Categoria: Salò

Perché non ho aderito a Puliamo il Mondo

Il 30 settembre 2007 anche a San Felice del Benaco, come nel resto del nostro Paese, è stata organizzata l’iniziativa Puliamo il mondo, la più grande manfestazione di volontariato ambientale nel mondo, organizzata in Italia da Legambiente.
Il merito è di Mauro Uberti, con cui tante volte abbiamo discusso dell’importanza di prenderci cura del nostro territorio, di sentirlo nostro per poterlo lasciare ai nostri figli almeno nello stato in cui noi abbiamo avuto la possibilità di goderlo. Solo per questo valeva la pena di esserci…
Ma non me la sono sentita di partecipare a questa iniziativa, che prevedeva la pulizia della spiaggia del Porto di Portese. A tale decisione sono giunta dopo che ho ricevuto la locandina, con tanto di logo del comune di San Felice del Benaco.
Certe volte mi chiedo se i nostri amministratori mettano un po’ di cervello in ciò che fanno o se invece si facciano travolgere dagli eventi.
Sarei più per la seconda.
Comunque, tornando al nocciolo della questione, come potevo partecipare a questa iniziativa dopo quello che avevo detto in consiglio comunale pochi giorni prima?
Si stava parlando di piano per il diritto allo studio ed io nel mio intervento ho parlato di scuolabus, ma anche di spiagge….

Per chi fosse interessato riporto qui il testo del mio intervento

Con riferimento alla proposta di Piano per il diritto allo studio per l’anno scolastico 2007/2008, vorrei innanzitutto evidenziare l’importanza, in termini anche economici che tale documento ha, avendo praticamente raggiunto quota 300.000 €, con un incremento del 3,5% rispetto allo scorso anno.
Io credo si sia tutti concordi nel riconoscere il ruolo strategico, per la nostra comunità, che assume il destinare risorse alla formazione dei bambini e dei ragazzi.
Ed è per questo che io credo che proprio l’aspetto quantitativo meriti di essere affrontato, ricollegandoci all’argomento già affrontato al punto n.2 dell’OdG di questo consiglio, quando si è parlato di bilancio.

In questo piano per il diritto allo studio rientra il servizio comunale di trasporto alunni, per una previsione di 48.480 €.
A tale spesa si devono a mio avviso aggiungere le previsioni di 2.000 € per uscite didattiche della scuola primaria e 2.000€ per uscite didattiche della scuola secondaria.
Ma io aggiungerei pure la spesa da sostenersi per il trasporto dei bambini che frequentano il centro estivo, che per questo anno è ammontata a 5.100€ circa.
Quindi il nostro comune si trova a spendere (nell’arco temporale di un anno scolastico e comprendendo anche il periodo estivo del Grest) una cifra complessiva di 57.580 €, che in minima parte è coperta dalla quota annua pagata dalle famiglie.
A fronte di tale esborso, il numero degli alunni e dunque delle famiglie che usufruiscono di tale servizio è bassissimo (nell’anno scolastico 2006/2007 gli alunni iscritti erano poco più di 40), con un onere a loro carico peraltro non così basso (può arrivare a poco meno di 400€ per una famiglia con due figli nel terzo scaglione di reddito).
Di contro, il nostro comune è assolutamente privo di un mezzo di trasporto pubblico che perlomeno colleghi tra di loro le frazioni e colleghi le frazioni con i comuni limitrofi (in particolare Salò). Un servizio che, se esistesse e funzionasse magari nelle ore in cui non è occupato per il trasporto alunni, sarebbe una risorsa preziosissima soprattutto per gli anziani e per coloro che non hanno la possibilità di muoversi con il mezzo privato.
E ancora, nel periodo estivo questo servizio potrebbe effettuare il collegamento tra le frazioni e i campeggi, che in tale stagione diventano essi stessi delle grandi frazioni. Questo potrebbe essere un modo per fa sì che il turismo a San Felice non comporti solo impatti negativi in termini di pressione derivante dalle elevate presenze turistiche, per far si che i turisti escano dai campeggi e “vivano” il nostro territorio.

So benissimo che mi verrà risposto che già in passato si sono fatti i conti per valutare se appaltare il servizio all’esterno o acquistare un mezzo e gestire il servizio internamente al comune.
So bene che mi verrà detto che dai vostri conti (fatti almeno tre anni fa perché io non ne ho mai visti di conti fatti) economicamente non conviene perché, oltre all’acquisto del mezzo idoneo, servirebbe assumere 2 persone che coprano i diversi turni nel rispetto dei contratti sindacali.
Io chiedo che i conti vengano fatti nuovamente, E vengano fatti bene, perché due persone in più sicuramente graverebbero sul nostro bilancio, ma ci permetterebbero di avere un servizio ben più ampio rispetto a quello attuale.
E poi i conti, ripeto, non vanno fatti solo considerando i 48.480 € specifici per il trasporto, ma anche le altre voci di spesa, in quanto, se ben pianificate, anche le uscite didattiche e le uscite del Grest potrebbero utilizzare l’ipotetico mezzo di trasporto comunale.

