Categoria: Riva

CONFERENZA OCSEEconomia del turismo e Globalizzazione

I governi sono chiamati a mettere in atto strategie efficaci a rendere l’industria del turismo più competitiva e dare vita ad azioni di cooperazione con l’industria e le regioni nel promuovere lo sviluppo del turismo sostenibile. E’ la sintesi del documento finale dell’incontro che si è tenuto il 9 ed il 10 […]

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http://www.gardablog.it/?p=666

Contro quale Natura?

Tormentone tra i tormentoni, la condanna di “innaturalità” è da sempre (o perlomeno da che io ricordi) una delle più efficaci armi d’offesa nel dibattito pubblico. Chissà poi perchè, in fondo non c’è in giro molta gente così determinata a tornare nel proprio Eden ideale. È probabile che, più o meno consciamente, la Natura tirata in ballo sia in effetti una costruzione narrativa, mitologica, una maniera per raccontarsela ed evitare di affrontare direttamente ciò che sfugge alla propria manichea versione del mondo, a ciò che è ambiguo e in quanto ambiguo da sempre tabù.

Il motivo della tirata di qua sopra è che dal 7 ottobre 2008 al 7 gennaio 2009 Genova (dove peraltro si terrà il Gay Pride 2009) ospiterà la mostra “Against Nature”, dove prevalentemente per mezzo di cartelloni esplicativi (ma si sa mai che si riesca a vedere anche qualche filmato, cari lettori zoofili) verrà trattato in maniera decisamente esaustiva il tema dell’omosessualità nel mondo animale.

“Dalla pletora di casi portati si deduce che l’atto sessuale negli animali sociali esuli dalla mera riproduzione e sia piuttosto praticato per trarne piacere. Più gli animali sono sociali più questi presentano varietà di comportamenti sessuali, di cui l’omosessualità è il più diffuso. La causa dell’omosessualità, probabilmente, non è univoca e può risiedere sia in componenti genetiche che ambientali. In entrambi i casi si tratterebbe di processi che avverrebbero normalmente in natura.” (dal già linkato articolo di Pikaia)

Ricordo che quando ero alle scuole medie un amico mi disse che di tutti gli animali apprezzava soprattutto umani e delfini, poichè unici a godersi l’amplesso (non conosceva la famosa storiella sui maiali, pare), a quanto sembra sbagliava per difetto se i casi documentati di “specie omosessuali” (e che quindi praticano il sesso anche al di fuori di logiche riproduttive), in continuo aumento, sono oltre 1500.

Ora, appurato che l’omosessualità non è “contro natura” nel senso più letterale del termine (ovvero: prodotto di una o più culture umane, in questo caso “deviate”), sono andato in cerca delle critiche di routine che eventi come questi suscitano per trovare eventuali altre fandonie da sfatare. Ho scoperto, con mia sorpresa, solo questo articolo dell’Occidentale che porta tuttavia avanti le sue argomentazioni in una maniera interessante, vediamo:

è il termine ‘natura’ che viene equivocato dai nemici-di-tutti-i-pregiudizi. Per il giusnaturalismo classico, natura non è tutto ciò che è oggetto di esperienza […] ma ogni vita che si svolge nel segno della conservazione della specie e che, pertanto, adempie tanto meglio al suo fine quanto più cresce sana e gagliarda. Il problema non sta nel registrare quel che c’è ma nello stabilire se quel che c’è è sano o patologico.[…]Il vero contenzioso tra modernisti e tradizionalisti sta in ciò che per i primi la distinzione tra il normale e il patologico è molto problematica se non arbitraria mentre per i secondi vi è una ‘recta ratio’ iscritta ‘in rerum natura’ che consente di affermare che certi prodotti sono ben conformati mentre altri presentano evidenti difetti. Entrambe le posizioni stanno nel regno dei ‘giudizi di valore’ e, pertanto, non possono esibire il lasciapassare della scienza.[…] basta, però, che non si pretenda di imporre a tutti le stesse ‘concezioni del mondo’( o meglio le stesse ‘filosofie della natura’) attraverso una mirata riforma morale e intellettuale dell’insegnamento e, quel che è peggio, di farlo in nome della Scienza

