Categoria: Riva

Gioco di squadra, gioco da iena

ride bene chi lo fa insieme

pezzo originalmente pubblicato su Pikaia


Un branco di iene o lupi è qualcosa più dell’insieme degli individui che lo compongono, poiché è la collaborazione la chiave del loro successo. Non è strano quindi che i carnivori sociali siano particolarmente portati ad aiutarsi a vicenda, in fondo ne va della loro sopravvivenza; tuttavia pochi studi sperimentali erano stati fatti fino ad oggi per valutare l’efficacia di questa loro capacità di collaborazione, principalmente perché i test riguardanti abilità cognitive complesse sono stati riservati perlopiù a specie dotate di un grande cervello e in particolare ai primati. Proprio per questi motivi Christine Drea della Duke University ha deciso di valutare le capacità di alcune iene maculate (Crocuta crocuta) di risolvere dei compiti che richiessero la collaborazione di due esemplari e i risultati di questo studio sono stati pubblicati recentemente su Animal Behaviour.

L’esperimento è stato sottoposto dalla Drea a coppie di esemplari e richiedeva in breve che queste tirassero contemporaneamente una corda ciascuna, compiendo un movimento molto simile a quello che viene fatto in natura dai membri di questa specie per abbattere una preda, ottenendo in cambio una ricompensa in cibo; è da aggiungere che le iene potevano scegliere tra due piattaforme entrambe presentanti due corde (e relativa ricompensa in cibo) disponibili, questo per evitare il più possibile che l’azione simultanea fosse un risultato del caso. Quello che, parole sue, ha lasciato la ricercatrice decisamente a bocca aperta è l’incredibile velocità con cui la prima coppia, e in seguito tutte le altre (in totale sono state esaminate 13 coppie), ha risolto l’esercizio: meno di due minuti, un tempo molto più breve ad esempio di quello che serve a degli scimpanzé per imparare a svolgere compiti comparabili. Dopo pochi tentativi riusciti, inoltre, le iene evitano di tirare la propria corda se l’altra non è in posizione, e sembrano comprendere quindi il ruolo del proprio partner nell’ottenere il cibo. Curiosamente, nel collaborare per risolvere questi esercizi le iene non emettono suono alcuno mentre in natura la caccia cooperativa è scandita da specifici versi che questi animali emettono per comunicare tra loro.

Andando avanti con l’esperimento si è tentato di stabilire se e in che maniera l’aspetto sociale potesse interferire con questo genere di attività. Dapprima sono state semplicemente aggiunte delle iene “spettatrici”, in presenza delle quali si è notato che animali già esperti risolvevano il problema più velocemente. In una fase successiva si è invece cercato di capire in che maniera il tipo di appaiamenti influisce sul risultato, scoprendo innanzitutto che due iene dominanti lavoravano molto male assieme, e in seguito che un esemplare dominante esperto appaiato a un subordinato inesperto modificava a tal punto il suo comportamento da “rinunciare” temporaneamente alla dominanza, seguendo l’altra iena nel risolvere il compito finché quest’ultima non raggiungeva una certa esperienza e solo allora riprendendo il suo ruolo dominante. A quanto pare in questo genere di compiti una iena non può fare a meno di essere influenzata dai rapporti sociali che ha instaurato.

La dottoressa Drea non sostiene però, è bene precisare, che le iene siano più intelligenti degli scimpanzé o che non vi siano differenze tra le due specie ma, e i risultati del suo studio sembrano puntare in questa direzione, che queste siano molto più “adatte” (o adattate) alla collaborazione sociale intraspecifica di quanto non lo siano gli scimpanzé o altre specie di primati.

Riferimenti:
Christine M. Drea, Allisa N. Carter, “Cooperative problem solving in a social carnivore” Animal Behaviour Volume 78, Issue 4, October 2009, Pages 967-977

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http://scienzology.blogspot.com/2009/11/gioco-di-squadra-gioco-da-iena.html

AN UNDER MOTION E NEXT POINT Presentazione del coordinamento antirazzista di Riva del Garda

Si terrà domenica 29 novembre la presentazione ufficiale del neonato Coordinamento Antirazzista di Riva.
L’appuntamento è per le 20 in spiaggia all’ex Colonia Sabbioni, dove i referenti illustreranno il progetto.
In serata, a partire dalle 21.30, spazio alla musica: in scena si alterneranno i rivani An Under Motion e i primierotti Next Point

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http://www.gardablog.it/?p=1341

ALL MOVING: SPORT ED INCLUSIONEA Riva del Garda, dal 3 al 5 dicembre

Anche il Comitato UISP del Trentino parteciperà all’evento All moving – Sport e inclusione promosso dalla Provincia Autonoma di Trento e dalla Cooperazione Trentina per ribadire l’importanza dello sport quale mezzo di incontro, conoscenza e integrazione tra le persone. La tre giorni che si terrà a Riva del Garda da giovedì 3 a sabato 5 dicembre vuole […]

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http://www.gardablog.it/?p=1337

Concerto del Coro Anzolim de la Tor a Riva del Garda

Sabato 28 novembre 2009 ore 20.30,  Coro Anzolim de la Tor con il  CONCERTO DI S. CECILIA  , in memoria di Gianluigi Dardo, presso la Chiesa dell’Inviolata di Riva del Garda

Il programma del concerto, diretto dalla Maestra Giuseppina Parisi e accompagnamento organistico del Maestro Tarcisio Battisti, prevede brani di Camille Saint-Saëns, Cesar Frank, Maurice Duruflé e Gabriel Fauré.

