Categoria: Riva

VA DOVE TI PORTA IL PIEDE Laura Kibel chiude Arco Burattini

Grande successo per Arco Burattini, rassegna organizzata dall’Associazione Teatrale Iride che chiuderà con uno spettacolo importante, animato dalla burattinaia di fama internazionale, Laura Kibel, il 12 agosto ad ore 21.00 in piazzale Segantini ad Arco e in replica il 14 agosto ad ore 18.30 alla Rocca di Riva del Garda.

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Non fate i bambini, tornate bambini

Le Olimpiadi di Beijing 2008 sono belle da vedere, ben organizzate e appassionanti, guardatele. Seriamente, la varietà di discipline presenti, l’insolita passione espressa dagli atleti e certi commentatori (come il mitico Cassani) fanno riconciliare con lo sport, quindi perchè perdersi uno spettacolo del genere? considerata la penuria televisiva (in Estate poi…), sarebbe un vero peccato.

Ah già, il boicottaggio, i diritti umani, il Tibet…(come dire: la borghesia, il proletariato, la lotta di classe, cazzo!) giusto, giusto. Peccato eh? però per i diritti umani si combatte, sennò è inutile che ci mettiamo a fare i pistolotti sulla democrazia. Però è un peccato davvero…ma aspettate, allora dobbiamo fare la stessa cosa verso gli altri paesi trasgressori dei diritti umani, no? Io non sono un appassionato delle serie tv americane, ma la terza serie di Heroes l’avrei vista volentieri…e noi Italiani? intanto vi voglio vedere a boicottare dall’interno, ma ad ogni modo mica scherziamo in quanto a discriminazioni sociali e religiose. Dite che “si vabbè però la Cina di più“? ma questa non era una questione di principio? le questioni di principio mica si pesano sulla bilancia, tali sono sempre e comunque, indipendentemente dalla “quantità”.

O credete che possa servire a qualcosa? Intendo, non vedere le olimpiadi, non mandare rappresentanti istituzionali, addirittura non mandare gli atleti? e invece non serve a nulla di nulla, tranne forse a mettere a posto, non so bene come, una specie di coscienza collettiva del paese. E io sono più per gli atti concreti, le questioni di immagine mi annoiano. Credete che ignorare il bambino cattivo di turno, fare quelli che “io con te non ci gioco”, possa servire a placare le sue malefatte? andiamo, non ha mai funzionato da bambini, figurarsi quando si tratta non di provocazioni infantili quanto di una maniera di portare avanti la prima o seconda Superpotenza mondiale.

Ma allora manifestare le proprie idee non serve a niente?

Ma certo che serve, sciocchini, ma solo quando può cambiare le cose, o perlomeno in una maniera tale da almeno provarci, a cambiare le cose. Per questo ha senso (tanto per fare un esempio un po’ datato) manifestare contro l’invio di contingenti italiani in Irak ma non ne ha il manifestare contro Saddam Hussein: nel primo caso si cerca di influenzare attivamente la politica di un governo che in teoria dovrebbe ascoltare il popolo sovrano (e che è comunque una democrazia, pertanto sensibile, si spera, al sentire della gente), nel secondo è solo una presa di posizione fine a sè stessa, tanto per mettere bene in chiaro a non si sa bene chi che si sta dalla parte dei buoni.

Volete sapere cosa si potrebbe fare di utile per sfruttare queste olimpiadi? Voialtri appassionati difensori dei diritti umani (mi ci dovrei infilare dentro, ma io tengo ancora troppo alla mia pelle, mentre voi parlate come se il martirio fosse una prospettiva allettante, dopotutto) prendete tutti un bel volo e andate a Pechino. Una volta li, visto che grazie alle olimpiadi la Cina ha qualche riflettore in più del solito puntato addosso e non può permettersi tutto quello che presumibilmente si permette di solito, tirate su una gigantesca manifestazione (cinesi scontenti ne trovate a palate, scommettete?), o qualche azione di boicottaggio seria, ma ai danni degli sfruttatori cinesi, non delle olimpiadi. E lasciate in pace chi vuole solo godersi un po’ di sport ad alti livelli, nell’unica occasione in cui sembra ancora una passione e non un mercato.