Mi piacerebbe inoltre capire se, ipoteticamente, le due persone che dovessero essere assunte per svolgere il servizio di trasporto, potrebbero in alcune ore del giorno o in alcuni giorni dell’anno svolgere anche altre funzioni connesse evidentemente con le attività comunali.
Mi riferisco in particolare alla gestione delle aree verdi e alla pulizia delle spiagge.
Se così fosse, nel bilancio andrebbero aggiunte anche spese che il comune sostiene per queste voci di spesa (per inciso mi è stato risposto che la cosa sarebbe ovviamente fattibile).
Per esempio, si potrebbe risparmiare la cifra di 5.500€ che abbiamo speso nel 2007 per la pulizia di alcune (poche a dire il vero) spiagge.
È si perché a fronte della manifestata volontà da parte della Società Polisportiva San Felice del Benaco di assumere nuovamente l’incarico di manutenzione e pulizia delle spiagge a titolo volontario e gratuito, la giunta comunale ha ritenuto di erogare alla stessa un contributo di 5.500 € (per inciso, lo scorso anno la cifra erogata alla Polisportiva per la pulizia delle spiagge è stata quasi il doppio), agendo sicuramente nello spirito di piena collaborazione e trasparenza che regola il rapporto (ripeto volontario e gratuito) tra i due soggetti.

Se così fosse, si arriverebbe a poter disporre di oltre 63.000 €.
Le nostre risorse verrebbero in questo modo spese meglio e otterremmo sicuramente un innalzamento del livello di qualità per chi vive e lavora a San Felice.

Avessero scelto qualsiasi altro luogo da pulire… ma proprio le spiagge!
Mi sembrava una presa per i fondelli andare a pulire una spiaggia dopo aver sborsato, come cittadini, 5.500€ che sono finiti nelle tasche della Polisportiva che si è offerta di farlo “gratuitamente”.
Una Polisportiva che si mette ad organizzare i corsi di cucina forse perchè non sa come spendere tutti i soldi che l’amministrazione gli dà… a fronte del fatto che gli anziani si devono pagare il corso di ginnastica e pure la palestra, che è del comune e quindi NOSTRA!
Anche lo spendere bene i NOSTRI soldi è parte integrante del concetto di sostenibilità.
Un’informazione che può essere utile a tutti: dal 2007 sarà possibile detrarre dalla denuncia dei redditi le spese sostenute per attività sportive.
Quindi, chiediamo la ricevuta quando paghiamo i corsi!

Articolo originale? Eccolo, copia questo link:
http://cambiamoinsieme.blogspot.com/2007/10/perch-non-ho-aderito-puliamo-il-mondo.html

Perché non ho aderito a Puliamo il Mondo

Il 30 settembre 2007 anche a San Felice del Benaco, come nel resto del nostro Paese, è stata organizzata l’iniziativa Puliamo il mondo, la più grande manfestazione di volontariato ambientale nel mondo, organizzata in Italia da Legambiente.
Il merito è di Mauro Uberti, con cui tante volte abbiamo discusso dell’importanza di prenderci cura del nostro territorio, di sentirlo nostro per poterlo lasciare ai nostri figli almeno nello stato in cui noi abbiamo avuto la possibilità di goderlo. Solo per questo valeva la pena di esserci…
Ma non me la sono sentita di partecipare a questa iniziativa, che prevedeva la pulizia della spiaggia del Porto di Portese. A tale decisione sono giunta dopo che ho ricevuto la locandina, con tanto di logo del comune di San Felice del Benaco.
Certe volte mi chiedo se i nostri amministratori mettano un po’ di cervello in ciò che fanno o se invece si facciano travolgere dagli eventi.
Sarei più per la seconda.
Comunque, tornando al nocciolo della questione, come potevo partecipare a questa iniziativa dopo quello che avevo detto in consiglio comunale pochi giorni prima?
Si stava parlando di piano per il diritto allo studio ed io nel mio intervento ho parlato di scuolabus, ma anche di spiagge….

Per chi fosse interessato riporto qui il testo del mio intervento

Con riferimento alla proposta di Piano per il diritto allo studio per l’anno scolastico 2007/2008, vorrei innanzitutto evidenziare l’importanza, in termini anche economici che tale documento ha, avendo praticamente raggiunto quota 300.000 €, con un incremento del 3,5% rispetto allo scorso anno.
Io credo si sia tutti concordi nel riconoscere il ruolo strategico, per la nostra comunità, che assume il destinare risorse alla formazione dei bambini e dei ragazzi.
Ed è per questo che io credo che proprio l’aspetto quantitativo meriti di essere affrontato, ricollegandoci all’argomento già affrontato al punto n.2 dell’OdG di questo consiglio, quando si è parlato di bilancio.

