Categoria: Sirmione

CALDO ESTIVO

Anticipo di estate con sole e temperature elevate. Mercoledì 20 maggio 2009 le stazioni meteo del lago di Garda hanno fatto registrare valori più consoni al mese di luglio. Gardone Riviera ha segnato una temperatura massima di 28,4° e minima di 18 ,1°. S.Felice del Benaco rispettivamente 29,8° e 18,1°. La zona del basso Garda con Colombare di Sirmione con 30,1° e 19,0° e Garda che registra 30,6° e 15,6° è stata la più calda. Il Garda trentino con i 27,6° di massima e 16,1° di minima a Riva, leggermente più fresco. L’acqua del lago per effetto dell’insolazione e delle alte temperature si è scaldata raggiungendo valori compresi tra i 17° e i 20° circa, un paio di gradi in più dell’anno scorso nello stesso periodo. Insolitamente siccitoso per ora questo mese di maggio, con solamente 10mm di pioggia caduta a Gardone Riviera.

Claudio T.

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La pista ciclabile fantasma

L’imponente PGT, 2 anni di lavoro, fa acqua da tutte le parti. Ecco qui una pista ciclabile che esiste solo sulla carta (pallini arancioni). Complimenti!

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Mattinzoli-Wilde: tanto fumo e niente arrosto!

Professano una grande sensibilità ambientale, ecco in realtà come si presenta uno dei parchi pubblici di Sirmione. Siamo in zona Frati a Lugana, erba alta e materiali edili sparsi un po’ ovunque. Predicano bene, ma razzolano male!

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La voce della democrazia

Era tarda sera quando, nel Consiglio Comunale di Lunedì 29 Settembre ’08, è stata discussa la formazione di una commissione per la modifica dello Statuto comunale. Per capire meglio, però, sarà utile fare un passo indietro: nella scorsa estate il Coordinamento del Circolo PD di Sirmione ha chiesto ed ottenuto un incontro con la maggioranza guidata dal sindaco Maurizio Ferrari, allo scopo di presentare delle proposte sulla partecipazione democratica alle scelte che toccano tutti i cittadini di Sirmione. Ricevuti da alcuni rappresentanti della maggioranza tra cui Giordano Signori, Pierluigi Bianchi e il futuro candidato Sindaco della lista “Vivere Sirmione” Alessandro Mattinzoli, il gruppo PD ha esposto le richieste di modifica allo Statuto comunale. Il progetto dei Democratici Sirmionesi punta a rimettere in campo le commissioni sciolte dall’attuale amministrazione anni fa, istituire la figura del “Presidente del Consiglio Comunale” e portare il controllo democratico della minoranza nelle società comunali come la GE.PA (Gestione Patrimonio), in un’ottica di trasparenza verso un patrimonio che appartiene a tutti i cittadini. Queste sono le tre azioni fondamentali affinché la discussione e la partecipazione dei cittadini Sirmionesi alla vita pubblica torni ad essere vivace e valorizzata, dato che le scelte prese nel “Palazzo” hanno effetti su tutti noi. Inoltre l’arroganza di avere sempre la ricetta giusta è in contrasto con l’atteggiamento sperimentale, ovvero imparare quotidianamente anche dalle conseguenze delle proprie azioni. L’umiltà nel ritornare sui propri passi porta ad una condivisione e un’attenzione alle conseguenze delle scelte fatte, e molte volte anche a risparmiare denaro pubblico. Questo obbiettivo è raggiungibile solo attraverso un ascolto da parte delle istituzioni dei cittadini proprio attuando il progetto che il PD ha presentato all’Amministrazione, anche se in questi otto anni lo stesso Giordano Signori definiva, in consiglio comunale, la propria una “maggioranza bulgara”, quasi a dire che la discussione e il confronto politico sono una perdita di tempo, fastidi da eliminare per prendere le decisioni in tempi rapidi. La commissione si è riunita e ha chiuso i lavori, poi il silenzio tombale. Bella serietà!