Anzi, facciamo così: mentre aspettate il giorno della partenza per Pechino, nelle pause tra una seduta di pianificazione e l’altra, seguitevi qualche gara. Ce n’è per tutti i gusti, e sicuramente qualcuno di questi sport lo avete pure praticato (e al massimo c’è sempre il calcio), cosa vi costa sedervi un paio d’ore sul divano tra amici e guardarvi qualche gara? Io oggi sono riuscito ad appassionarmi di tiro con l’arco, ed è tutto dire. Le olimpiadi tirano fuori (e per quanto mi riguarda è l’unico grande evento sportivo che ci riesce) il bambino che c’è in noi, quello per il quale lo sport è davvero solo un grande gioco e alla fine vincono tutti, anche chi non sale sul podio. Ai suoi occhi, già essere li a giocare è un privilegio da vivere con gioia.

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“NOTTI DEI MUSEI” al Museo di Riva del Garda

Gli appuntamenti previsti dall’iniziativa “Notti dei Musei” interessano ora, a partire da questa sera, giovedì 7 fino al 20 agosto 2008, il Museo di Riva del Garda le cui sale rimarranno aperte al pubblico durante la ore serali – dalle 20.45 alle 22.45 – per consentire agli interessati di visitare i preziosi allestimenti della Pinacoteca […]

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DU LAC ET DU PARC Uno spettacolo pirotecnico per l’intera città di Riva del Garda!

Oramai da anni, l’Hotel Du Lac et Du Parc organizza presso il propio parco il “Garden Party”, una festa che, dedicata agli ospiti del resort, rappresenta comunque un evento atteso dall’intera città di Riva del Garda.
Prevista per la serata di giovedì 7 agosto, la festa rappresenta un ottimo momento di relax caratterizzato dal connubio […]

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Una poltrona x Nico

Stasera siamo stati con Betty Alberto e i bimbi a Moniga. Bella serata con pizza in riva al lago e splendida passeggiata sulla spiaggia (pare che solo a Desenzano non si decidano a fare una camminata a lago degna di questo nome).
Al rientro Betty ha recuperato l’ennesimo bel regalo x Nico. Una poltrona a misura […]

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QUATTRO PASSI NEL FIUME Mostra itinerante sul paesaggio e sull’acqua del Sarca

La mostra temporanea Quattro passi nel fiume propone diverse esperienze per avvicinarsi all’ecosistema fluviale, per approfondire la conoscenza del paesaggio, tra memoria e contemporaneità nelle due diverse location dell’Antica Fonte delle Terme di Comano e del Villino Campi di Riva del Garda. L’allestimento si compone di una ventina di oggetti curiosi tra i quali la […]

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per questo mese, non cambiare, stesso blog anche se va al mare

Domattina parto! torno presto (tra una settimana), ma per un motivo o per l’altro, dei quali il principale è che abito in una località balneare (per quanto lacustre), prevedo un Agosto poco produttivo. Voi sfogliate un po’ l’archivio, leggetevi i blog segnalati in colonnina, fate un po’ di mare…insomma, trovate qualche maniera per passare il tempo che vi occorreva per leggermi, in attesa che io riprenda a pieno regime!

Nel frattempo però non scordatevi l’indirizzo! Dopo la fiacca di Agosto (nel quale, comunque, non sparirò del tutto) si riprende a pieno ritmo, e Settembre è da sempre un mese particolarmente prolifico. Per il momento, buone vacanze!

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Vita: una definizione operativa

Trasformo un vecchio post in una rubrica, tanto perchè mi avanza una cassetta di puntini e vedo in giro un sacco di i sprovvistene.

La Vita

Si fa presto a dire la vita va difesa fino al suo termine ultimo naturale, ma qualcuno sa cosa sia, questa vita? La questione è un po’ complicata, molto più di quanto si pensi comunemente. Da un lato non si sa bene quando cominci, dall’altro ci sono problemi talvolta a capire quando finisca, in entrambi i casi la questione, che dovrebbe essere più che altro accademica, finisce per interessare (pare) una larga fetta della popolazione. Voglio dire, spero interessi una larga fetta di popolazione, perchè se tutta questa gente (donne che vogliono abortire, malati gravi, famiglie di corpi morti mantenuti in funzione) deve soffrire, spero almeno che lo faccia per un bacino elettorale decente.

