Categoria: Riva

Scienzology

Uno dei motivi per cui scriverò un po’ meno da queste parti è che, banalmente, sto scrivendo da altre parti (e di argomenti nuovi), ma per quanto possa essere diverso quello che faccio su altri url non è il caso di nasconderlo ai miei fedeli lettori, credo. Pertanto ecco a voi

SCIENZOLOGY!

Un blog di divulgazione scientifica, dove parlo di Biologia, Evoluzione, Origini dell’uomo e animali che fanno cose che guarda non lo sapevi proprio che potessero. Non ti interessa? non lo sai se non leggi prima una ventina di post! quindi o aspetti che io li scriva o cominci subito a seguirmi, e vedrai che ti ci affezioni.

Ah, sto scrivendo anche per Pikaia, ma non ho ancora fatto una pagina con i link a tutti i miei pezzi, quando sarà la troverai sul blog nuovo

(metto il link per esteso per comodità: http://www.scienzology.blogspot.com)

Articolo originale? Eccolo, copia questo link:
http://paguropagano.blogspot.com/2009/06/scienzology.html

Scienzology

Uno dei motivi per cui scriverò un po’ meno da queste parti è che, banalmente, sto scrivendo da altre parti (e di argomenti nuovi), ma per quanto possa essere diverso quello che faccio su altri url non è il caso di nasconderlo ai miei fedeli lettori…

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Uno dei motivi per cui scriverò un po’ meno da queste parti è che, banalmente, sto scrivendo da altre parti (e di argomenti nuovi), ma per quanto possa essere diverso quello che faccio su altri url non è il caso di nasconderlo ai miei fedeli lettori, credo. Pertanto ecco a voi

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Un blog di divulgazione scientifica, dove parlo di Biologia, Evoluzione, Origini dell’uomo e animali che fanno cose che guarda non lo sapevi proprio che potessero. Non ti interessa? non lo sai se non leggi prima una ventina di post! quindi o aspetti che io li scriva o cominci subito a seguirmi, e vedrai che ti ci affezioni.

Ah, sto scrivendo anche per Pikaia, ma non ho ancora fatto una pagina con i link a tutti i miei pezzi, quando sarà la troverai sul blog nuovo

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Kanzi nell’età della pietra

Olduvaiani di ieri e di oggi

Due milioni di anni fa sulla sponda di un fiume della Tanzania qualcuno scheggiava la pietra in maniera tanto abile da guadagnarsi il nome per questo, ma era un uomo o una scimmia? La domanda sembra mal posta dato che gli artigiani di Olduvai erano ovviamente uomini (o meglio, appartenevano al genere Homo), e invece nasconde un interrogativo cruciale: Homo habilis era, cognitivamente, solo uno scimpanzé bipede dotato di cervello un po’ più grande dei suoi antenati? Oppure quelle pietre lavorate ci raccontano di un salto compiuto da questa specie in un punto imprecisato del processo evolutivo che lo portò a percuotere dei sassi in Africa Orientale? La domanda è cruciale anche per quanto riguarda l’altro lato della barricata, perché è proprio nei pressi del supposto confine che dovremmo aspettarci di trovare le traccie del presunto salto, dove e se le scimmie diventarono d’un tratto uomini.