L’argomentazione è più sottile di quella che mi aspettavo (già, non mi aspettavo granchè) ma come al solito in questi casi denota un’ignoranza di fondo, o perlomeno una cattiva fede sottesa (se non entrambe). Innanzitutto non coglie l’importanza di documentare l’incredibile diffusione di una pratica che prima si credeva, al di fuori del genere Homo e dei bonobo, quantomeno episodica (perlomeno per quanto riguarda l’opinione pubblica, e di una mostra stiamo parlando): se un comportamento del genere è così diffuso è probabile, difatti, che banalmente “serva” a qualcosa. È questo a smontare l’argomentazione di Cofrancesco (il giornalista dell'”Occidentale”), perchè proprio questa diffusione esclude la possibilità che l’omosessualità sia un comportamento patologico e la pone nel novero delle strategie disponibili per l’organizzazione della vita animale. Se volete è un po’ lo stesso motivo (qui però potrei attirarmi le antipatie anche di qualche scienziato più dawkinsiano di me) per cui la ricerca sulle supposte cause dell’omosessualità brancola tanto nel buio: non si tratta tanto di un’eccezione alla norma, quanto di una delle carte che si possono pescare nel mazzo, e pertanto è probabilmente correlata biologicamente solo a fattori di “preferenza” (che sono stati più o meno individuati a più riprese), un po’ come la passione per le bionde e statuarie nordiche o per le focose e tascabili latine.

Certo, se fosse scelta dalla totalità di una specie questa non supererebbe la prima generazione, ma questo ha importanza? In qualche maniera il comportamento omosessuale si protrae presumibilmente da sempre in un numero vertiginoso di specie, questo dovrebbe bastare ad assicurargli la patente di comportamento non-patologico e probabilmente utile (ad esempio ad assicurare cure parentali aggiuntive in un eventuale threesome animalesco, tanto per fare un esempio fantasioso). Questa è semmai l’unica “recta ratio inscritta in rerum natura” tanto sbandierata da Cofrancesco: la conservazione della specie va oltre la semplice equazione xx+xy=andate, moltiplicatevi e morta lì.

Per chiudere (sperando di continuare nei commenti come nel pezzo su Darwin), vorrei far presente quanto poco sopporti chiose conclusive come quella di Cofrancesco. Chi impone ad altri le proprie concezioni del mondo è proprio quella schiera di “naturalisti fai-da-te”, che nel nome della propria libertà limitano quella altrui, arrogandosi il diritto di decidere cosa sia giusto e insegnabile e cosa sia sbagliato e perlomeno da nascondere, visto che per generosa concessione hanno smesso (a parole) di vietare e perseguitare.

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Inviare una Sitemap a Google con XMap

XMap è un’estensione per Joomla! basata sulla popolare componente Joomap. Xmap permette di creare una mappa del sito utilizzando la struttura dei menu.

E’ possibile grazie a questa componente anche aggiungere una Sitemap a Google sfruttando gli strumenti per Webmaster messi a disposizione da Google.

Come aggiungere una Sitemap negli Strumenti per WebMaster con XMap:

1. Installare l’estensione XMap

2. Nella pagina di amministrazione, Componenti->XMap. Si aprirà la pagina di configurazione.

3. Aggiungiamo i menu d’interesse alla futura mappa del sito.

4. Clicchiamo sulla freccettina blu, Opzioni->Preferenze.

5. Nel campo XML Sitemap è presente un link. Clicchiamolo, si aprirà una pagina con un’indirizzo pieno di simboli e lettere. Copiamo la parte d’indirizzo subito dopo l’indirizzo della nostra pagina, per capirci la parte che comincia con /index.php.  Quella stringa di codice la dobbiamo inserire nell’indirizzo SiteMap di Google:

6. Andiamo alla pagina degli Strumenti per Webmasters di google. Accediamo alla bacheca indicante il sito di cui abbiamo creato la sitemap.