Tralasciando il significato “ontologico” della Vita (assumendo che alla fine non interessi a molte persone), ci serve però una bussola per trovare le famose “soluzioni condivise”. In questi giorni il governo sta infatti cercando di ribaltare la sentenza della Corte di Cassazione (che ha confermato quella della Corte d’Appello) riguardo alla Englaro, e il Partito Democratico si è astenuto dalla votazione alla Camera sostenendo una cosa del tipo “questa maniera di affrontare la cosa è grossolana, noi vogliamo trovare soluzioni condivise e mature”. Bravi! io avrei votato contrario, ma mi piace la parte di chi tira le orecchie a chi strepita e prende a fare i discorsi seri, quindi ho deciso di dare una mano e di mettere sul tavolo qualche punto di partenza, non si dica che io critichi e basta (anzi, mi sto astenendo dal commentare Buttiglione, e sappiate che mi prudono le dita). Come fare? semplice, creiamoci una bella definizione operativa di Vita-da-proteggere.

1. Proteggiamo la vita in quanto tale solo se possiede le caratteristiche proprie della vita dell’homo sapiens, per gli altri animali vale solo la difesa della dignità della vita, per quanto riguarda le piante ci preoccupiamo solo che non si estinguano le specie. Vita-da-proteggere sembra essere quindi solo la vita dotata di coscienza e autocoscienza, di capacità di progettazione a breve e a lungo termine (ovvero di capacità di scelta) e tutto ciò che queste facoltà comportano. Per quanto ne sappiamo negli animali la coscienza è presente semmai in forme lievi o più o meno abbozzate, ma anche se non fosse così la scelta è tra accettare questo principio o proteggere gli animali con la stessa intensità con cui si proteggono gli esseri umani, il che porterebbe o a spese mediche elevatissime e vegetarianismo imposto. Credo si possa, per amor di semplificazione, assumere un divario netto tra homo sapiens e gli altri animali e legiferare di conseguenza; ma se un divario c’è si trova in quelle caratteristiche.

2. Proteggiamo la vita in quanto tale anche qualora questa non presenti le caratteristiche dell’homo sapiens a patto che sia solo una questione di tempo (bambini, feti ecc). Questo secondo principio salvaguarda i bambini (che, ad esempio, nel primo anno di vita presentano lo stesso tasso di apprendimento dei piccoli di scimpanzè), ci permette di giustificare la difesa dei feti (che a un certo punto si possono effettivamente dire “vivi”), e crea qualche problema quando si debba decidere del punto d’inizio. Difatti, se il principio difende in funzione della prospettiva futura, allo stesso modo quello che difende è una vita in prospettiva futura, non la prospettiva futura di una vita (altrimenti si dovrebbero proteggere gli spermatozio vietando financo la masturbazione). Il limite attuale (tre mesi se non sbaglio) sembra non essere causa di grandi discussioni (chi discute vorrebbe o eliminare l’aborto tout court, e quindi la possibilità di individuare un confine tra la non-vita e la vita, o semplicemente scoraggiare l’aborto con consultori e affini), prendiamolo quindi per buono.

3.Proteggiamo la vita in quanto tale finchè sussistono le condizioni poste dai primi due principi. Questo principio è invece una questione di coerenza: se proteggiamo la Vita non proteggiamo semplicemente l’involucro di carne che a seconda della propria visione del mondo fa da mezzo di trasporto o da componenti materiali. Ma attenzione, non vuol dire che stiamo proteggendo un principio, ma che stiamo proteggendo uno stato di cose, una maniera di essere che assumiamo come importante al punto da dispendere energie gratis (nel senso, pur non avendo un ritorno) per la sua salvaguardia.

I corollari immediati (con un occhio alla situazione di Eluana Englaro) sono:

– Se proteggiamo la vita in quanto “capacità di volere” non possiamo non mettere davanti a tutto il diritto di scelta. Non ha molto senso costringere qualcuno a volere qualcosa e pretendere di farlo per permettergli di mantenere la sua capacità di scegliere (ovvero la vita umana, in un certo senso)

– Se qualcuno perde permanentemente la propria autocoscienza (e assieme ad essa, necessariamente, la capacità di scegliere) perde anche la vita-da-proteggere che possedeva. Pertanto, va trattato come un vegetale in senso stretto (e quindi lasciato morire o ucciso, se si fosse espresso in tal senso). Si può derogare a ciò nel caso in cui la persona avesse espresso chiara, documentata e incontrovertibile volontà che il proprio corpo fosse mantenuto in funzione in casi come questo, per via del primo corollario.