Nel 1990 una conferenza portoghese portò con sé l’occasione propizia per uno studio sperimentale: in quell’occasione si incontrarono da un lato Nicholas Toth e Kathy Schick, due esperti archeologi sperimentali che avevano recentemente studiato e riprodotto la cultura olduvaiana (scoprendo, ad esempio, che il prodotto di quella manifattura erano le schegge taglienti e non i nuclei residui), e dall’altra Sue Savage Rumbaugh, che lavorava da anni con un gruppo di scimpanzé e bonobo insegnando loro un particolare tipo di linguaggio espresso tramite lessicogrammi, simboli da indicare su una lavagnetta o su una tastiera speciale. Quest’ultima si mostrò subito interessata della ricerca proposta dai due archeologi, e scelse per l’esperimento il suo bonobo più intelligente: Kanzi. Questi, all’epoca già famoso per i risultati ottenuti con lui nei test sul linguaggio appreso, aveva dimostrato in più di un’occasione una notevole intelligenza e capacità di apprendimento (tanto che aveva imparato il linguaggio dei lessicogrammi senza lezioni, semplicemente osservando quelle che venivano impartite alla madre quando era ancora un cucciolo attaccato al suo grembo), e avendo solo 9 anni era ancora nel pieno dell’adolescenza, un’età in cui queste scimmie sono particolarmente ricettive e smaniose di imparare nuove cose.

Un esperimento del genere era stato tentato in precedenza nel 1972 da Richard Wright con un orango di nome Abang, al quale era stato insegnato come ricavare delle schegge taglienti da un nucleo pre-lavorato; l’esperimento era sicuramente interessante, ma per molti versi non accurato come quello a cui Kanzi si apprestava a partecipare. Creare e modificare strumenti come fece Abang è sicuramente un’abilità eccezionale che per quanto già nota da decenni (in cattività, presso gli oranghi allo stato naturale solo da qualche anno) non manca mai di stupire quando viene confermata in una nuova maniera, ma non quanto quello che l'”Einstein delle scimmie”, come a volte viene soprannominato, stava per far vedere.

Il primo passo dell’esperimento fu quello di far comprendere a Kanzi l’utilità e le caratteristiche richieste in una scheggia tagliente, fornendogliene alcune e invitandolo a usarle per ottenere una ricompensa contenuta in una scatola trasparente chiusa con una corta di nylon. Inoltre al bonobo veniva mostrato come queste schegge potevano essere prodotte, ovvero percuotendo due pietre l’una contro l’altra. Non fu fatto nessun tentativo diretto per incentivare Kanzi a produrre delle scheggie, ma in breve tempo questi divenne un vero esperto e già agli inizi della sperimentazione faceva ogni tanto qualche tentativo di creare qualche scheggia da solo piuttosto che usare quelle presenti sul terreno. È bene rimarcare che anche quando cominciò a essergli richiesto di creare le scheggie da solo non fu mai utilizzata la tecnica del condizionamento operante (che consiste nel premiare l’azione corretta quando si presenta “casualmente”), fu lui stesso ad inventare infatti un suo stile personale nel creare schegge, che consisteva nello scagliare la pietra contro il duro pavimento del laboratorio.

Per quanto producesse schegge funzionali, questa tecnica era però ancora lontana da quella che si presupponeva fosse stata in uso tra i primi ominidi e perciò gli esperimenti furono continuati all’esterno del centro di ricerca, dove il terreno non permetteva di usare questo “trucco”. Il risultato fu notevole: Kanzi, che fino ad allora non aveva ottenuto molti risultati nel percuotere le pietre tenendole in mano anche perché non ci metteva abbastanza forza, comprese che la chiave era la maggiore potenza sprigionata dal lancio, e traslando questa scoperta alla tecnica che prima non riusciva a sfruttare cominciò a creare le sue prime schegge ottenute percuotendo una pietra tenuta in mano. V’è da dire che anche dopo questa scoperta preferì continuare a scagliare una pietra contro un’altra posta per terra a un metro di distanza (mostrando peraltro un’ottima mira) piuttosto che tenerle in mano, tuttavia gli artefatti di Kanzi poterono cominciare a essere comparati a quelli olduvaiani.