In questo piano per il diritto allo studio rientra il servizio comunale di trasporto alunni, per una previsione di 48.480 €.
A tale spesa si devono a mio avviso aggiungere le previsioni di 2.000 € per uscite didattiche della scuola primaria e 2.000€ per uscite didattiche della scuola secondaria.
Ma io aggiungerei pure la spesa da sostenersi per il trasporto dei bambini che frequentano il centro estivo, che per questo anno è ammontata a 5.100€ circa.
Quindi il nostro comune si trova a spendere (nell’arco temporale di un anno scolastico e comprendendo anche il periodo estivo del Grest) una cifra complessiva di 57.580 €, che in minima parte è coperta dalla quota annua pagata dalle famiglie.
A fronte di tale esborso, il numero degli alunni e dunque delle famiglie che usufruiscono di tale servizio è bassissimo (nell’anno scolastico 2006/2007 gli alunni iscritti erano poco più di 40), con un onere a loro carico peraltro non così basso (può arrivare a poco meno di 400€ per una famiglia con due figli nel terzo scaglione di reddito).
Di contro, il nostro comune è assolutamente privo di un mezzo di trasporto pubblico che perlomeno colleghi tra di loro le frazioni e colleghi le frazioni con i comuni limitrofi (in particolare Salò). Un servizio che, se esistesse e funzionasse magari nelle ore in cui non è occupato per il trasporto alunni, sarebbe una risorsa preziosissima soprattutto per gli anziani e per coloro che non hanno la possibilità di muoversi con il mezzo privato.
E ancora, nel periodo estivo questo servizio potrebbe effettuare il collegamento tra le frazioni e i campeggi, che in tale stagione diventano essi stessi delle grandi frazioni. Questo potrebbe essere un modo per fa sì che il turismo a San Felice non comporti solo impatti negativi in termini di pressione derivante dalle elevate presenze turistiche, per far si che i turisti escano dai campeggi e “vivano” il nostro territorio.

So benissimo che mi verrà risposto che già in passato si sono fatti i conti per valutare se appaltare il servizio all’esterno o acquistare un mezzo e gestire il servizio internamente al comune.
So bene che mi verrà detto che dai vostri conti (fatti almeno tre anni fa perché io non ne ho mai visti di conti fatti) economicamente non conviene perché, oltre all’acquisto del mezzo idoneo, servirebbe assumere 2 persone che coprano i diversi turni nel rispetto dei contratti sindacali.
Io chiedo che i conti vengano fatti nuovamente, E vengano fatti bene, perché due persone in più sicuramente graverebbero sul nostro bilancio, ma ci permetterebbero di avere un servizio ben più ampio rispetto a quello attuale.
E poi i conti, ripeto, non vanno fatti solo considerando i 48.480 € specifici per il trasporto, ma anche le altre voci di spesa, in quanto, se ben pianificate, anche le uscite didattiche e le uscite del Grest potrebbero utilizzare l’ipotetico mezzo di trasporto comunale.

Mi piacerebbe inoltre capire se, ipoteticamente, le due persone che dovessero essere assunte per svolgere il servizio di trasporto, potrebbero in alcune ore del giorno o in alcuni giorni dell’anno svolgere anche altre funzioni connesse evidentemente con le attività comunali.
Mi riferisco in particolare alla gestione delle aree verdi e alla pulizia delle spiagge.
Se così fosse, nel bilancio andrebbero aggiunte anche spese che il comune sostiene per queste voci di spesa (per inciso mi è stato risposto che la cosa sarebbe ovviamente fattibile).
Per esempio, si potrebbe risparmiare la cifra di 5.500€ che abbiamo speso nel 2007 per la pulizia di alcune (poche a dire il vero) spiagge.
È si perché a fronte della manifestata volontà da parte della Società Polisportiva San Felice del Benaco di assumere nuovamente l’incarico di manutenzione e pulizia delle spiagge a titolo volontario e gratuito, la giunta comunale ha ritenuto di erogare alla stessa un contributo di 5.500 € (per inciso, lo scorso anno la cifra erogata alla Polisportiva per la pulizia delle spiagge è stata quasi il doppio), agendo sicuramente nello spirito di piena collaborazione e trasparenza che regola il rapporto (ripeto volontario e gratuito) tra i due soggetti.

Se così fosse, si arriverebbe a poter disporre di oltre 63.000 €.
Le nostre risorse verrebbero in questo modo spese meglio e otterremmo sicuramente un innalzamento del livello di qualità per chi vive e lavora a San Felice.

Avessero scelto qualsiasi altro luogo da pulire… ma proprio le spiagge!
Mi sembrava una presa per i fondelli andare a pulire una spiaggia dopo aver sborsato, come cittadini, 5.500€ che sono finiti nelle tasche della Polisportiva che si è offerta di farlo “gratuitamente”.
Una Polisportiva che si mette ad organizzare i corsi di cucina forse perchè non sa come spendere tutti i soldi che l’amministrazione gli dà… a fronte del fatto che gli anziani si devono pagare il corso di ginnastica e pure la palestra, che è del comune e quindi NOSTRA!
Anche lo spendere bene i NOSTRI soldi è parte integrante del concetto di sostenibilità.
Un’informazione che può essere utile a tutti: dal 2007 sarà possibile detrarre dalla denuncia dei redditi le spese sostenute per attività sportive.
Quindi, chiediamo la ricevuta quando paghiamo i corsi!