7. Dal menu SiteMaps, aggiungi Sitemap.

8. Scegliamo SiteMap generale nel menu a cascata.

9. Incolliamo il codice nel form dov’è indicato l’indirizzo del nostro sito (ricordarsi di aggiungere solo l’URL iniziato con index.php, non aggiungere l’URL completo!!!!) e clicchiamo “Aggiungi”

10. Entro qualche minuto Google analizzerà il nostro sito e di sicuro sarà possibile entrare nei risultati di ricerca del motore!

11. Yeah! Ci siamo!

 

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http://carlonicolini.altervista.org/index.php/Informatica-e-Web/Varie/inviare-una-sitemap-a-google-con-xmap.html

Trance-addiction

Per gli appassionati del genere Vocal-Trance, Progressive Trance, Trance. Sul sito DragonMinded è possibile scaricare GRATUITAMENTE alcune bellissime compilation di alcuni Dj che le mettono a disposizione. La qualità sonora è alta (192 Kbps) e sono liberamente scaricabili in formato MP3.

Non pare neanche vero! Diffondete la notizia!

P.S. Consiglio personale, scaricatevi le Vocal Session a partire dalla 1 fino alla 25!

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http://carlonicolini.altervista.org/index.php/Informatica-e-Web/Varie/trance-addiction.html

Il motore di ricerca CUIL

Cuil

http://www.cuil.com/

Cuil è il nuovo motore di ricerca creato da alcuni ex-dipendenti Google. Il termine, che deriva da una parola gaelica (da pronunciare come “cool”), ha il significato di “conoscenza”. Secondo l’annuncio dei creatori, e secondo quanto indicato nella stessa home page di Cuil, il nuovo search engine ha già indicizzato oltre 120 miliardi di pagine Web (contro il recente trilione annunciato da Google sul suo blog ufficiale).

La pagina iniziale

Visitando l’indirizzo http://www.cuil.com/ con il proprio browser Web, viene visualizzata una pagina contenente soltanto l’essenziale: il logo Cuil, un campo per le chiavi di ricerca, il bottone per il submit, il numero di pagine Web attualmente indicizzate ed alcuni piccoli link istituzionali. In netta contrapposizione con Google però, lo sfondo è totalmente nero. L’utilizzo dello sfondo nero potrebbe anche essere legato alle sue presunte proprietà anti-stress. (bah…preferisco usare un motore tipo google con schermata bianca che mi trova le cose in un clic piuttosto che uno a schermata nera che devo usare 3 o 4 volte per trovare quel che mi interessa…)

I risultati della ricerca

I risultati della ricerca di Cuil, sono frutto di un algoritmo che frutta sia la popolarità delle pagine Web (per Google questo algoritmo si chiama PageRank™, dal nome di Larry Page, uno dei due fondatori della grande G) sia l’attinenza dei contenuti delle pagine Web con le keywords scelte dagli utenti. Anche la pagina dei risultati della ricerca di Cuil è completamente diversa da quella del suo avversario. I risultati vengono disposti su due o tre colonne (a scelta dell’utente) e contengono il titolo della pagina Web (che fa da link per accedere alla risorsa), un breve riassunto (leggermente più esteso rispetto a quello di Google) ed un’immagine di preview, memorizzata tra le immagini disponibili all’interno della pagina trovata. Nell’ultima colonna a destra, nella parte superiore, c’è anche uno strumento per la navigazione a categorie. E per alcune parole chiave, vengono mostrate delle ricerche correlate.

L’idea di fondo alla base di Cuil, tiene conto di quattro aspetti fondamentali:

  • le dimensioni del Web sono importanti;
  • la popolarità delle pagine Web è utile, ma non sempre importante;
  • l’organizzazione delle informazioni è fondamentale;
  • la salvaguardia della privacy degli utenti.