– Chiunque sia pienamente in grado di decidere della propria vita può farlo, fosse anche per portarla a termine “prematuramente”, sempre per il primo corollario. Compito dello Stato è semmai controllare che chi prende tale drastica decisione sia in grado di intendere e di volere e non stia subendo plagio da parte di persone o istituzioni

Concludendo, la Vita-da-proteggere è una cosa seria, e parlarne significa parlare di persone in carne, ossa e cervello, non di un concetto astratto da definire a un tavolo comune tra Fede e Ragione. Per questo sono daccordo nel far parlare tutti quanti al tavolo della discussione, ma a patto che partano dalla bruta realtà delle cose, e non da un’astrazione buona solo per le discussioni teologiche che, parlando in maniera sinceramente laica, non interessano e non devono interessare al legislatore.

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Partner: Comune di Riva del Garda “ARCO BURATTINI”

“Arco Burattini”, la rassegna di teatro di figura, promossa dall’Amministrazione comunale di Arco assieme all’associazione teatrale Iride, è arrivata all’undicesima edizione. Anche quest’anno gli appuntamenti previsti sono numerosi: 16 spettacoli – di cui due in replica a Riva del Garda- e una decina di laboratori.
Le rappresentazioni inizieranno il 29 luglio, in piazzale Segantini, con la […]

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BENACO ROCK 2008 ATTO II Scena Ultima

Torna il secondo appuntamento estivo con Benaco Rock, sabato 2 agosto alla spiaggia dei Sabbioni di Riva del Garda a partire dalle 22. Ad aprire i rivani the Hutchinson, di seguito una delle formazioni più solide e longeve dell’indie rock italiano, i Tre Allegri Ragazzi Morti di Davide Toffolo.

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22a TRANS BENACO CRUISE DEL LAGO DI GARDA Sulla rotta Portese-Riva-Portese

Tutto pronto sul Garda per la 22° Trans Benaco Cruise Race. La long distance che prenderà il via sabato prossimo sulla rotta Portese-Riva con ritorno nella giornata successiva. La partenza della prima tappa è prevista per le ore 10 del 2 agosto dal porticciolo di Garda Blu. Da qui le vele delle classi Crociere e […]

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A Midsummer’s Nightmare (reprise)

(continua da qui)

“Aaaaaarg!”
“Silvio, che succede?”
“Un incubo, un incubo…”
“Hai sognato di nuovo quella storia di Dell’Utri che..”
“No, no, peggio…è per via dell’immunità…prima Napolitano che rapina le banche e mi uccide, poi Fini che mi uccide, poi Schifani che..che..”
“che ti uccide?”
“già…”
“Ma Silvio, ti hanno già ucciso un anno fa, non ricordi?”
“Che dici Veronica?”
“Non sono Veronica, sono Satana”
“Ti immaginavo diverso”
“Il male ha mille forme”
“Già..ehi, aspetta, Satana? quindi io sono all’Inferno?”
“Esatto, e ora se vogliamo continuare…”
“Continuare?”
“Continuare, mi stavi facendo un pomp..”
“Aaaaaarg!”

***

“Aaaaaarg!”
“Renato! stai bene?”
“Si cara, si..è stato solo un incubo…devo aver mangiato pesante”
“Devi starci attento a queste cose, non sei immune anche dai malanni fisici lo sai?”
“ehehe si si, ci stiamo lavorando però”
“eheheh”
“Mi sa che mi faccio un caffè e mi metto a lavorare, è quasi mattino”
“come vuoi, io mi rimetto a dormire..”
Sciabattando per le stanze della sua reggia, il presidente del Senato arriva in cucina e fa per preparare la moka quando scopre che dal lavandino non esce acqua. Stupito, torna in camera da letto.
“Cara…”
“hmmm, che c’è amore? non dovevi metterti a lavorare?”
“Si ma lo sai che senza caffè non parto”
“hmm hai provato ad aprire l’acqua e non va?”
“Esatto..”
“E ti sei dimenticato che l’acqua l’ha comprata Berlusconi dopo averla privatizzata”
“Come?”
“Già, e sai com’è fatto quello, a forza di tangenti ha comprato tutto e ora specula vendendo un sacco di acqua in bottiglia”
“Acqua in bottiglia? e nessuno gli dice niente?”
“E che gli vuoi dire? è immune…dai che domani mattina mandiamo la filippina a comprare qualche cassa al Silviomercato”
“Silviomercato?”
“Già..praticamente ora ha il monopolio su tutto e si è fatto un po’ prendere la mano…lo conosci, è un ragazzino in fondo”
“Aaaaaarg!”

