Categoria: Salò

Area Tavina a Salò

Mi ha colpito molto una lettera di Attilio Mazza  pubblicata sul BresciaOggi di lunedì 26 luglio 2010, che qui sotto riporto. Il tema è quello dello spostamento dello stabilimento della Tavina a Pratomaggiore. Mi hanno molto colpito due aspetti sollevati da Mazza: il richiamo all’esistenza di un valore superiore rispetto alla libertà d’impresa (bene comune […]

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Giro in moto: Lago di Garda, Val Degagna, Treviso Bresciano, Lago d’Idro, Storo, Val d’Ampola, Val dei Concei, Lago d’Idro (180Km)

Ecco un semplice e classico giro in moto di 180Km da svolgere in tranquillità (la mappa con il percorso dettagliato). Partenza da Desenzano d/G seguendo la Gardesana fino poco prima di Salò dove si prende la direzione Vobarno. Arrivati nel centro di Vobarno imboccare la piccola strada per Eno (sul lato destro). A questo punto […]

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L’Unione dei Comuni con Salò sarà una fregatura.

Siamo uscita da una Unione dei Comuni per andarne a fare un’altra. Quando l’Unione dei Comuni con Salò (e altri) sarà fatta (perchè sarà fatta a prescindere dalle odierne smentite) sarà per San Felice una fregatura. Basti guardare come siamo partiti con l’accordo per i vigili: con il piede sbagliato Leggiti l’articolo che segue tratto […]

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un lavoro “di fino”

Poco prima delle elezioni regionali del 2009 il PD di Salò aveva presentato una mozione contro la privatizzazione dell’Acqua. Quella mozione non è passata. Dopo pochi mesi ci ha riprovato Fabio Frassoni del Gruppo “Cittadini per Salò“. Fabio ha presentato una nuova mozione accompagnata da un lavoro di cesello politico. Fabio è riuscito a mettere […]

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Lago di cemento

A Lonato in appena 8 anni sono stati urbanizzati 191 ettari di suolo, pari al 20% o, se volete, a 300 campi da calcio. In questa drammatica hit parade di sperpero di suolo, il Garda è in testa su tutte le altre aree lacustri della Lombardia. I dati elaborati dalla Regione Lombardia e presentati ieri a Desenzano da Goletta Verde di Legambiente, testimoniano l’andazzo di una politica urbanistica scriteriata che non ha eguali come ha dichiarato la portavoce ambientalista Barbara Meggetto.

IL COMUNE che è in testa a questa non invidiabile classifica è Moniga che ha consumato il 22%, del suo territorio, pari ad oltre 35 ettari, che sono davvero tanti per un piccolo comune. Alle spalle di Lonato in termini assoluti troviamo, inoltre, Desenzano che ha consumato 136 ettari (13%), sempre nel periodo 1999/2007 che è quello su cui ha elaborato i dati ufficiali la Regione. Seguono Manerba con l’incremento del 18%, pari a 704 ettari urbanizzati, quindi Sirmione con il 16% (646 ettari) e Salò con il 12% (378 ettari).

«Un’urbanizzazione – ha precisato Legambiente – che si può paragonare a quella di S. Donato Milanese con una differenza però sostanziale: che S. Donato è nell’hinterland milanese e non ha vocazioni turistiche e, inoltre, conta una popolazione residente ben maggiore, mentre Sirmione e Desenzano dovrebbero tenersi stretti i rispettivi territori altrimenti cosa offriranno tra qualche tempo ai turisti?».

«La colata di cemento per residenze e capannoni – ha aggiunto Barbara Meggetto – può avere una ragione nell’hinterland di Milano in quanto occorre offrire alla gente un tetto sopra la sua testa, ma a Desenzano o a Lonato che senso ha?»

Si diceva di una situazione drammatica alla quale sembra che gli amministratori locali non vogliano prestare attenzione. Dal 1999 al 2007 sono cresciuti oltre 630 ettari di superficie urbanizzata intorno alla sponda bresciana del lago di Garda, più di ogni altro lago lombardo. Un primato che insomma i comuni gardesani non riescono ancora a scrollarsi di dosso. E chissà con i futuri piani di governo del territorio se non c’è da attendersi una nuova definitiva colata di cemento, come hanno paventato i portavoce di Legambiente. Ad onor del vero il pgt di Sirmione approvato a fine anno scorso dalla giunta Mattinzoli ha saputo contenere di molto il territorio della penisola gardesana, mentre Desenzano è in attesa del varo del nuovo strumento: ma già fanno discutere alcune proposte che sono rimbalzate negli ambienti politici.