Articolo originale? Eccolo, copia questo link:
http://cambiamoinsieme.blogspot.com/2007/10/perch-non-ho-aderito-puliamo-il-mondo.html

Perché non ho aderito a Puliamo il Mondo

Il 30 settembre 2007 anche a San Felice del Benaco, come nel resto del nostro Paese, è stata organizzata l’iniziativa Puliamo il mondo, la più grande manfestazione di volontariato ambientale nel mondo, organizzata in Italia da Legambiente.
Il merito è di Mauro Uberti, con cui tante volte abbiamo discusso dell’importanza di prenderci cura del nostro territorio, di sentirlo nostro per poterlo lasciare ai nostri figli almeno nello stato in cui noi abbiamo avuto la possibilità di goderlo. Solo per questo valeva la pena di esserci…
Ma non me la sono sentita di partecipare a questa iniziativa, che prevedeva la pulizia della spiaggia del Porto di Portese. A tale decisione sono giunta dopo che ho ricevuto la locandina, con tanto di logo del comune di San Felice del Benaco.
Certe volte mi chiedo se i nostri amministratori mettano un po’ di cervello in ciò che fanno o se invece si facciano travolgere dagli eventi.
Sarei più per la seconda.
Comunque, tornando al nocciolo della questione, come potevo partecipare a questa iniziativa dopo quello che avevo detto in consiglio comunale pochi giorni prima?
Si stava parlando di piano per il diritto allo studio ed io nel mio intervento ho parlato di scuolabus, ma anche di spiagge….

Per chi fosse interessato riporto qui il testo del mio intervento

Con riferimento alla proposta di Piano per il diritto allo studio per l’anno scolastico 2007/2008, vorrei innanzitutto evidenziare l’importanza, in termini anche economici che tale documento ha, avendo praticamente raggiunto quota 300.000 €, con un incremento del 3,5% rispetto allo scorso anno.
Io credo si sia tutti concordi nel riconoscere il ruolo strategico, per la nostra comunità, che assume il destinare risorse alla formazione dei bambini e dei ragazzi.
Ed è per questo che io credo che proprio l’aspetto quantitativo meriti di essere affrontato, ricollegandoci all’argomento già affrontato al punto n.2 dell’OdG di questo consiglio, quando si è parlato di bilancio.

In questo piano per il diritto allo studio rientra il servizio comunale di trasporto alunni, per una previsione di 48.480 €.
A tale spesa si devono a mio avviso aggiungere le previsioni di 2.000 € per uscite didattiche della scuola primaria e 2.000€ per uscite didattiche della scuola secondaria.
Ma io aggiungerei pure la spesa da sostenersi per il trasporto dei bambini che frequentano il centro estivo, che per questo anno è ammontata a 5.100€ circa.
Quindi il nostro comune si trova a spendere (nell’arco temporale di un anno scolastico e comprendendo anche il periodo estivo del Grest) una cifra complessiva di 57.580 €, che in minima parte è coperta dalla quota annua pagata dalle famiglie.
A fronte di tale esborso, il numero degli alunni e dunque delle famiglie che usufruiscono di tale servizio è bassissimo (nell’anno scolastico 2006/2007 gli alunni iscritti erano poco più di 40), con un onere a loro carico peraltro non così basso (può arrivare a poco meno di 400€ per una famiglia con due figli nel terzo scaglione di reddito).
Di contro, il nostro comune è assolutamente privo di un mezzo di trasporto pubblico che perlomeno colleghi tra di loro le frazioni e colleghi le frazioni con i comuni limitrofi (in particolare Salò). Un servizio che, se esistesse e funzionasse magari nelle ore in cui non è occupato per il trasporto alunni, sarebbe una risorsa preziosissima soprattutto per gli anziani e per coloro che non hanno la possibilità di muoversi con il mezzo privato.
E ancora, nel periodo estivo questo servizio potrebbe effettuare il collegamento tra le frazioni e i campeggi, che in tale stagione diventano essi stessi delle grandi frazioni. Questo potrebbe essere un modo per fa sì che il turismo a San Felice non comporti solo impatti negativi in termini di pressione derivante dalle elevate presenze turistiche, per far si che i turisti escano dai campeggi e “vivano” il nostro territorio.