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Bandiere blu: Sirmione bocciata anche stavolta

Oggi milioni di italiani leggeranno su tutti i giornali i nomi delle migliori 113 località balneari italiane, premiate con la Bandiera Blu. Ma nell’elenco il lago di Garda è assente, zero «bandiere». Uno smacco, per il secondo anno consecutivo.
Non si può parlare oggi di una perdita, perché già lo scorso anno la Federazione europea per l’ambiente, la Fee, aveva revocato l’unica bandiera gardesana, quella di Sirmione, che era stata per anni in vetta alla hit parade delle località premiate per la loro qualità di acque, spiagge e servizi legati alla ricettività turistica.
SIRMIONE E LA RIVIERA del Garda insomma sono state cancellate tutto d’un colpo.
Il sindaco Maurizio Ferrari per ora preferisce non commentare la notizia, che certamente è di quelle che lasceranno il segno, dato che gli operatori turistici e la popolazione avevano sempre gradito di poter issare la bandiera blu. Anche se Ferrari per ora non intende parlare, rinviando ogni suo commento a una dichiarazione che farà entro pochi giorni, la ragione principale del mancato arrivo del riconoscimento non va ricercata tanto nella bocciatura del suo litorale, perché dopo tutto le spiagge sirmionesi sono state sempre premiate dall’Asl, quanto nella mancata adesione al bando di concorso.
Sembra che all’origine di tale scelta ci siano motivi di spesa perché i criteri di valutazione, stando al brevissimo commento del sindaco di Sirmione, da quest’anno erano ancora più rigidi degli anni passati ed occorreva, pertanto, mettere mano a nuovi servizi.
TRA L’ALTRO, Sirmione non ha ancora realizzata l’isola ecologica (la sua inaugurazione è prevista per fine mese) e, quindi, non avrebbe potuto in alcun caso chiedere la bandiera blu, che richiede servizi ben precisi anche in tema di trattamento dei rifiuti.
Non appare preoccupata nemmeno la Comunità del Garda che, per voce del suo segretario generale Lucio Ceresa, osserva che «anche se non ci sono sul Garda località con la bandiera europea, la qualità complessiva dell’offerta dei servizi sia nel settore pubblico che in quello privato, resta alta come del resto ha confermato giusto l’altro ieri il presidente dell’Enit Matteo Marzotto, intervenendo a Limone».
Ceresa, inoltre, fa notare che «le 125 spiagge dell’intero bacino del Garda da molti anni, tranne sporadiche eccezioni, sono balneabili».
I criteri imperativi per l’assegnazione della bandiera sono l’assoluta validità delle spiagge, l’efficienza della depurazione delle acque reflue, presenza di aree pedonali e piste ciclabili, e altri parametri.

Maurizio Toscano

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http://sosgarda.blogspot.com/2009/05/bandiere-blu-sirmione-bocciata-anche.html

Bandiere blu: Sirmione bocciata anche stavolta

Oggi milioni di italiani leggeranno su tutti i giornali i nomi delle migliori 113 località balneari italiane, premiate con la Bandiera Blu. Ma nell’elenco il lago di Garda è assente, zero «bandiere». Uno smacco, per il secondo anno consecutivo.Non …

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Bandiere blu: Sirmione bocciata anche stavolta