«I DATI forniti ci preoccupano – ha sottolineato Barbara Meggetto – l’urbanizzazione che abbiamo visto crescere in questi anni mette a repentaglio il paesaggio del Garda che più di ogni altro, in regione, vive di qualità. Il continuo depauperamento del poco territorio ancora disponibile è una minaccia non solo per l’ambiente e la sicurezza dell’area del lago, ma anche per il futuro turistico delle sue località più celebri. Il maggiore consumo, come si è notato è avvenuto nella zona bassa del lago, cioè dove c’è maggiore disponibilità di territorio su cui edificare».

Da notare che l’alto Garda registra una massiccia edificazione solo sul litorale perché, avendo un territorio alle spalle prevalentemente montuoso, non ha subìto giocoforza un’espansione maggiore. Magra consolazione. La Meggetto ha poi colto l’occasione dell’incontro di Desenzano per comunicare che la proposta di legge d’iniziativa popolare sulla creazione del grande parco regionale procede il suo cammino. Come si ricorderà lo scorso anno sono state raccolte oltre 7 mila firme perché il bacino del Garda possa essere tutelato e conservato alla stregua di un parco naturalistico. Tra breve, comunque, dovrebbe essere discussa dal consiglio regionale lombardo.

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http://sosgarda.blogspot.com/2010/07/lago-di-cemento.html

Lago di cemento

A Lonato in appena 8 anni sono stati urbanizzati 191 ettari di suolo, pari al 20% o, se volete, a 300 campi da calcio. In questa drammatica hit parade di sperpero di suolo, il Garda è in testa su tutte le altre aree lacustri della Lombardia. I dati e…

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Lago di cemento

A Lonato in appena 8 anni sono stati urbanizzati 191 ettari di suolo, pari al 20% o, se volete, a 300 campi da calcio. In questa drammatica hit parade di sperpero di suolo, il Garda è in testa su tutte le altre aree lacustri della Lombardia. I dati elaborati dalla Regione Lombardia e presentati ieri a Desenzano da Goletta Verde di Legambiente, testimoniano l’andazzo di una politica urbanistica scriteriata che non ha eguali come ha dichiarato la portavoce ambientalista Barbara Meggetto.

IL COMUNE che è in testa a questa non invidiabile classifica è Moniga che ha consumato il 22%, del suo territorio, pari ad oltre 35 ettari, che sono davvero tanti per un piccolo comune. Alle spalle di Lonato in termini assoluti troviamo, inoltre, Desenzano che ha consumato 136 ettari (13%), sempre nel periodo 1999/2007 che è quello su cui ha elaborato i dati ufficiali la Regione. Seguono Manerba con l’incremento del 18%, pari a 704 ettari urbanizzati, quindi Sirmione con il 16% (646 ettari) e Salò con il 12% (378 ettari).

«Un’urbanizzazione – ha precisato Legambiente – che si può paragonare a quella di S. Donato Milanese con una differenza però sostanziale: che S. Donato è nell’hinterland milanese e non ha vocazioni turistiche e, inoltre, conta una popolazione residente ben maggiore, mentre Sirmione e Desenzano dovrebbero tenersi stretti i rispettivi territori altrimenti cosa offriranno tra qualche tempo ai turisti?».

«La colata di cemento per residenze e capannoni – ha aggiunto Barbara Meggetto – può avere una ragione nell’hinterland di Milano in quanto occorre offrire alla gente un tetto sopra la sua testa, ma a Desenzano o a Lonato che senso ha?»

Si diceva di una situazione drammatica alla quale sembra che gli amministratori locali non vogliano prestare attenzione. Dal 1999 al 2007 sono cresciuti oltre 630 ettari di superficie urbanizzata intorno alla sponda bresciana del lago di Garda, più di ogni altro lago lombardo. Un primato che insomma i comuni gardesani non riescono ancora a scrollarsi di dosso. E chissà con i futuri piani di governo del territorio se non c’è da attendersi una nuova definitiva colata di cemento, come hanno paventato i portavoce di Legambiente. Ad onor del vero il pgt di Sirmione approvato a fine anno scorso dalla giunta Mattinzoli ha saputo contenere di molto il territorio della penisola gardesana, mentre Desenzano è in attesa del varo del nuovo strumento: ma già fanno discutere alcune proposte che sono rimbalzate negli ambienti politici.

«I DATI forniti ci preoccupano – ha sottolineato Barbara Meggetto – l’urbanizzazione che abbiamo visto crescere in questi anni mette a repentaglio il paesaggio del Garda che più di ogni altro, in regione, vive di qualità. Il continuo depauperamento del poco territorio ancora disponibile è una minaccia non solo per l’ambiente e la sicurezza dell’area del lago, ma anche per il futuro turistico delle sue località più celebri. Il maggiore consumo, come si è notato è avvenuto nella zona bassa del lago, cioè dove c’è maggiore disponibilità di territorio su cui edificare».