***

“Aaaaaarg!”
“Gianfranco, che hai?”
“Niente niente, un brutto sogno…”
“Su, rilassati che domani partiamo per la crociera, devi essere riposato”
“Già…”
“Anche perchè c’è un sacco di lavoro da fare questa volta”
“Lavoro?”
“Lavoro, ti sei scordato che dobbiamo portare fuori dall’Italia quelle tre valige di denaro?”
“Valige di denaro?”
“cos’hai sognato, di diventare un pappagallo? le valige di denaro! o vorresti pagare le tasse su quello che guadagni? guarda che a quello non siete ancora immuni, eheheh”
“Ma io sono sempre stato onesto..”
“Eh, ora fai il bravo samaritano, ma fino ad adesso di sei sempre approfittato della tua situazione”
“Scusa, per curiosità…che ho fatto finora?”
“A parte i soldi? allora, hai mandato all’ospedale quattro figli dei fiori, hai commesso almeno tredici apologie del fascismo, più guida in stato di ebrezza e minacce di morte a Bossi”
“Ah..”
“Eh, l’occasione fa l’uomo ladro, no?”
“Così pare…”
“Ah, dimenticavo…”
“Oddio, cosa c’è ancora?”
“Per via di una scommessa con Storace hai stuprato la Mussolini”
“Aaaaaarg!”

(chi continua?)

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E non contenti infierire

”Come sapete, avevo gia’ detto pubblicamente che non mi sarei avvalso della clausola che dava la possibilita’ alla magistratura di sospendere per un anno i processi anteriori al 2000”. Silvio Berlusconi parla di giustizia a margine di una conferenza stampa a palazzo Chigi dopo un incontro con il premier maltese. Il presidente del Consiglio ribadisce che non utilizzera’ le cosiddette norma salva-processi e non si sbilancia quando gli chiedono se si avvarra’ del lodo Alfano. (fonte Adnkronos)

L’Italia è una Repubblica fondata sullo sfottò, ma a un certo punto si esagera. In ordine di comparizione:

1) i processi fino al 2000 in cui Berlusconi è imputato sono tutti finiti da tempo (per prescrizione, assoluzione con formula dubitativa, amnistia ecc…), dato che tutti quelli attualmente pendenti sono cominciati dopo (forse Silvio si riferiva a quelli per reati precedenti al 2000?)
2) il Lodo Alfano lo proteggo egualmente, anzi meglio, da quei processi
3) Se anche il Lodo Alfano verrà cancellato dalla Consulta (cosa probabile, checchè ne dica Napolitano), Silvio si potrà facilmente rimangiare questa dichiarazione, essendo, per l’occasione in cui è stata fatta, vincolata al Lodo

Allora ci prende in giro?. A proposito, sul lodo alfano credo di non aver ancora preso posizione, bene, lo faccio ora.

Il lodo Alfano è una cagata pazzesca

facile, no? si, è abbastanza facile, troppo facile (ecco perchè non avevo ancora preso posizione, mi annoia). Come è troppo facile ricordare le balle che stanno raccontanto questi giorni sulle presunte immunità alle alte cariche degli altri Stati, per questo vi rimando all’intervento di Travaglio di questo lunedì (a proposito, devo appuntarmi di scrivere un pezzo su Travaglio uno di questi giorni) e salto a piè pari la questione. Della questione “morale” ho già parlato, tanto per spiegare per quale motivo a mio parere un immunità del genere è dannosa anzichè “civile” come la vogliono spacciare, riassumendo per i pigri (quel pezzo è decisamente anti-pigro) lasciare che chi vada al potere non venga controllato è dannatamente ingenuo, denota una fiducia nella capacità di “transustansazione” da parte del voto popolare difficilmente spiegabile altrimenti che con la stupidità. Ecco, andiamo pure avanti con l’ingenuità che sembra un tema più fecondo:

Napolitano: Grillo dice che sonnecchia, dimostrando quanto poco capisce (o è interessato a capire) le persone che prende di mira. Non credo che i suoi strali siano vilipendi, ma a volte (questo caso è emblematico) manca clamorosamente il bersaglio. Napolitano non sonnecchia affatto, è solo convinto che Berlusconi in fondo punti solo ai suoi processi e tolti di mezzo quelli sia disposto quantomeno a occuparsi della grossa crisi in cui l’Italia si barcamena. Non si rende conto che Berlusconi ha tutta l’intenzione di cavalcarla, la crisi.

La Lega: Qualche elettore scontento c’è già, qualche segnale di rottura interna mi è parso di coglierlo (ma devo fare qualche ricerca), i motivi per essere incazzati con il partito (da parte dei loro elettori dico) ci sono tutti: in questi mesi gli uomini in verde non hanno ancora portato “a casa” niente, eccetto qualche polverone sui rom (che purtroppo sono gli unici ad aver pagato l’alleanza Lega-Pdl). Il federalismo fiscale viene continuamente rimandato (credo si stiano inventando qualcosa che ci assomigli abbastanza da poter essere spacciato per tale), il ministero dell’istruzione è in mano a una berlusconiana, la sicurezza nelle strade peggiorerà nonostante i proclami (e qualcuno se ne sta accogendo), persino il contentino Alitalia galleggia sempre peggio (e non sembra davvero che qualcuno sia interessato a salvarla), nel frattempo Berlusconi fa quello che vuole con la giustizia italiana. E loro? navigano a vista, con qualche sparata ogni tanto per rassicurare l’elettorato, pur se avrebbero la forza politica per imporre praticamente qualsiasi cosa al Cavaliere, dal quale però, ingenuamente, credono di poter ancora ottenere qualcosa.

Il Pd: …no dai, oggi non mi va di infierire sul Partito Democratico, che sta pure risalendo un poco la china (un poco) dal dialogo all’opposizione seria. Ingenui si, ma la base ha ancora qualche occasione di essere ascoltata (vedremo al congresso).

E in tutto questo Berlusconi non solo fa i comodi suoi avvantaggiato dalla pochezza intellettuale di chi lo “affronta”, ma sfotte pure. Per me non è educato, diteglielo se lo vedete.

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Trash Hotel

Una ridente località costiera italiana a fine Luglio ’08; mentre i turisti passeggiano per le strade impeccabili tra lo stuolo di faccendieri che con loro sbarca il lunario, un personaggio misterioso risponde al telefono.