So benissimo che mi verrà risposto che già in passato si sono fatti i conti per valutare se appaltare il servizio all’esterno o acquistare un mezzo e gestire il servizio internamente al comune.
So bene che mi verrà detto che dai vostri conti (fatti almeno tre anni fa perché io non ne ho mai visti di conti fatti) economicamente non conviene perché, oltre all’acquisto del mezzo idoneo, servirebbe assumere 2 persone che coprano i diversi turni nel rispetto dei contratti sindacali.
Io chiedo che i conti vengano fatti nuovamente, E vengano fatti bene, perché due persone in più sicuramente graverebbero sul nostro bilancio, ma ci permetterebbero di avere un servizio ben più ampio rispetto a quello attuale.
E poi i conti, ripeto, non vanno fatti solo considerando i 48.480 € specifici per il trasporto, ma anche le altre voci di spesa, in quanto, se ben pianificate, anche le uscite didattiche e le uscite del Grest potrebbero utilizzare l’ipotetico mezzo di trasporto comunale.

Mi piacerebbe inoltre capire se, ipoteticamente, le due persone che dovessero essere assunte per svolgere il servizio di trasporto, potrebbero in alcune ore del giorno o in alcuni giorni dell’anno svolgere anche altre funzioni connesse evidentemente con le attività comunali.
Mi riferisco in particolare alla gestione delle aree verdi e alla pulizia delle spiagge.
Se così fosse, nel bilancio andrebbero aggiunte anche spese che il comune sostiene per queste voci di spesa (per inciso mi è stato risposto che la cosa sarebbe ovviamente fattibile).
Per esempio, si potrebbe risparmiare la cifra di 5.500€ che abbiamo speso nel 2007 per la pulizia di alcune (poche a dire il vero) spiagge.
È si perché a fronte della manifestata volontà da parte della Società Polisportiva San Felice del Benaco di assumere nuovamente l’incarico di manutenzione e pulizia delle spiagge a titolo volontario e gratuito, la giunta comunale ha ritenuto di erogare alla stessa un contributo di 5.500 € (per inciso, lo scorso anno la cifra erogata alla Polisportiva per la pulizia delle spiagge è stata quasi il doppio), agendo sicuramente nello spirito di piena collaborazione e trasparenza che regola il rapporto (ripeto volontario e gratuito) tra i due soggetti.

Se così fosse, si arriverebbe a poter disporre di oltre 63.000 €.
Le nostre risorse verrebbero in questo modo spese meglio e otterremmo sicuramente un innalzamento del livello di qualità per chi vive e lavora a San Felice.

Avessero scelto qualsiasi altro luogo da pulire… ma proprio le spiagge!
Mi sembrava una presa per i fondelli andare a pulire una spiaggia dopo aver sborsato, come cittadini, 5.500€ che sono finiti nelle tasche della Polisportiva che si è offerta di farlo “gratuitamente”.
Una Polisportiva che si mette ad organizzare i corsi di cucina forse perchè non sa come spendere tutti i soldi che l’amministrazione gli dà… a fronte del fatto che gli anziani si devono pagare il corso di ginnastica e pure la palestra, che è del comune e quindi NOSTRA!
Anche lo spendere bene i NOSTRI soldi è parte integrante del concetto di sostenibilità.
Un’informazione che può essere utile a tutti: dal 2007 sarà possibile detrarre dalla denuncia dei redditi le spese sostenute per attività sportive.
Quindi, chiediamo la ricevuta quando paghiamo i corsi!

Articolo originale? Eccolo, copia questo link:
http://cambiamoinsieme.blogspot.com/2007/10/perch-non-ho-aderito-puliamo-il-mondo.html

Perchè sono sempre più convinta che sia importante scegliere Rosy

Vorrei aggiungere un motivo in più al perchè io scelgo Rosy.
In realtà è stato forse il primo motivo che mi ha avvicinata a lei, per cercare di capire quale fosse la sua posizione al riguardo.
Non ne avevo però parlato nel post precedente, pensando che fosse un tema per certi versi personale.
Ma in questi giorni ho maturato la convinzione che sia fondamentale parlare anche di questo.
Aggiungo un’ultima parola, che però è, a mio parere, uno dei motivi forti che ci deve spingere a votare per Rosy Bindi alle primarie del 14 ottobre 2007.
Questa parola è laicità.
Nel suo manifesto “Per un’Italia più libera, più ricca, più giusta”, Rosy Bindi ha scritto : “Se il Pd è pensato e progettato al servizio del bene del nostro Paese, capace cioè di guidare il rinnovamento della democrazia e superare in una nuova sintesi le vecchie appartenenze, dovrà anche diventare la casa e la scuola di una nuova laicità, il luogo in cui tutti i cittadini possano sentirsi rappresentati, a qualunque fede, etica e cultura appartengano.
Io credo che Rosy Bindi abbia veramente a cuore questo tema. Un tema importante, che non dobbiamo sottovalutare.

Una decina di giorni fa a San Felice del Benaco si è svolta l’assemblea per la costituzione del comitato locale per il partito democratico. Sicuramente un successo per quanto riguarda la partecipazione dei cittadini.