 

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Bilance e scatole

Siamo in una prigione dove gli aguzzini si divertono a porci tranelli per prendersi gioco di noi.

L’aguzzino ci propone un enigma:

Abbiamo dieci scatole, contenenti ognuna 10 pezzi di pane. 9 Pezzi di pane pesano 100 gr, uno di questi 10 pezzi invece pesa 105 gr.

Possiamo avere il nostro pasto solamente se con una sola pesata a disposizione siamo capaci di determinare quale scatola contiene il pezzo da 105 gr.

Maledetti aguzzini…cosa diciamo?

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http://carlonicolini.altervista.org/index.php/Fisica-e-scienze/News-e-curiosita/bilance-e-scatole.html

Bilance e scatole

Siamo in una prigione dove gli aguzzini si divertono a porci tranelli per prendersi gioco di noi.

L’aguzzino ci propone un enigma:

Abbiamo dieci scatole, contenenti ognuna 10 pezzi di pane. 9 Pezzi di pane pesano 100 gr, uno di questi 10 pezzi invece pesa 105 gr.

Possiamo avere il nostro pasto solamente se con una sola pesata a disposizione siamo capaci di determinare quale scatola contiene il pezzo da 105 gr.

Maledetti aguzzini…cosa diciamo?

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GLI EVENTI DI OTTOBRE A RIVA DEL GARDA FIERE E CONGRESSI Al via il vertice dell’OCSE.

Ricco il calendario di appuntamenti previsti per il mese di ottobre al Palazzo dei Congressi di Riva del Garda:
> Dopo la conclusione della 64esima Conferenza del Traffico e della Circolazione, da domani, mercoledì 9 ottobre fino a venerdì 10 i ministri del turismo dei 30 paesi aderenti all’OCSE (promotore dell’iniziativa) e di 18 “paesi emergenti” […]

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http://www.gardablog.it/?p=654

AL DU LAC ET DU PARC GRAND RESORT ospiti i protagonisti del Convegno dell’OCSE

Dall’8 all’11/10 il Du Lac et Du Parc Grand Resort – in occasione del Convegno dell’OCSE (Organizzazione per lo Sviluppo e la Cooperazione Economica) dedicato all’economia del turismo ed alla globalizzazione – ospiterà illustri personaggi della scena politica italiana e mondiale, studiosi di economia, alti dirigenti industriali, opinionisti ed esperti di turismo.
Il titolo del convegno è: […]

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http://www.gardablog.it/?p=647

Dave Hill

Un tutorial per creare immagini a metà fra illustrazione e fotografia. La tecnica è quella del fotografo Dave Hill.http://www.davehillphoto.com/Apriamo un’immagine, duplichiamo il livello.Ora scegliamo Filtro->Altri->Passa Alto. Inseriamo il va…

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http://carlonicolini.altervista.org/index.php/Fotografia/Tutorial-Fotografici/Dave-Hill.html

IL TRENO PER DARJEELING Torna Cinema d’Autore

Dopo la pausa estiva, con l’autunno torna la tradizionale rassegna dedicata al cinema di qualità: Cinema d’autore – proposto dal cinema Roma e patrocinato dal Comune di Riva del Garda – mantiene l’apprezzata formula della doppia proiezione settimanale, il mercoledì e il giovedì alle ore 21. Mercoledì 8 e giovedì 9 ottobre la prima proiezione […]

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http://www.gardablog.it/?p=661

Matrice CKM

E’ notizia di questi giorni l’assegnazione del premio Nobel per la fisica ai tre fisici giapponesi Yoichiro Nambu1, Makoto Kobayashi e Toshihide Maskawa per scoperte nell’ambito della fisica nucleare.

Queste scoperte sono state ispirate però da un articolo apparso nel 1963 (Phys.Rev.Lett. 10 (1963) 531 ) ad opera dell’italiano Nicola Cabibbo. La scoperta dell’italiano è stata l’interpretazione di alcuni processi di trasformazione di quark (mescolamento). Quest’interpretazione, risalente al 1963, quando il concetto di quark non era stato ancora introdotto, tratta in termini algebrici le probabilità di transizione fra tipi di quark2

Più semplicemente possibile, cosa significa?