“Pronto!”
“pronto carissimo…allora, com’è la situazione laggiù? ce la porto Mariangela a fare qualche bagno?”
“ehh, dottò, accà ci sta ancora da aspettare nu poco…”
“ma come! ho visto al telegiornale che è tutto pulito, lindo, impeccabile!”
“ehhh”
“e il presidente! il presidente ha detto che l’emergenza spazzatura è passata!
“vabbuò, in un certo senso l’emergenza è passata..dicimmo accussì”
“cosa intendi?”
“nel senso che sono ripresi gli affari, s’intende, quell’emergenza è passata”
“gli affari?”
“eh, gli affari…con tutto il rumore che si era fatto intorno alla faccenda non si riusciva più a lavorare, si rischiava di perdere la stagione, dottò!”
“la stagione?”
“la stagione! e invece con le vie del centro vuote e le chiacchiere in mondovisione del presidente stanno tornando i turisti”
“ma non ho capito, cosa c’è che non va ancora? perchè non posso venirci con la bimba?”
“perchè la munnezza non l’hanno mica levata, non avete ancora capito come funzionano queste cose?”
“perdonami..sono un po’ confuso”
“mo’ vi spiego…facciamo che tenete un hotel”
“un hotel?”
“è un esempio dottò, facciamo che tenete un hotel e un amico vostro vi chiede di tenergli certa roba..”
“roba?”
“roba, avete capito…ecco, l’amico vostro, che è un amico vero, vi paga pure…e vi da sempre più roba e sempre più soldi, finchè non dovete riempire le stanze dell’albergo..”
“ma così non posso affittarle ai clienti!”
“ma a un amico non si possono mica rifiutare certi favori, capite?”
“uh, credo di si..”
“ecco…e ora immaginate di aver quasi riempito tutte le stanze e che manchi poco a dover usare la hall…clienti ormai nun ce ne stanno chiù, ma si tira avanti coi soldi dell’amico, quindi alla fine ve la passereste bene…”
“hmm”
“…qualche lamentela dai vicini, ma ci stavano pure prima coi clienti chiassosi…”
“e poi che succede?”
“succede che cominciano a girare i poliziotti davanti all’hotel, compare gente strana a fare domande…insomma, anche l’amico capisce che è il caso di sistemare la faccenda…voi che fareste?”
“non so…mi sbarazzerei della roba?”
“ehh, la fate facile dottò, non è che si può muovere tutta quella roba così…vi spiego cosa dovreste fare”
“dimmi”
“nel caso capitasse, s’intende”
“s’intende”
“allora, per prima cosa vi dovreste assicurare l’appoggio del capo della polizia”
“ma..”
“non mi fate dire cose al telefono, e poi le mie sono solo supposizioni, sono un povero cristo io, no?”
“si si, scusa”
“ecco, dicevo…per prima cosa vi dovreste mettere daccordo con..con chi comanda, che conviene avere qualche appoggio più in alto della polizia”
“perchè?”
“perchè più in alto si va e più è facile trovare qualcuno a cui interessi un affare…”
“capisco”
“ecco, poi dovreste cominciare a far sparire la roba dalle stanze più spaziose e belle, e in fretta. Prima si chiude la questione prima la gente smette di curiosare”
“e poi?”
“e poi si dichiara che si, c’era qualcosa che non andava, in quell’hotel girava un po’ di roba, ma all’insaputa dal proprietario…e comunque è stato ripulito e ora è pronto a accogliervi, venite numerosi! e questo lo dovreste far annunciare dagli agganci in alto, così ha più visibilità”
“ma si presterebbero?”
“eccome! chilla è gente sempre pronta a prendersi qualche merito…ad ogni modo in questa maniera si può tenere la roba e i clienti assieme, e tutti sono felici”
“si…ma scusa, mi sono perso…e la spazzatura?”
“eh, se volevate capire avevate già capito…vabbuò, ve lo dico chiaro: la munnezza ancora qua sta
“ma..”
“solo che abbiamo ripulito bene bene le vie principali”
“ma come mai nessuno se ne accorge?”
“fondali di cartapesta”
“cosa?”
“fondali di cartapesta, abbiamo messo qualche mucchio di spazzatura finta nelle vie principali come attrazione turistica, i turisti ne vanno matti, ci fanno pure le foto e si portano via i sacchetti”
“non capisco..”
“così se si imbattono in qualche mucchio vero nelle viuzze secondarie lo spacciano per falso”
“e l’odore?”
“lo sapete che fama abbiamo noi napoletani, se gli diciamo che abbiamo ricostruito l’odore della spazzatura per fare una cosa più realistica ci credono”
“Ciro..”
“Mi dica dottò”
“la vostra fama…ve la meritate tutta”
“grazie dottò”

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Eluana Englaro è il suo corpo

Il caso della Englaro (mi rifiuto di chiamarla per nome, e per fortuna Engly suona troppo male o l’avrebbero usato, manco fosse la cara amica di sempre o, peggio, il cagnolino) si presta a molteplici riflessioni, ma soprattutto richiede che qualcuno getti secchiate di realtà in faccia ai numerosi commentatori che, come sempre in queste occasioni, si buttano a pesce sull’argomento carichi dei propri interessi. Andiamo per gradi.

Per venire incontro alle necessità di molti tra voi non voglio escludere che da qualche parte noi si abbia un’anima (purtroppo non viene mai nelle foto, per rubare una battuta a Denis). Vi vengo ulteriormente incontro credendo a quella storia del Paradiso e dell’Inferno, pertanto: a patto che a voi freghi qualcosa del dove finisrà l’anima della Englaro, sicuramente non passerebbe per suicida, no? quindi sta decisamente per fare il salto di qualità, lasciatela andare.