Esperimenti successivi hanno impegnato il bonobo a ricavare schegge sempre dallo stesso nucleo, e a imparare con successo a scheggiare i nuclei in prossimità degli angoli per ottenere più facilmente delle schegge. Durante i primi 3 anni dell’esperimento Kanzi ha dimostrato di comprendere l’utilità di queste schegge e la maniera in cui ottenerle, oltre che di saper scegliere le schegge più efficienti per tagliare la corda e ottenere la ricompensa. Ha inoltre inventato una tecnica adatta alle proprie capacità, dato che sembra avere qualche problema nel controllare alla perfezione la tecnica che vuole le pietre tenute in mano durante la percussione, e ‘ha saputa modificare quando l’elemento basilare, il pavimento duro, è venuto a mancare.

Ovviamente tra le capacità di Kanzi e quelle dei primi ominidi sussistono notevoli differenze, ad esempio questi avevano intuito come angoli di percussione più acuti permettessero di ottenere più facilmente delle schegge mentre Kanzi ha sempre utilizzato un angolo vicino agli 89.7 gradi che è l’angolo massimo col quale si possono scheggiare i materiali utilizzati nell’esperimento, ma l’opinione a uscire confermata da questo studio sembra essere più o meno quella espressa da Wynn qualche anno prima, ovvero che i costruttori di strumenti olduvaiani esibivano, nel fare ciò, capacità sostanzialmente simili a quelle di uno scimpanzé odierno. Questo non significa che, come lui stesso proseguiva, più in alto delle antropomorfe attuali non si spingessero proprio anche per quanto riguarda le abilità cognitive in generale (per quanto l’attribuzione di habilis al genere Homo abbia una storia interessante che un giorno racconterò), ma ci aiuta a conoscere un po’ meglio sia i nostri antenati che i nostri parenti prossimi ancora in vita.

Riferimenti:

Kathy Schick, Nicholas Toth “Making Silent Stone Speak

Kathy D. Schick, Nicholas Toth, Gary Garufi “Continuing Investigations into the Stone Tool-making and Tool-using Capabilities of a Bonobo (Pan paniscus)”, Journal of Archaeological Science, 1999, n.26

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http://scienzology.blogspot.com/2009/06/kanzi-nelleta-della-pietra.html

Primi lavori con la nikon D90

Bracketing attivo, mano ferma o scatti in RAW.

Per scattare più foto con il bracketing senza tenere premuto il pulsante di scatto basta attivare lo scatto con esposizione anticipata abbassa lo specchio prima, selezionare autoscatto, 3 fotografie e scattare, ovviamente con il bracketing su 3 scatti.

Questo è il risultato:

Giostre a Riva del Garda

DSC_0291_mod

giostre HDR Riva del Garda

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http://carlonicolini.altervista.org/index.php/Fotografia/Tutorial-Fotografici/primi-lavori-con-la-nikon-d90.html

I più antichi monili mai ritrovati

Una conchiglia è per sempre

Qui l’articolo che ho scritto per Pikaia

La notizia è un po’ invecchiata per via della mia incostanza, ma fortunatamente quando si tratta di fossili il tempo assume sempre un’importanza relativa. Quasi sempre a dire il vero, dato che datare certi reperti diventa a volte cruciale anche solo per stabilirne la rilevanza, ed è proprio il caso della notizia di oggi (o meglio, di qualche settimana fa).

Fino a qualche decennio i nostri antenati più prossimi (o nonni più antichi), ovvero i sapiens vissuti nel Paleolitico, ponevano una scomoda domanda a chi ne studiava i ritrovamenti: come mai l’uomo è anatomicamente moderno da un po’ meno di 200.000 anni fa ma le prime manifestazioni artistiche e simboliche si ritrovano solo in Europa e sono databili intorno a 35.000 anni fa? la conferma molecolare arrivata nei primi anni ’90 che l’origine della nostra specie è effettivamente molto più tarda dei ritrovamenti europei in questione non fece altro che rendere il tutto più problematico. Inutile dire che in molti postularono come ormai certa la comparsa di comportamenti pienamente moderni solo in concomitanza con la migrazione europea e si affannarono a cercare una spiegazione, ma come spesso accade la soluzione era più semplice di così.