Oggi milioni di italiani leggeranno su tutti i giornali i nomi delle migliori 113 località balneari italiane, premiate con la Bandiera Blu. Ma nell’elenco il lago di Garda è assente, zero «bandiere». Uno smacco, per il secondo anno consecutivo.
Non si può parlare oggi di una perdita, perché già lo scorso anno la Federazione europea per l’ambiente, la Fee, aveva revocato l’unica bandiera gardesana, quella di Sirmione, che era stata per anni in vetta alla hit parade delle località premiate per la loro qualità di acque, spiagge e servizi legati alla ricettività turistica.
SIRMIONE E LA RIVIERA del Garda insomma sono state cancellate tutto d’un colpo.
Il sindaco Maurizio Ferrari per ora preferisce non commentare la notizia, che certamente è di quelle che lasceranno il segno, dato che gli operatori turistici e la popolazione avevano sempre gradito di poter issare la bandiera blu. Anche se Ferrari per ora non intende parlare, rinviando ogni suo commento a una dichiarazione che farà entro pochi giorni, la ragione principale del mancato arrivo del riconoscimento non va ricercata tanto nella bocciatura del suo litorale, perché dopo tutto le spiagge sirmionesi sono state sempre premiate dall’Asl, quanto nella mancata adesione al bando di concorso.
Sembra che all’origine di tale scelta ci siano motivi di spesa perché i criteri di valutazione, stando al brevissimo commento del sindaco di Sirmione, da quest’anno erano ancora più rigidi degli anni passati ed occorreva, pertanto, mettere mano a nuovi servizi.
TRA L’ALTRO, Sirmione non ha ancora realizzata l’isola ecologica (la sua inaugurazione è prevista per fine mese) e, quindi, non avrebbe potuto in alcun caso chiedere la bandiera blu, che richiede servizi ben precisi anche in tema di trattamento dei rifiuti.
Non appare preoccupata nemmeno la Comunità del Garda che, per voce del suo segretario generale Lucio Ceresa, osserva che «anche se non ci sono sul Garda località con la bandiera europea, la qualità complessiva dell’offerta dei servizi sia nel settore pubblico che in quello privato, resta alta come del resto ha confermato giusto l’altro ieri il presidente dell’Enit Matteo Marzotto, intervenendo a Limone».
Ceresa, inoltre, fa notare che «le 125 spiagge dell’intero bacino del Garda da molti anni, tranne sporadiche eccezioni, sono balneabili».
I criteri imperativi per l’assegnazione della bandiera sono l’assoluta validità delle spiagge, l’efficienza della depurazione delle acque reflue, presenza di aree pedonali e piste ciclabili, e altri parametri.

Maurizio Toscano

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Bandiere blu: Sirmione bocciata anche stavolta

da bresciaoggi.it:

“IL CASO. Escluse anche per il 2009 dalla Fondazione europea per l’educazione ambientale

Oggi milioni di italiani leggeranno su tutti i giornali i nomi delle migliori 113 località balneari italiane, premiate con la Bandiera Blu. Ma nell’elenco il lago di Garda è assente, zero «bandiere». Uno smacco, per il secondo anno consecutivo. Non si può parlare oggi di una perdita, perché già lo scorso anno la Federazione europea per l’ambiente, la Fee, aveva revocato l’unica bandiera gardesana, quella di Sirmione, che era stata per anni in vetta alla hit parade delle località premiate per la loro qualità di acque, spiagge e servizi legati alla ricettività turistica.
SIRMIONE E LA RIVIERA del Garda insomma sono state cancellate tutto d’un colpo.
Il sindaco Maurizio Ferrari per ora preferisce non commentare la notizia, che certamente è di quelle che lasceranno il segno, dato che gli operatori turistici e la popolazione avevano sempre gradito di poter issare la bandiera blu. Anche se Ferrari per ora non intende parlare, rinviando ogni suo commento a una dichiarazione che farà entro pochi giorni, la ragione principale del mancato arrivo del riconoscimento non va ricercata tanto nella bocciatura del suo litorale, perché dopo tutto le spiagge sirmionesi sono state sempre premiate dall’Asl, quanto nella mancata adesione al bando di concorso. Sembra che all’origine di tale scelta ci siano motivi di spesa perché i criteri di valutazione, stando al brevissimo commento del sindaco di Sirmione, da quest’anno erano ancora più rigidi degli anni passati ed occorreva, pertanto, mettere mano a nuovi servizi.
TRA L’ALTRO, Sirmione non ha ancora realizzata l’isola ecologica (la sua inaugurazione è prevista per fine mese) e, quindi, non avrebbe potuto in alcun caso chiedere la bandiera blu, che richiede servizi ben precisi anche in tema di trattamento dei rifiuti. Non appare preoccupata nemmeno la Comunità del Garda che, per voce del suo segretario generale Lucio Ceresa, osserva che «anche se non ci sono sul Garda località con la bandiera europea, la qualità complessiva dell’offerta dei servizi sia nel settore pubblico che in quello privato, resta alta come del resto ha confermato giusto l’altro ieri il presidente dell’Enit Matteo Marzotto, intervenendo a Limone».
Ceresa, inoltre, fa notare che «le 125 spiagge dell’intero bacino del Garda da molti anni, tranne sporadiche eccezioni, sono balneabili».
I criteri imperativi per l’assegnazione della bandiera sono l’assoluta validità delle spiagge, l’efficienza della depurazione delle acque reflue, presenza di aree pedonali e piste ciclabili, e altri parametri.