Parliamo in termini più moderni: possiamo raggruppare le 3 famiglie di quark, ovvero le particelle elementari fermioniche di carica frazionaria, secondo le loro cariche e masse,

\begin{pmatrix} u \\d \end{pmatrix} \begin{pmatrix} c \\s \end{pmatrix} \begin{pmatrix} t \\b \end{pmatrix}

dove le sigle u,d,c,s,t,b stanno rispettivamente per Up, Down, Charme, Strange, Top, Bottom e rappresentano le 6 tipologie di quark conosciuti. 

In interazioni deboli con scambio di correnti cariche, il “partner” di un autostato  di “sapore”  \left|d \right> non è soltanto l’autostato \left|u \right> ma piuttosto una combinazione lineare del tipo:

\left|d' \right> = \alpha_1 \left|u \right> + \alpha_2 \left|s \right>

Uno dei meriti di Cabibbo è stato capire che il mixing, ovvero la transizione da un quark q ad un quark q’ è descrivibile mediante una matrice di rotazione, infatti i coefficienti che compaiono nelle combinazioni lineari  \alpha_1,\alpha_2 possono essere scritti come il seno ed il coseno di un angolo \theta_C detto Angolo di Cabibbo. Quindi la matrice di Cabibbo risulta come:

\begin{pmatrix} \left| d' \right> \\ \left| s' \right> \end{pmatrix} = \begin{pmatrix} \cos \theta_C & \sin \theta_C \\ -\sin \theta_C & \cos \theta_C \end{pmatrix} \begin{pmatrix} \left| d \right> \\ \left| s \right> \end{pmatrix}

Cabibbo ha trattato complicati fenomeni descritti negli esperimenti e predetti poi dagli sviluppi della fisica teorica come semplici rotazioni di vettori, grazie al suo articolo breve, coinciso ed efficace.s

Tale matrice, descrivendo di fatto possibilità non nulle di transizione di quark da una famiglia all’altra è importante nello studio della violazione di carica e parità (Violazione CP).

La scoperta per cui sarà assegnato il premio Nobel ai giapponesi  Makoto Kobayashi e Toshihide Maskawa è stata la generalizzazione della suddetta matrice alla terza generazione di quark, ovvero Top e Bottom. Similarmente vengono descritte le probabilità di transizione con le probabilità espresse dal modulo quadro degli elementi di matrice coinvolti, ad esempio, la probabilità che in un’interazione debole avvenga una trasformazione da quark q -> q’ sarà data da \left| V_{qq'} \right|^2. Estendendo la matrice di Cabibbo, possiamo parlare di Matrice CKN (Cabibbo, Kobayashi, Maskawa)

I valori numerici dei coefficienti della matrice sono ora conosciuti con una certa precisione grazie a misure sperimentali.

Dopo tutto questo, sembra ovvio capire perchè resta l’amaro in bocca alla scienza italiana. L’incipit di Cabibbo non è stato valutato.

Note

1 Nambu è stato il primo a proporre la carica “colore” fondando di fatto la cromodinamica quantistica, ovvero lo studio della meccanica quantistica di particelle dotate oltre che di carica di massa e di carica elettrica, anche di una cosiddetta carica di colore (r,g,b). Nambu è stato uno dei fondatori della teoria delle stringhe.

2 Simili processi di mixing non sono mai stati osservati per processi leptonici, la conservazione del numero leptonico sembra non essere mai violata. Tale legge di conservazione potrebbe essere confutata qualora venisse misurata diversa da zero la massa del neutrino, ciò comporterebbe che gli autostati neutrinici tau, elettronico, muonico non sarebbero più tali e potrebbe verificarsi la transizione da un tipo all’altro. Alcuni esperimenti in giro per il mondo (laboratori del gran sasso) cercano di verificare l’ipotesi di massività del neutrino, per ora senza nessun risultato.