Da notare che l’alto Garda registra una massiccia edificazione solo sul litorale perché, avendo un territorio alle spalle prevalentemente montuoso, non ha subìto giocoforza un’espansione maggiore. Magra consolazione. La Meggetto ha poi colto l’occasione dell’incontro di Desenzano per comunicare che la proposta di legge d’iniziativa popolare sulla creazione del grande parco regionale procede il suo cammino. Come si ricorderà lo scorso anno sono state raccolte oltre 7 mila firme perché il bacino del Garda possa essere tutelato e conservato alla stregua di un parco naturalistico. Tra breve, comunque, dovrebbe essere discussa dal consiglio regionale lombardo.

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L’Unione dei Comuni con Salò sarà una fregatura.

Siamo uscita da una Unione dei Comuni per andarne a fare un’altra.
Quando l’Unione dei Comuni con Salò (e altri) sarà fatta (perchè sarà fatta a prescindere dalle odierne smentite) sarà per San Felice una fregatura.
Basti guardare come siamo partiti con l’accordo per i vigili: con il piede sbagliato
Leggiti l’articolo che segue tratto dal Bresciaoggi di […]

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Consumo del territorio sul Garda

E’ notizia di ieri, pubblicata su diverse testate locali e nazionali, della denuncia di LegaAmbiente circa il consumo di suolo sul Garda bresciano. (BresciaOggi-21luglio2010-consumosuolo) Come spesso avviene i dati presentati dalla ricerca nascondono informazioni che spesso vengono oscurate dalle macro-tendenze. In questo caso il numero impressionante è quello dei 6 milioni e 373 mila metri […]

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grazie, grazie e ancora grazie!

Nella mattinata di ieri, i rappresentanti dei Movimenti per l’acqua pubblica si sono ritrovati a Piazza Navona per festeggiare insieme la consegna alla Consulta di oltre un milione di firme raccolte per la campagna referendaria. «Questo percorso – afferma in una nota il comitato Bresciano -, iniziato circa tre mesi fa, ha comportato lo sforzo di centinaia di persone che si sono mobilitate in tutta Italia. Entusiasmante raccontare questa avventura […]

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SALO’. Il consiglio unito sulla mozione per l’acqua pubblica

«L’acqua è una fonte di vita insostituibile, dalla cui disponibilità dipende il futuro degli esseri viventi – sostiene la mozione approvata all’unanimità dal Consiglio comunale di Salò -. L’acqua costituisce un bene dell’umanità: unive…

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Quale futuro per Cisano?

Corriere della Sera – 9 Giugno 2010 – Pg. 12
Un antico paesino gardesano «ristrutturato» con garbo, ma solo a misura di weekend
Poesie, ombre e seconde case Il paese che ha perso l’ anima
L’ antico borgo di Cisano, «laboratorio di solitudini e asocialità»
CISANO (Brescia) – C’ era una volta la chiesa, la […]

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San Felice è per la privatizzazione dell’acqua

A volte ti vengono date delle notizie che per l’assurdità delle stesse rimani basito.
Mi è capitato una cosa simile qualche giorno fa quanto il Consigliere Moris Crescini mi raccontava di quanto accaduto durante il Consiglio Comunale del 30 marzo 2010.
All’ordine del giorno c’erano due mozioni che riguardavano la privatizzazione dell’acqua: una […]

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Quale futuro per Cisano?

Corriere della Sera – 9 Giugno 2010 – Pg. 12 Un antico paesino gardesano «ristrutturato» con garbo, ma solo a misura di weekend Poesie, ombre e seconde case Il paese che ha perso l’ anima L’ antico borgo di Cisano, «laboratorio di solitudini e asocialità» CISANO (Brescia) – C’ era una volta la chiesa, la scuola, il bar, l’ osteria della Cia. La chiesa apre soltanto la domenica, quando il […]

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San Felice è per la privatizzazione dell’acqua

A volte ti vengono date delle notizie che per l’assurdità delle stesse rimani basito. Mi è capitato una cosa simile qualche giorno fa quanto il Consigliere Moris Crescini mi raccontava di quanto accaduto durante il Consiglio Comunale del 30 marzo 2010. All’ordine del giorno c’erano due mozioni che riguardavano la privatizzazione dell’acqua: una presentata dal Consigliere Bruno Bordignon e l’altra dal Consigliere Ambrogio Florioli. Quella di Ambrogio è quella presentata […]

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