Maurizio Toscano”

Se è vero che all’origine di tale scelta ci sono motivi di spesa, si manifesta ancora una volta la scarsa capacità di programmazione dell’attuale amministrazione.
E’ indispensabile invertire la rotta e cambiare insieme.

Sirmione, nel tempo della crisi economica, non può permettersi il lusso di dormire sugli allori.

Noi vogliamo investire sul turismo perchè è la linfa vitale della nostra economia. Non è più tempo di amministratori pubblici che si arrabattano tra una giustificazione e l’altra, facendo perdere, per due anni consecutivi, il prezioso riconoscimento della “Bandiera Blu”.

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Sirmione, niente palme «I pini sono la nostra storia»

Già in bilancio 300 mila euro. Ambientalisti soddisfatti Rinaldi L’amministrazione non è stata in grado di motivare la ragioni dell’ abbattimento. Un paesaggista studierà il nuovo look

SIRMIONE (Brescia) – «Niente palme, Sirmione non è Alassio». Luca Rinaldi, sovrintendente ai Beni architettonici e paesaggistici di Brescia, non ha dubbi: sul lungolago della penisola di Sirmione non c’ è posto per le palme. Così i pini di Catullo sono salvi. All’ inizio di febbraio l’ amministrazione comunale aveva votato una delibera per il maquillage di viale XXV Aprile, il viale che dal castello costeggia il lago fino al centro storico. Al posto dell’ ombra garantita dai tipici «cappelli» verdi dei Pinus pinea avrebbero trovato spazio 118 palme (per un costo di 300 mila euro già messi in bilancio). Ma il «niet» della Sovrintendenza è arrivato prima dei giardinieri. «Quei pini sono un patrimonio della città – chiosa Rinaldi, pensando a come sarebbe cambiato il panorama di Sirmione se le palme avessero trovato posto sul lungolago -. Per questa ragione abbiamo bloccato il progetto. L’ amministrazione non è stata in grado di motivare le ragioni dell’ abbattimento dei pini. Nei prossimi mesi un paesaggista dovrà indicare una soluzione che tenga conto delle nostre osservazioni». Gli interventi programmati dal Comune erano partiti a metà febbraio, con l’ abbattimento di tre alberi all’ imbocco di viale XXV Aprile. Continua Rinaldi: «I pini sarebbero stati abbattuti non perché malconci o malati, ma solo per rinfrescare il look alla passeggiata. In municipio avevano scelto le palme perché meno dispendiose da curare. Motivazioni troppo generiche per cancellare un pezzo di storia del lago. I nostri tecnici, infatti, hanno trovato immagini del 1950 dove i cappelli verdi erano già rigogliosi». Adesso sarà compito di Darko Pandakovic, architetto paesaggista, trovare una alternativa alle palme, senza prevedere l’ abbattimento di nessun albero. I pini marittimi sono stati piantati sulle sponde del lago a metà dello scorso secolo e negli ultimi anni sono diventati il simbolo del Garda assieme a lecci, querce, cipressi e ulivi. «Anche l’ occhio vuole la sua parte – conclude il sovrintendente -. I pini garantiscono ombra e, al tempo stesso, appagano la vista. Le palme, invece, sarebbero state una nota stonata. Pandakovic, che ha già studiato l’ impatto paesaggistico delle piste di sci del Tonale e Pontedilegno, dovrà valorizzare il lungolago partendo proprio dai pini che dovevano essere abbattuti». Canta vittoria anche il comitato ambientalista che da anni si batteva per la valorizzazione del lungolago di Sirmione e di punta Grò. I volontari, insieme a Italia Nostra, a febbraio aveva puntato il dito contro le palme chiedendo l’ intervento della Sovrintendenza. «Fortunatamente – spiega Laura Simeone, portavoce del comitato – ci ha dato ragione. Non solo sono state bocciate le palme, che poco si sarebbero sposate con il lungolago, ma anche i lavori della passeggiata che avrebbe cancellato i canneti di punta Grò. Il lago di Garda è un patrimonio di tutti che non può essere rovinato dalla miopia di pochi…». Giuseppe Spatola

Spatola Giuseppe

Pagina 10
(5 maggio 2009) – Corriere della Sera

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Sirmione, niente palme «I pini sono la nostra storia»

Già in bilancio 300 mila euro. Ambientalisti soddisfatti Rinaldi L’amministrazione non è stata in grado di motivare la ragioni dell’ abbattimento. Un paesaggista studierà il nuovo look SIRMIONE (Brescia) – «Niente palme, Sirmione non è Alassio»….