Referenze

Povh Rith Schelze, Particelle e nuclei, Bollati Boringhieri

N.Cabibbo, Phys.Rev.Lett. 10 (1963) 531

http://it.wikipedia.org/wiki/Matrice_CKM

S.Boffi – Da Laplace ad Heisenberg: un’introduzione alla meccanica quantistica ed alle sue applicazioni.  La Goliardica Pavese 1992.

http://prometeo.sif.it:8080/papers/online/sag/024/05-06/pdf/09.pdf

APPENDICE: 

Sono mostrati i protagonisti del modello standard della fisica delle particelle. I fermioni, particelle con spin semi-intero, rispondenti alla statistica di Fermi-Dirac sono i quarks ed i leptoni. I fermioni sono i costituenti della materia nelle sue varie formazioni, dai protoni ai neutroni. I fermioni si dividono in quark e leptoni. “Stranamente” quarks e leptoni sono 6 per tipo e raggruppati ognuno con il proprio partner.

I bosoni invece sono le particelle mediatrici delle forze e sono 4: il fotone responsabile dell’interazione elettromagnetica, protagonista delle elettrodinamica quantistica, il gluone, responsabile dell’interazione nucleare forte, quella che tiene insieme i nuclei atomici, portatore di carica di colore e quindi oggetto complesso che fa la sua parte nella complicata cromodinamica quantistica ed infine i due mediatori dell’interazione debole Z0 e W+- per la cui individuazione Carlo Rubbia ricevette il nobel nel 1984 (Mio anno di nascita!)

La scoperta delle classi di quarks è avvenuta di pari passo con la crescente energia disponibile negli acceleratori di particelle.

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http://carlonicolini.altervista.org/index.php/Fisica-e-scienze/Meccanica-quantistica/Matrice-CKM.html

Nonsolobrutti

Qualche tempo fa mi stupì la notizia che in Inghilterra era stata organizzata una sfilata di moda che vedesse protagoniste in passerella solo ragazze decisamente sovrappeso (non riesco a ritrovare la notizia, ma probabilmente molti di voi hanno sentito di iniziative simili), mi chiedevo che senso avesse combattere l’anoressia propugnando uno stile di vita anch’esso tutto tranne che salutare (anzi, in forme molto accentuate decisamente pericoloso). Per quanto possa esistere, in alcuni soggetti, una predisposizione genetica l’obesità è nella maggioranza dei casi legata alle scelte di vita e di alimentazione, e una ragionata campagna di informazione (che comprende anche evitare scivoloni come quello di Londra) in questo senso sarebbe probabilmente di aiuto nel gestire una situazione sempre più problematica su scala mondiale ma anche puramente nazionale. Senza colpevolizzare gli obesi, ma rendendo più consapevoli loro e soprattutto chi rischia di entrare a far parte di questa sempre meno ristretta cerchia di persone dei pericoli cui vanno incontro (senza contare i costi, per loro e per lo Stato in medicine e trattamenti).

E se il primo passo per andare da qualsiasi parte è sempre quello dell’ informarsi, tra pochi giorni, il 10 ottobre, si terrà in tutta Italia l’irrinunciabile Obesity Day, che nonostante il nome non è una pacchiana manifestazione nazional-albionico-popolare ma un giorno in cui oltre 200 centri ADI si rendono disponibili a erogare gratuitamente interventi di informazione/educazione riguardanti il tema dell’obesità, della sua prevenzione e della sua “cura”. Già visitando il sito dell’associazione si trovano alcuni pratici consigli, ma una visita specialistica è sempre consigliabile quando si parla della propria salute, specialmente quando è gratuita.

In questo momento non è sbandierata dai media e dalle dichiarazioni dei politici come emergenza, e sappiamo tutti quanto sia importante per spingere all’azione il popolo italico, ma per una volta lasciate perdere le vecchie tradizioni e pensate alla salute, finché c’è la salute c’è tutto, no? e allora spendeteci un po’ di tempo ogni tanto.

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