Durante quella serata ad un certo punto un cittadino ha chiesto alle persone che sedevano al tavolo della presidenza di “qualificarsi” dal punto di vista politico.
C’erano Ambrogio Florioli, della Margherita, che è stato sindaco per 15 anni; c’era mio marito, che fa parte del direttivo dei DS della Valtenesi, che ha aggiunto di aver maturato la sua scelta di campo anche grazie all’esperienza vissuta in famiglia, con il padre consigliere comunale del PCI a Salò e per tanti anni presidente della Cooperativa Lavoratori del Garda; c’era inoltre il segretario provinciale dei DS, Franzoni, che ha concluso la sua presentazione dicendo:”Io invece vengo da una famiglia cattolica.”
Vi confesso che mi sono cadute le braccia.
Sentire questa affermazione fatta dal mio segretario provinciale mi ha fatto capire che di strada da fare ne abbiamo tanta, tanta, tanta. E tutta in salita.
Io e David passiamo il nostro sabato pomeriggio in oratorio a fare catechismo insieme alle nostre figlie, perché questo è ciò che il nostro Vescovo ha da qualche anno proposto alle famiglie della nostra diocesi.
Ma queste sono questioni nostre. Sono aspetti che appartengono al nostro essere famiglia.
È un po’ triste pensare che sia ancora così radicata la convinzione che da una parte ci sia la sinistra e dall’altra ci siano i cattolici.
È un po’ triste vedere i nostri amministratori seduti al primo banco delle messe comandate o peggio ancora alle processioni per la Madonna del Carmine, come se fosse una passerella politica dalla quale non puoi mancare.
È anche per questo che io scelgo Rosy, perché sono convinta che a lei veramente stia a cuore la laicità dello stato, non certo a chi fa dell’appartenenza religiosa uno strumento per raccogliere il consenso o, peggio ancora, uno strumento per dividere.

Articolo originale? Eccolo, copia questo link:
http://cambiamoinsieme.blogspot.com/2007/09/vorrei-aggiungere-un-motivo-in-pi-al.html

Perchè sono sempre più convinta che sia importante scegliere Rosy

Vorrei aggiungere un motivo in più al perchè io scelgo Rosy.
In realtà è stato forse il primo motivo che mi ha avvicinata a lei, per cercare di capire quale fosse la sua posizione al riguardo.
Non ne avevo però parlato nel post precedente, pensando che fosse un tema per certi versi personale.
Ma in questi giorni ho maturato la convinzione che sia fondamentale parlare anche di questo.
Aggiungo un’ultima parola, che però è, a mio parere, uno dei motivi forti che ci deve spingere a votare per Rosy Bindi alle primarie del 14 ottobre 2007.
Questa parola è laicità.
Nel suo manifesto “Per un’Italia più libera, più ricca, più giusta”, Rosy Bindi ha scritto : “Se il Pd è pensato e progettato al servizio del bene del nostro Paese, capace cioè di guidare il rinnovamento della democrazia e superare in una nuova sintesi le vecchie appartenenze, dovrà anche diventare la casa e la scuola di una nuova laicità, il luogo in cui tutti i cittadini possano sentirsi rappresentati, a qualunque fede, etica e cultura appartengano.
Io credo che Rosy Bindi abbia veramente a cuore questo tema. Un tema importante, che non dobbiamo sottovalutare.

Una decina di giorni fa a San Felice del Benaco si è svolta l’assemblea per la costituzione del comitato locale per il partito democratico. Sicuramente un successo per quanto riguarda la partecipazione dei cittadini.

Durante quella serata ad un certo punto un cittadino ha chiesto alle persone che sedevano al tavolo della presidenza di “qualificarsi” dal punto di vista politico.
C’erano Ambrogio Florioli, della Margherita, che è stato sindaco per 15 anni; c’era mio marito, che fa parte del direttivo dei DS della Valtenesi, che ha aggiunto di aver maturato la sua scelta di campo anche grazie all’esperienza vissuta in famiglia, con il padre consigliere comunale del PCI a Salò e per tanti anni presidente della Cooperativa Lavoratori del Garda; c’era inoltre il segretario provinciale dei DS, Franzoni, che ha concluso la sua presentazione dicendo:”Io invece vengo da una famiglia cattolica.”
Vi confesso che mi sono cadute le braccia.
Sentire questa affermazione fatta dal mio segretario provinciale mi ha fatto capire che di strada da fare ne abbiamo tanta, tanta, tanta. E tutta in salita.
Io e David passiamo il nostro sabato pomeriggio in oratorio a fare catechismo insieme alle nostre figlie, perché questo è ciò che il nostro Vescovo ha da qualche anno proposto alle famiglie della nostra diocesi.
Ma queste sono questioni nostre. Sono aspetti che appartengono al nostro essere famiglia.
È un po’ triste pensare che sia ancora così radicata la convinzione che da una parte ci sia la sinistra e dall’altra ci siano i cattolici.
È un po’ triste vedere i nostri amministratori seduti al primo banco delle messe comandate o peggio ancora alle processioni per la Madonna del Carmine, come se fosse una passerella politica dalla quale non puoi mancare.
È anche per questo che io scelgo Rosy, perché sono convinta che a lei veramente stia a cuore la laicità dello stato, non certo a chi fa dell’appartenenza religiosa uno strumento per raccogliere il consenso o, peggio ancora, uno strumento per dividere.