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Sirmione, niente palme «I pini sono la nostra storia»

Già in bilancio 300 mila euro. Ambientalisti soddisfatti Rinaldi L’amministrazione non è stata in grado di motivare la ragioni dell’ abbattimento. Un paesaggista studierà il nuovo look

SIRMIONE (Brescia) – «Niente palme, Sirmione non è Alassio». Luca Rinaldi, sovrintendente ai Beni architettonici e paesaggistici di Brescia, non ha dubbi: sul lungolago della penisola di Sirmione non c’ è posto per le palme. Così i pini di Catullo sono salvi. All’ inizio di febbraio l’ amministrazione comunale aveva votato una delibera per il maquillage di viale XXV Aprile, il viale che dal castello costeggia il lago fino al centro storico. Al posto dell’ ombra garantita dai tipici «cappelli» verdi dei Pinus pinea avrebbero trovato spazio 118 palme (per un costo di 300 mila euro già messi in bilancio). Ma il «niet» della Sovrintendenza è arrivato prima dei giardinieri. «Quei pini sono un patrimonio della città – chiosa Rinaldi, pensando a come sarebbe cambiato il panorama di Sirmione se le palme avessero trovato posto sul lungolago -. Per questa ragione abbiamo bloccato il progetto. L’ amministrazione non è stata in grado di motivare le ragioni dell’ abbattimento dei pini. Nei prossimi mesi un paesaggista dovrà indicare una soluzione che tenga conto delle nostre osservazioni». Gli interventi programmati dal Comune erano partiti a metà febbraio, con l’ abbattimento di tre alberi all’ imbocco di viale XXV Aprile. Continua Rinaldi: «I pini sarebbero stati abbattuti non perché malconci o malati, ma solo per rinfrescare il look alla passeggiata. In municipio avevano scelto le palme perché meno dispendiose da curare. Motivazioni troppo generiche per cancellare un pezzo di storia del lago. I nostri tecnici, infatti, hanno trovato immagini del 1950 dove i cappelli verdi erano già rigogliosi». Adesso sarà compito di Darko Pandakovic, architetto paesaggista, trovare una alternativa alle palme, senza prevedere l’ abbattimento di nessun albero. I pini marittimi sono stati piantati sulle sponde del lago a metà dello scorso secolo e negli ultimi anni sono diventati il simbolo del Garda assieme a lecci, querce, cipressi e ulivi. «Anche l’ occhio vuole la sua parte – conclude il sovrintendente -. I pini garantiscono ombra e, al tempo stesso, appagano la vista. Le palme, invece, sarebbero state una nota stonata. Pandakovic, che ha già studiato l’ impatto paesaggistico delle piste di sci del Tonale e Pontedilegno, dovrà valorizzare il lungolago partendo proprio dai pini che dovevano essere abbattuti». Canta vittoria anche il comitato ambientalista che da anni si batteva per la valorizzazione del lungolago di Sirmione e di punta Grò. I volontari, insieme a Italia Nostra, a febbraio aveva puntato il dito contro le palme chiedendo l’ intervento della Sovrintendenza. «Fortunatamente – spiega Laura Simeone, portavoce del comitato – ci ha dato ragione. Non solo sono state bocciate le palme, che poco si sarebbero sposate con il lungolago, ma anche i lavori della passeggiata che avrebbe cancellato i canneti di punta Grò. Il lago di Garda è un patrimonio di tutti che non può essere rovinato dalla miopia di pochi…». Giuseppe Spatola

Spatola Giuseppe

Pagina 10
(5 maggio 2009) – Corriere della Sera

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Lugana all’abbandono

Questa è via Frati, Lugana di Sirmione.

Vi sembra una situazione sostenibile?

Forse qualcuno dovrebbe passare meno tempo a scrivere fanta-lettere ai cittadini sirmionesi e girare un po’ per le strade del paese!

E’ ora di cambiare, con Saggioro si può fare!

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LED it be!