Uno degli aspetti che all’epoca risultarono meno evidenti è che l’Europa era semplicemente il continente dove gli scavi andavano avanti da più tempo, e dove erano stati più numerosi, e difatti da qualche anno abbiamo numerosi reperti che attestano capacità artistiche e simboliche nel continente nero; bastava cercare più a fondo, dopotutto. Ad ogni modo i ritrovamenti più antichi continuavano fino a poco tempo fa a essere relativamente recenti, poichè se si eccettua il sito di Es-Skuhl in Israele di datazione dubbia non si scendeva sotto i 72.000 anni di Blombos in Sudafrica, ecco perchè il ritrovamento di Taforalt è così importante.

In questa cava del Marocco orientale sono state ritrovate da Nick Barton e Abdeljalil Bouzzouggar (qui l’articolo) svariate conchiglie forate, presumibilmente utilizzate per inanellare collanine rituali o semplicemente decorative. La datazione del sito, come si diceva, è straordinaria: 110.000 anni fa. Gli autori dello studio credono inoltre, e apparentemente con buone ragioni, che la “cultura della collana”, come potremmo chiamare l’usanza di decorare il proprio corpo in questa maniera, sia comparsa in più luoghi indipendentemente, ed è sicuramente significativo che tra gruppi di uomini così antichi (per quanto praticamente identici a noi) fosse così comune sentire la necessità di ornare il proprio corpo. Sicuramente spazza via le vecchie idee, un po’ passé, sull’Europa come culla della mente pienamente moderna.

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http://scienzology.blogspot.com/2009/06/i-piu-antichi-monili-mai-ritrovati.html

Nikon D90

Nuovo acquisto.

 

Subito in mano da una sensazione di compattezza, il telaio non è in magnesio ma la costruzione è ineccepibile. I tasti sono tutti robusti ed il monitor LCD luminosissimo e con una risoluzione di 920.000 pixel è protetto da uno speciale schermo di plastica.

Il sensore da 12 MP e passa è lo stesso della D300, quindi una qualità altissima, migliore anche rispetto alla concorrente Canon 40D. 

Devo dire che il D-Lightning ha il suo motivo d’esserci ed aiuta parecchio nelle situazioni con forti contrasti di luce.

Il menu è semplice ma molto completo, da la possibilità di mettere mano a qualsiasi parametro, addirittura controllare fino ad un gruppo di 3 flash esterni wireless oppure fare il bracketing di D-Lightning, una cosa davvero eccellente.

In dotazione con il 18-105 VR ed una scheda da SDHC Lexar da 4Gb il prezzo si aggira sui 1000 € ma devo dire che li vale tutti, considerato anche che la garanzia Nital è estendibile a 3 anni via internet senza nessuna spesa aggiuntiva!

 

Nikon D90 con il 18-200

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http://carlonicolini.altervista.org/index.php/Fotografia/Galleria/nikon-d90.html

1 Giugno ,ufficio comunali chiusi a Riva del Garda

Lunedi 1 giugno gli uffici comunali, il cantiere e la biblioteca civica di Riva del Garda saranno chiusi.


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Concerto Bande a Tiarno di Spora a Locca

Sabato 30 Maggio alle ore 20.00 , concerto del Corpo Bandistico della Valle di Ledro e della Scuola musicale di Riva del Garda a Tiarno di Spora a Locca presso il Centro culturale.


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Cittadinanzattiva in festa a Riva del Garda


Dal 30 maggio al 2 giugno l’associazione Cittadinanzattiva del Trentino organizza la quarta edizione della sua festa provinciale: per farsi conoscere ancora di più dai cittadini, ma anche per raccogliere bisogni e sollecitazioni.
Il programma della festa comprende diversi eventi che si svolgeranno in Piazza della Costituzione a Riva del Garda.
Ed in particolare avrà inizio Sabato 30 maggio alle ore 10 nella sala conferenze della Rocca con la presentazione di “Il dolore superfluo”, con l’autore, il professor Domenico Giuffré.
A partire dalle 16.00 concerto della banda di Colobrano (Matera), alle 17.30 il dibattito sulla legalità e la partecipazione, alle 18 l’enogastronomia, quindi il gruppo musicale Tammorra Felice (Puglia) e alle 20.15 il gruppo Cantare Suonando.