Articolo originale? Eccolo, copia questo link:
http://cambiamoinsieme.blogspot.com/2007/09/vorrei-aggiungere-un-motivo-in-pi-al.html

Perchè sono sempre più convinta che sia importante scegliere Rosy

Vorrei aggiungere un motivo in più al perchè io scelgo Rosy.
In realtà è stato forse il primo motivo che mi ha avvicinata a lei, per cercare di capire quale fosse la sua posizione al riguardo.
Non ne avevo però parlato nel post precedente, pensando che fosse un tema per certi versi personale.
Ma in questi giorni ho maturato la convinzione che sia fondamentale parlare anche di questo.
Aggiungo un’ultima parola, che però è, a mio parere, uno dei motivi forti che ci deve spingere a votare per Rosy Bindi alle primarie del 14 ottobre 2007.
Questa parola è laicità.
Nel suo manifesto “Per un’Italia più libera, più ricca, più giusta”, Rosy Bindi ha scritto : “Se il Pd è pensato e progettato al servizio del bene del nostro Paese, capace cioè di guidare il rinnovamento della democrazia e superare in una nuova sintesi le vecchie appartenenze, dovrà anche diventare la casa e la scuola di una nuova laicità, il luogo in cui tutti i cittadini possano sentirsi rappresentati, a qualunque fede, etica e cultura appartengano.
Io credo che Rosy Bindi abbia veramente a cuore questo tema. Un tema importante, che non dobbiamo sottovalutare.

Una decina di giorni fa a San Felice del Benaco si è svolta l’assemblea per la costituzione del comitato locale per il partito democratico. Sicuramente un successo per quanto riguarda la partecipazione dei cittadini.

Durante quella serata ad un certo punto un cittadino ha chiesto alle persone che sedevano al tavolo della presidenza di “qualificarsi” dal punto di vista politico.
C’erano Ambrogio Florioli, della Margherita, che è stato sindaco per 15 anni; c’era mio marito, che fa parte del direttivo dei DS della Valtenesi, che ha aggiunto di aver maturato la sua scelta di campo anche grazie all’esperienza vissuta in famiglia, con il padre consigliere comunale del PCI a Salò e per tanti anni presidente della Cooperativa Lavoratori del Garda; c’era inoltre il segretario provinciale dei DS, Franzoni, che ha concluso la sua presentazione dicendo:”Io invece vengo da una famiglia cattolica.”
Vi confesso che mi sono cadute le braccia.
Sentire questa affermazione fatta dal mio segretario provinciale mi ha fatto capire che di strada da fare ne abbiamo tanta, tanta, tanta. E tutta in salita.
Io e David passiamo il nostro sabato pomeriggio in oratorio a fare catechismo insieme alle nostre figlie, perché questo è ciò che il nostro Vescovo ha da qualche anno proposto alle famiglie della nostra diocesi.
Ma queste sono questioni nostre. Sono aspetti che appartengono al nostro essere famiglia.
È un po’ triste pensare che sia ancora così radicata la convinzione che da una parte ci sia la sinistra e dall’altra ci siano i cattolici.
È un po’ triste vedere i nostri amministratori seduti al primo banco delle messe comandate o peggio ancora alle processioni per la Madonna del Carmine, come se fosse una passerella politica dalla quale non puoi mancare.
È anche per questo che io scelgo Rosy, perché sono convinta che a lei veramente stia a cuore la laicità dello stato, non certo a chi fa dell’appartenenza religiosa uno strumento per raccogliere il consenso o, peggio ancora, uno strumento per dividere.

Articolo originale? Eccolo, copia questo link:
http://cambiamoinsieme.blogspot.com/2007/09/vorrei-aggiungere-un-motivo-in-pi-al.html

Chi sono


Michela Tiboni
Nata a Salò il 15.09.1970
Sposata dal 1996 con David Vetturi e mamma di Alice, Elena e Silvia

– maturità scientifica nel 1989 nel Liceo scientifico statale “E. Fermi” di Salò (BS)
– laurea in Ingegneria Civile nel 1995 nell’Università degli Studi di Brescia
– Dottorato di Ricerca in Urbanistica Tecnica al Politecnico di Milano nel 2000
– Dal 2000 ricercatore in Tecnica e pianificazione urbanistica, nel Dipartimento di Ingegneria Civile dell’Università degli Studi di Brescia (Facoltà di Ingegneria)
Dal 2005 professore associato di Tecnica e pianificazione urbanistica, nel Dipartimento di Ingegneria Civile, Architettura, Territorio e Ambiente dell’Università degli Studi di Brescia (Facoltà di Ingegneria)

