dell’importante iniziativa unitaria dei gardesani è stata illustrata alla stampa oggi a Salò dal coordinatore del Partito Democratico salodiano, Gianpaolo Comini, dai sindaci di Moniga, Lorella Lavo, e di Padenghe del Garda, Patrizia Avanzini, insieme alle capogruppo consiliari del Pd di Desenzano, Rosa Leso, di Gardone Riviera, Rita Flora Porretti e di Salò, Graziella Belli, con la presenza di altri consiglieri comunali e esponenti dei Circoli gardesani del PD.

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Privatizzare!

L’acqua sta diventando oggetto di conflitto sociale, e rischia di diventarlo in tutti i comuni italiani. Stiamo parliamo di un bene inalienabile che non dovrebbe essere nelle mani di chi ha come fine l’utile, o il dividendo.

Brescia al ballottaggio

Ancora i dati dettagliati non i sono, ma il risultato delle Primarie di Domenica non consegna una vittoria al primo turno al candidato favorito Pietro Bisinella, proposto dalla mozione Bersani. Se infatti la mozione vincitrice del congresso nazionale aveva superato la soglia del 50%, il candidato proposto dal gruppo di maggioranza perde 12 punti attestandosi al 44% delle preferenze. Lo segue Ferrari che nei seggi cittadini rastrella  il 57,60% dei consensi. La mozione “Brescia al Futuro” va molto bene anche nel nostro collegio (che comprendeva: Desenzano, Sirmione, Pozzolengo e Padenghe) con il 45%, segue Bisinella con il 28%. Ora l’assemblea provinciale neo-eletta, questo fine settimana, sceglierà il candidato tra i due più votati. Ai prossimi sviluppi!

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Mercoledì 20, Civati a Montichiari per l’incontro: “quale futuro per il pd?

MERCOLEDI 20 GENNAIO PRESSO LA SALA SCALVINI (CENTRO FIERA
DEL GARDA) DI MONTICHIARI ALLE ORE 20.30 SI TERRà UN
INCONTRO PUBBLICO ORGANIZZATO DAL PD MONTECLARENSE SUL TEMA:

“QUALE FUTURO PER IL PD?”

INTERVERRANNO:
DIEGO PELI
GIANANTONIO GIRELLI
GIUSEPPE CIVATI

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Tasse

Sulla riforma tributaria è quasi naturale che si confonda il “come” con il “quanto”: cambiamo il modo con l’idea di pagare meno. Non è così. Se si vuole ridurre la pressione fiscale senza aumentare il debito pubblico, bisogna ridurre la spesa: obiettivo sempre valido, ma altra cosa. Riforma significa quindi, a parità di pressione, cambiare la distribuzione dell’onere tra tipologie di cespiti e contribuenti nonché le modalità tecniche del rapporto tributario; e ciò in vista di un sistema più equo, più efficiente dal punto di vista dell’impatto sull’economia e più efficiente sul piano strettamente tributario perché riduce, a parità di prelievo, i costi indiretti: costi di informazione, contabilità e pagamento per il contribuente; costi di raccolta e controllo per il fisco; costi del contenzioso per ambedue le parti. (fonte http://www.lavoce.info/articoli/pagina1001493.html)

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Desenzano a rischio cemento

I promotori del Parco delle colline moreniche attaccano l’amministrazione sul documento urbanistico

«Il Piano di governo del territorio non è uno strumento dedicato esclusivamente all’edilizia e deciso dalla giunta ma un dispositivo di concertazione tra le esigenze e la volontà del cittadino e l’amministrazione da lui eletta». Lo sostiene il Comitato per il parco delle Colline Moreniche del Garda che apre il nuovo anno con un durissimo attacco alla giunta Anelli che, secondo l’accusa degli ambientalisti «rispetto alle altre amministrazioni, ha preferito il percorso del giocare a nascondersi, del negare ciò che l’esecutivo e i tecnici stavano invece preparando».
PER IL COMITATO PARCO il piano di governo del territorio desenzanese nasconderebbe parecchie insidie per la tutela dell’area del basso Garda. E rinfaccia alla giunta di centrodestra impegni e promesse solenni che «non hanno trovato poi conferma».
CITANDO IL PROGRAMMA elettorale della lista del sindaco, l’associazione ambientalista rimarca «le tante belle parole della classe dirigente». Il comitato ricorda inoltre una lettera inviata nell’agosto 2008 alle province e ai Comuni del Garda, per poter presenziare all’iter dei vari piani di governo del territorio, «Solo Desenzano non ci ha risposto. Dell’avvio del Piano di governo del territorio abbiamo appreso solo dalla stampa, e poi nel corso di un incontro pubblico in cui è stato presentato un preliminare».
Sono parecchie le decisioni già prese o in via di elaborazione (nel preliminare si parla fra l’altro di case per 3500 nuovi abitanti, e di una nuova urbanizzazione accanto al quartiere delle Grezze), che preoccupano il comitato parco. «L’antica ma sempre vigente legge 1497 del ’39 che vincola il territorio gardesano è praticamente ignorata. La delibera della Regione che dichiara l’area di Desenzano e sirmione di notevole interesse pubblico non è presa in considerazione. Il Parco locale del Monte Corno, a fronte delle mancate iniziative dell’amministrazione, è lasciato in stato di degrado ed abbandono. L’area del Vò – prosegue la protesta del comitato – è lasciata anch’essa in stato di abbandono, invasa da sporcizie, il Piano Casa ha autorizzato soprelevazioni fino a 14 m. di altezza e uno sconto del 20% sugli oneri d’urbanizzazione: Desenzano è l’unica sul Garda a essere tanto benevola». Infine, l’accorato appello finale, a «rivedete il piano casa e salvaguardare il territorio rimasto libero per le future generazioni».