Bene, sistemati i cattolici più ortodossi (e sinceri) andiamo avanti e cominciamo con le secchiate di realtà: la Englaro ha la corteccia cerebrale narcotizzata. Sapete cosa significa? vuol dire che praticamente non ha più un cervello. Se vi stupite del fatto che apra gli occhi, possa mangiare se assistita eccetera, sappiate che questo non è incompatibile con la perdita totale della coscienza. Totale e senza ritorno, a meno di miracoli divini (ma se non sbaglio nel menù c’è anche la resurrezioneche, ed è persino più scenografica), non ci potrà mai essere una cura, tranne forse la sostituzione cerebrale o un massiccio impiego di (ops!) cellule staminali (sto facendo fantascienza, sia chiaro). A che giova tenerla in vita? Non sta nemmeno vivendo, in realtà, semmai si sta godendo una non so quanto piacevole escursione nel regno vegetale (a proposito, lo dico in anticipo: io non ci tengo). O considerate vivere il ritrovarsi senza coscienza di sè, senza la capacità di riportare alla mente ricordi o elaborarne di nuovi e senza la possibilità di operare delle scelte riguardo al proprio agire? Perchè tutto questo sta “vivendo” Eluana Englaro, e in molti mi date l’impressione di non tenerne conto.

La prima riflessione che questo caso e i suoi commentatori mi impongono è che prima di decidere della vita o della sopravvivenza di qualcuno dovrei sempre conoscere a fondo la sua situazione, per rendermi conto di quello che sto per fare. Chi si prodiga per tenere in vita la Englaro (ho letto di manifestazioni di persone che portavano in giro bottigliette d’acqua) mi da l’impressione di non sapere davvero di starsi battendo per la sopravvivenza di un corpo, e non più di una persona. Un’altra considerazione prima di andare avanti: molti dicono “si, in un momento di debolezza uno decide che non vorrebbe vivere così…ma poi trovandosi in quella situazione…”, ma dicono una scemata, perchè in questa situazione non ci si trova, non si ha più coscienza, se va bene (si fa per dire) si riesce a percepire un po’ di dolore, sicuramente non ad elaborare pensieri e desideri.

E passiamo a fare qualche nome:

Cossiga e Schifani, non hanno niente di meglio da fare che rendersi ridicoli. Sollevare un conflitto di attribuzione se la Corte d’Appello, in mancanza di una legge specifica, interpreta la Costutuzione Italiana è un’azione difficilmente spiegabile, forse un segnale al Papa? ogni tanto questo governo, orfano di una vera e propria presenza cristiana, ha bisogno di far vedere a Benedetto XVI quanto sia cattolicissimo (il baciamano di Mr B, la norma per cui per indagare un prete si deve avvisare il suo vescovo ecc…). Probabilmente sapevano benissimo (perlomeno Schifani, Cossiga si era solo stufato dell’ombra in cui è finito da un po’, credo) di non approdare a nulla di concreto, ma non è che Benedetto sottilizzi troppo in fondo.

il Foglio ha riunito una serie di esperti di diritto penale per sostenere che 1)idratazione e alimentazione non dovrebbero essere considerati accanimento terapeutico, nel caso in cui il corpo sia in gradi di assimilarle sono infatti considerate parte del trattamento palliativo ai malati terminali, quindi 2)in questa maniera si rende lecita una specie di “eutanasia omissiva”, che non ha radici giuridiche, oltre tutto in base alla ricostruzione del consenso su basi indiziarie. In conclusione, dato inoltre che non sembra sia una condizione dolorosa per la paziente, perlomeno il principio di precauzione dovrebbe farla tenere in vita. Tutto questo è molto intelligente e denota grande competenza, ma ci dice solo che la legge è palesemente inadeguata a tutelare le vere vittime della situazione, ovvero familiari e amici della Englaro. Forse è il caso di ricordarsi che, anche dentro a un dibattito giurisprudenziale di alto livello, si sta sempre parlando di una persona in coma e della sua sfera affettiva.

Per quanto riguarda la Chiesa mi limito a riportare le parole di Bagnasco: “Togliere idratazione e nutrimento nel caso specifico è come togliere da mangiare e da bere a una persona che ne ha bisogno, come ne ha bisogno ognuno di noi”. Cosa resta da aggiungere? ah, già, vorrei chiedere a Bagnasco se la stessa cosa valeva nel caso di Karol Wojtyla.

Articolo originale? Eccolo, copia questo link:
http://paguropagano.blogspot.com/2008/07/eluana-englaro-il-suo-corpo.html