Microprogetti. Piccoli interventi per il risparmio energetico. Grande risparmio. In bolletta e in emissioni di CO2.

Ad esempio Cassinetta di Lugagnano come tutti i comuni ha un cimitero (purtroppo). Con centinaia di punti luce. Accesi 24 ore su 24, 365 giorni all’anno.

Grazie alla sostituzione di ogni lampada votiva a filamento da 5w con una lampada votiva a LED da 0,38 w sono stati ridotti i consumi di oltre il 90%.

Inoltre, la durata media di una lampadina ad incandescenza è di 1,5 anni, mentre quelle a LED durano 11-13 anni.

Il dato più significativo, che pongo all’attenzione di tutti gli assessori al bilancio, è questo: con un investimento di 2.000 Euro, si ottiene un risparmio annuo di energia elettrica di € 2.253. Quindi l’ammortamneto dell’investimento è addirittura inferiore a un anno.

Mentre agli assesori ai lavori pubblici faccio notare che per almeno dieci anni non è più necessario mandare periodicamente l’operaio o il custode a sostituire le lampadine.

Piccoli progetti. Una goccia nel mare. Ma basta avere la volontà per cambiare e troveremo cento micro intervneti che insieme porteranno ad una “Sirmione ad Impatto Zero”.

Questo è un esempio di come noi intendiamo gestire la macchina pubblica, come si fa in ogni famiglia cercheremo di tagliare gli sprechi e investire su tecnologie che possano far risparmiare tutti, visto che si sta parlando di soldi dei sirmionesi.

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Cemento in riva al lago? «Serve una moratoria»

Parte da Desenzano la richiesta di moratoria di tutta l’edificazione sul litorale del lago di Garda e nell’entroterra. La richiesta è perentoria: che non si costruisca più niente in riva al lago e sulle colline. Questo per il tempo necessario a valutare la sostenibilità della situazione e dei progetti futuri.
Sempre da Desenzano si muoveranno le associazioni (Italia Nostra, Legambiente, Fai, Comitato colline moreniche e Roverella, insieme ai Verdi) per la raccolta di firme che sostiene la moratoria.
Rossana Bettinelli, vicepresidente nazionale di Italia Nostra, ha motivato l’iniziativa col fatto che sulle rive del lago «continuano degrado e cementificazione delle rive dovute a nuove “passeggiate” e alla realizzazione di spiagge artificiali».
La moratoria prevede uno stop all’edificazione ma anche il «rispetto del profilo del lago impedendo qualsiasi opera che ne alteri le spiagge». L’atto è stato trasmesso alla Provincia, alle soprintendenze, alle regioni Lombardia e Veneto e a tutti i comuni del lago.
Nel suo intervento, il verde Paolo Mori ha parlato di «autentico spreco del territorio con il superamento di molti limiti come il caso simbolo di Gardone Riviera, comune a molte altre località gardesane, che ha visto un piano regolatore steso 20 anni prima che aveva previsto una crescita demografica di 20 mila abitanti, invece rimasti sempre 2 mila».
Anche Bettinelli ha puntato l’indice su molti «piani regolatori del basso lago sconcertanti per i quali, a fronte di un aumento del 14-15% della popolazione, sono state autorizzate costruzioni per il 70%», citando «casi di abusivismo scoperti a Moniga, Manerba, Maguzzano e Gargnano».
INTANTO il Parco Colline Moreniche, sempre molto attivo con Roverella di Padenghe, sta allestendo a Desenzano una mostra fotografica (dal 16 maggio) in cui sarà possibile confrontare il litorale del lago com’era 30 anni fa con quello di oggi. Immagini da brividi, che faranno male al cuore. Ma purtroppo veritiere.

Maurizio Toscano (fonte bresciaoggi.it)

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Il Garda scelto ancora come set

Dopo le riprese fatte in occasione del film di James Bond “Quantum of Solace” ecco il Garda ancora protagonista.
Questa volta è la musica a essere accompagnata da alcune immagini del Lago di Garda. Tiziano Ferro ha scelto proprio la penisola di Sirmione come set per il suo ultimo singolo Indietro – Breathe Gentle (con immagini […]

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http://marcorizzini.wordpress.com/2009/05/03/il-garda-scelto-ancora-come-set/