– Dal 1996 iscritta all’Albo degli Ingegneri della Provincia di Brescia
– Dal 1998 membro della Commissione consuntiva permanente “Urbanistica” dell’Ordine degli ingegneri di Brescia
– Dal 2000 membro del Consiglio Direttivo del Centro Provinciale di Studi Urbanistici (C.P.S.U) di Brescia
– Dal 1997 al 1999 membro della Commissione urbanistica del Comune di Salò (BS)
– Dal 1999 al 2004 membro della Commissione edilizia del Comune di San Felice del Benaco (BS)
– Dal giugno 2004 al dicembre 2006 Vicesindaco e Assessore all’Urbanistica del Comune di San Felice del Benaco (BS)

– Dal giugno 2004 Consigliere comunale a San Felice del Benaco
– Dal 2006 Delegato Italiano nel Management Committee dell’Azione COST C27 dell’Unione Europea “Sustainable Development Policies for Minor Deprived Communities

Articolo originale? Eccolo, copia questo link:
http://cambiamoinsieme.blogspot.com/2007/09/chi-sono.html

Chi sono


Michela Tiboni
Nata a Salò il 15.09.1970
Sposata dal 1996 con David Vetturi e mamma di Alice, Elena e Silvia

– maturità scientifica nel 1989 nel Liceo scientifico statale “E. Fermi” di Salò (BS)
– laurea in Ingegneria Civile nel 1995 nell’Università degli Studi di Brescia
– Dottorato di Ricerca in Urbanistica Tecnica al Politecnico di Milano nel 2000
– Dal 2000 ricercatore in Tecnica e pianificazione urbanistica, nel Dipartimento di Ingegneria Civile dell’Università degli Studi di Brescia (Facoltà di Ingegneria)
Dal 2005 professore associato di Tecnica e pianificazione urbanistica, nel Dipartimento di Ingegneria Civile, Architettura, Territorio e Ambiente dell’Università degli Studi di Brescia (Facoltà di Ingegneria)

– Dal 1996 iscritta all’Albo degli Ingegneri della Provincia di Brescia
– Dal 1998 membro della Commissione consuntiva permanente “Urbanistica” dell’Ordine degli ingegneri di Brescia
– Dal 2000 membro del Consiglio Direttivo del Centro Provinciale di Studi Urbanistici (C.P.S.U) di Brescia
– Dal 1997 al 1999 membro della Commissione urbanistica del Comune di Salò (BS)
– Dal 1999 al 2004 membro della Commissione edilizia del Comune di San Felice del Benaco (BS)
– Dal giugno 2004 al dicembre 2006 Vicesindaco e Assessore all’Urbanistica del Comune di San Felice del Benaco (BS)

– Dal giugno 2004 Consigliere comunale a San Felice del Benaco
– Dal 2006 Delegato Italiano nel Management Committee dell’Azione COST C27 dell’Unione Europea “Sustainable Development Policies for Minor Deprived Communities

Articolo originale? Eccolo, copia questo link:
http://cambiamoinsieme.blogspot.com/2007/09/chi-sono.html

Chi sono


Michela Tiboni
Nata a Salò il 15.09.1970
Sposata dal 1996 con David Vetturi e mamma di Alice, Elena e Silvia

– maturità scientifica nel 1989 nel Liceo scientifico statale “E. Fermi” di Salò (BS)
– laurea in Ingegneria Civile nel 1995 nell’Università degli Studi di Brescia
– Dottorato di Ricerca in Urbanistica Tecnica al Politecnico di Milano nel 2000
– Dal 2000 ricercatore in Tecnica e pianificazione urbanistica, nel Dipartimento di Ingegneria Civile dell’Università degli Studi di Brescia (Facoltà di Ingegneria)
Dal 2005 professore associato di Tecnica e pianificazione urbanistica, nel Dipartimento di Ingegneria Civile, Architettura, Territorio e Ambiente dell’Università degli Studi di Brescia (Facoltà di Ingegneria)

– Dal 1996 iscritta all’Albo degli Ingegneri della Provincia di Brescia
– Dal 1998 membro della Commissione consuntiva permanente “Urbanistica” dell’Ordine degli ingegneri di Brescia
– Dal 2000 membro del Consiglio Direttivo del Centro Provinciale di Studi Urbanistici (C.P.S.U) di Brescia
– Dal 1997 al 1999 membro della Commissione urbanistica del Comune di Salò (BS)
– Dal 1999 al 2004 membro della Commissione edilizia del Comune di San Felice del Benaco (BS)
– Dal giugno 2004 al dicembre 2006 Vicesindaco e Assessore all’Urbanistica del Comune di San Felice del Benaco (BS)

– Dal giugno 2004 Consigliere comunale a San Felice del Benaco
– Dal 2006 Delegato Italiano nel Management Committee dell’Azione COST C27 dell’Unione Europea “Sustainable Development Policies for Minor Deprived Communities

Articolo originale? Eccolo, copia questo link:
http://cambiamoinsieme.blogspot.com/2007/09/chi-sono.html