fonte: bresciaoggi.it

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http://sosgarda.blogspot.com/2010/01/desenzano-rischio-cemento.html

Desenzano a rischio cemento

I promotori del Parco delle colline moreniche attaccano l’amministrazione sul documento urbanistico«Il Piano di governo del territorio non è uno strumento dedicato esclusivamente all’edilizia e deciso dalla giunta ma un dispositivo di concertazio…

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Desenzano a rischio cemento

I promotori del Parco delle colline moreniche attaccano l’amministrazione sul documento urbanistico

«Il Piano di governo del territorio non è uno strumento dedicato esclusivamente all’edilizia e deciso dalla giunta ma un dispositivo di concertazione tra le esigenze e la volontà del cittadino e l’amministrazione da lui eletta». Lo sostiene il Comitato per il parco delle Colline Moreniche del Garda che apre il nuovo anno con un durissimo attacco alla giunta Anelli che, secondo l’accusa degli ambientalisti «rispetto alle altre amministrazioni, ha preferito il percorso del giocare a nascondersi, del negare ciò che l’esecutivo e i tecnici stavano invece preparando».
PER IL COMITATO PARCO il piano di governo del territorio desenzanese nasconderebbe parecchie insidie per la tutela dell’area del basso Garda. E rinfaccia alla giunta di centrodestra impegni e promesse solenni che «non hanno trovato poi conferma».
CITANDO IL PROGRAMMA elettorale della lista del sindaco, l’associazione ambientalista rimarca «le tante belle parole della classe dirigente». Il comitato ricorda inoltre una lettera inviata nell’agosto 2008 alle province e ai Comuni del Garda, per poter presenziare all’iter dei vari piani di governo del territorio, «Solo Desenzano non ci ha risposto. Dell’avvio del Piano di governo del territorio abbiamo appreso solo dalla stampa, e poi nel corso di un incontro pubblico in cui è stato presentato un preliminare».
Sono parecchie le decisioni già prese o in via di elaborazione (nel preliminare si parla fra l’altro di case per 3500 nuovi abitanti, e di una nuova urbanizzazione accanto al quartiere delle Grezze), che preoccupano il comitato parco. «L’antica ma sempre vigente legge 1497 del ’39 che vincola il territorio gardesano è praticamente ignorata. La delibera della Regione che dichiara l’area di Desenzano e sirmione di notevole interesse pubblico non è presa in considerazione. Il Parco locale del Monte Corno, a fronte delle mancate iniziative dell’amministrazione, è lasciato in stato di degrado ed abbandono. L’area del Vò – prosegue la protesta del comitato – è lasciata anch’essa in stato di abbandono, invasa da sporcizie, il Piano Casa ha autorizzato soprelevazioni fino a 14 m. di altezza e uno sconto del 20% sugli oneri d’urbanizzazione: Desenzano è l’unica sul Garda a essere tanto benevola». Infine, l’accorato appello finale, a «rivedete il piano casa e salvaguardare il territorio rimasto libero per le future generazioni».

fonte: bresciaoggi.it

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Elezioni Regionali

«Le primarie non sono un vincolo ma un’opportunità», dice Bersani sul tema candiature. Aggiunge che sono le assemblee regionali che devono decidere perchè noi siamo l’unico partito federalista. Gli altri decidono uno in una villa oppure in due o tre persone. Noi abbiamo un partito con delle assemblee.

Io però ricordo che sullo statuto ci sta scritto il PD usarà le Primarie per selezionare candidati alle cariche elettive. Basta decidersi.

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PGT

Il Gruppo “Forza Sirmione Democratica” non ha partecipato al voto sul Piano di Governo del Territorio in approvazione per le seguenti ragioni:

1-      L’iter del piano ha visto la nostra attiva e positiva partecipazione con proposte per migliorare il documento. Le risposte, quando ci sono state, sono state ideologiche;

2-      La pianificazione territoriale è basata su una cartografia poco chiara e che presenta diverse difformità rispetto la situazione reale, come da sempre fatto rilevare e mai corretto.

3-      La maggioranza esprime una risposta inadeguata per il Futuro di Sirmione e per la sostenibilità delle scelte compiute sul territorio. Riteniamo che si sia fattolo stretto necessario per l’approvazione, mancando una importante occasione per promuove lo sviluppo sostenibile di Sirmione.

Etica, morale e politica. L’attuale Maggioranza ha portato questo PGT nella bagarre della campagna elettorale, per cui in congruenza con i nostri principi di partecipazione e sviluppo sostenibile, pilastri della nostra proposta elettorale, non possiamo essere partecipi di un parto la cui gestazione non è mai stata da noi condivisa.

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FORTE GELO

Dopo la nevicata della notte tra venerdì e sabato, il cielo sereno della notte seguente ha fatto precipitare le temperature.
Ecco alcuni dati delle minime di alcune localitá del Garda registrate domenica 20 dicembre: SALO´ -5,1; GARDONE RIVIERA -3,8; S.FELICE -4,7; COLOMBARE DI SIRMIONE -8,1; GARDA -7,4; RIVA -7,8;
Altre localita´ prossime al lago di Garda: SABBIO CHIESE(BS) – 12,3; PREVALLE (BS) – 9,1; PESCANTINA (VR) -8,5; SAONE (TN) – 13,4
Le stazioni meteo dei capoluoghi delle province del Garda: BRESCIA CASTELLO -6,7; VERONA -6,9; TRENTO GARDOLO -10,2
Claudio T.
LINK SU WWW.GARDAPANORAMA.IT

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