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«Borgo +39»

Brutte notizie per gli Azzolini di Arco che a Toscolano Maderno, dopo avere realizzato il primo tratto della passeggiata a lago, sono interessati all’operazione Borgo +39, assieme a Lorenzo Rizzardi, l’amministratore di Edilquattro, nonché preside…

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http://sosgarda.blogspot.com/2009/05/borgo-39.html

+39 Toscolano. Bravi Ragazzi.

Brutte notizie per gli Azzolini di Arco che a Toscolano Maderno, dopo avere realizzato il primo tratto della passeggiata a lago, sono interessati all’operazione Borgo +39, assieme a Lorenzo Rizzardi, l’amministratore di Edilquattro, nonché presidente del Circolo vela di Gargnano. La Corte d’appello di Trento ha aumentato le pene per una serie di appalti truccati: per il patron del gruppo, Enrico Azzolini, è salita da tre a quattro anni, per il fratello Luca tre anni e 10 mesi, ecc. Leggero sconto, invece, per Walter (da 16 a 12 mesi). Secondo l’accusa gli imprenditori si accordavano, scambiandosi e-mail e informazioni sui ribassi, per aggiudicarsi le gare pubbliche.
ATTENDONO risarcimenti i Comuni di Nago Torbole, Riva, Mori, Nomi, Trento, Drò, Cavedine, Campodenno, Ala, Brentonico, Cles, Revò, Mezzolombardo e la Provincia.

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«Borgo +39»

Brutte notizie per gli Azzolini di Arco che a Toscolano Maderno, dopo avere realizzato il primo tratto della passeggiata a lago, sono interessati all’operazione Borgo +39, assieme a Lorenzo Rizzardi, l’amministratore di Edilquattro, nonché presidente del Circolo vela di Gargnano. La Corte d’appello di Trento ha aumentato le pene per una serie di appalti truccati: per il patron del gruppo, Enrico Azzolini, è salita da tre a quattro anni, per il fratello Luca tre anni e 10 mesi, ecc. Leggero sconto, invece, per Walter (da 16 a 12 mesi). Secondo l’accusa gli imprenditori si accordavano, scambiandosi e-mail e informazioni sui ribassi, per aggiudicarsi le gare pubbliche.
ATTENDONO risarcimenti i Comuni di Nago Torbole, Riva, Mori, Nomi, Trento, Drò, Cavedine, Campodenno, Ala, Brentonico, Cles, Revò, Mezzolombardo e la Provincia.

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Brutte notizie per gli Azzolini di Arco che a Toscolano Maderno, dopo avere realizzato il primo tratto della passeggiata a lago, sono interessati all’operazione Borgo +39, assieme a Lorenzo Rizzardi, l’amministratore di Edilquattro, nonché presidente del Circolo vela di Gargnano. La Corte d’appello di Trento ha aumentato le pene per una serie di appalti truccati: per il patron del gruppo, Enrico Azzolini, è salita da tre a quattro anni, per il fratello Luca tre anni e 10 mesi, ecc. Leggero sconto, invece, per Walter (da 16 a 12 mesi). Secondo l’accusa gli imprenditori si accordavano, scambiandosi e-mail e informazioni sui ribassi, per aggiudicarsi le gare pubbliche.
ATTENDONO risarcimenti i Comuni di Nago Torbole, Riva, Mori, Nomi, Trento, Drò, Cavedine, Campodenno, Ala, Brentonico, Cles, Revò, Mezzolombardo e la Provincia.

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Video : Riva del Garda


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