Nel corso del concerto sarà promossa una raccolta fondi per l’acquisto di speciale strumentazione medica a favore dell’Unione Italiana Ciechi e ipovedenti – Sezione provinciale di Trento.

Questo concerto è dedicato alla memoria del Prof. Gianluigi Dardo , noto musicista rivano recentemente scomparso.

Fonte: Coro Anzolim de la Tor

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http://feedproxy.google.com/~r/EventiENotizieDellaltoGarda/~3/duSF3avJO5k/concerto-del-coro-anzolim-de-la-tor.html

Concerto del Coro Anzolim de la Tor a Riva del Garda

Sabato 28 novembre 2009 ore 20.30,  Coro Anzolim de la Tor con il  CONCERTO DI S. CECILIA  , in memoria di Gianluigi Dardo, presso la Chiesa dell’Inviolata di Riva del Garda

Il programma del concerto, diretto dalla Maestra Giuseppina Parisi e accompagnamento organistico del Maestro Tarcisio Battisti, prevede brani di Camille Saint-Saëns, Cesar Frank, Maurice Duruflé e Gabriel Fauré.

Nel corso del concerto sarà promossa una raccolta fondi per l’acquisto di speciale strumentazione medica a favore dell’Unione Italiana Ciechi e ipovedenti – Sezione provinciale di Trento.

Questo concerto è dedicato alla memoria del Prof. Gianluigi Dardo , noto musicista rivano recentemente scomparso.

Fonte: Coro Anzolim de la Tor

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Concerto del Coro Anzolim de la Tor a Riva del Garda

Sabato 28 novembre 2009 ore 20.30,  Coro Anzolim de la Tor con il  CONCERTO DI S. CECILIA  , in memoria di Gianluigi Dardo, presso la Chiesa dell’Inviolata di Riva del Garda

Il programma del concerto, diretto dalla Maestra Giuseppina Parisi e accompagnamento organistico del Maestro Tarcisio Battisti, prevede brani di Camille Saint-Saëns, Cesar Frank, Maurice Duruflé e Gabriel Fauré.

Nel corso del concerto sarà promossa una raccolta fondi per l’acquisto di speciale strumentazione medica a favore dell’Unione Italiana Ciechi e ipovedenti – Sezione provinciale di Trento.

Questo concerto è dedicato alla memoria del Prof. Gianluigi Dardo , noto musicista rivano recentemente scomparso.

Fonte: Coro Anzolim de la Tor

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DZJENGHIS KHAN Al Lochness con Orange Suinshine

Martedì 24 novembre al Lochness Pub di Riva del Garda arrivano i DZJENGHIS KHAN da San Francisco. Una delle migliori incarnazioni dell’hard/rock blues contemporaneo. Aprono gli olandesi Orange Sunshine . Nell’epoca di MTV e delle lotte virtuali da playstation, i DZJENGHIS KHAN sono simili a reduci di Altamont che si ritrovano nel marzo del 1970 ad […]

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IL VENTO FA IL SUO GIRO Cinema OFF a Riva del Garda

Giovedì 26 novembre alle ore 21.00 presso il Villino Campi a Riva del Garda: per Cinema OFF, proiezione del film “Il vento fa il suo giro“.
Introduce: Andrea Miorandi (Condotta Slow Food della Vallagarina).
Organizza: Associazione Mercurio. Il vento fa il suo giro è un film del 2005, diretto dal regista Giorgio Diritti. La vicenda è ambientata nella Valle Maira, […]

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Amici di lunga data

Dove, come e quando l’uomo inventò il cane

pezzo originalmente pubblicato su Pikaia

Se avete comprato LeScienze del mese scorso (ovvero il numero di Agosto 2009 – n.d.A.) e siete rimasti affascinati dall’articolo che riportava la scoperta della provenienza di uno degli animali più conosciuti e amati, il gatto domestico (che è comparso in Medio Oriente circa 10.000 anni fa), non potrete che accogliere con lo stesso interesse uno studio analogo svolto di recente sull’altro inseparabile compagno dell’uomo, il cane. Labrador, cani lupo, chihuahua e barboncini (così come le altre razze canine) appartengono difatti tutti alla stessa sottospecie, Canis lupus familiaris, della specie a cui appartengono i lupi grigi (Canis lupus), i loro più probabili predecessori; hanno perciò avuto tutti la stessa origine, anche se in seguito sono andati incontro a notevoli diversificazioni soprattutto per l’azione dell’uomo che ne ha selezionati i tratti peculiari nelle diverse linee di discendenza. Dove, quando e in che maniera questo sia avvenuto, però, è rimasto a lungo un mistero e ha dato luogo anche in tempi recenti a lunghi dibattiti in seno alla comunità scientifica.

Lo studio, svolto da membri dell’Istituto Reale di Tecnologia a Stoccolma in collaborazione con un team di ricerca cinese, è l’ideale continuazione di quello pubblicato nel 2002 dallo stesso istituto, dove il genetista Peter Savolainen aveva affermato l’origine unica ed est-asiatica del cane, pur non potendo all’epoca essere più preciso di così. Proprio questo studio era stato di recente messo in discussione da un lavoro di Adam Bokyo e Carlos Gustamante, biologi computazionali presso la Cornell University, che analizzando il genoma di cani africani addomesticati avevano dichiarato di avervi trovato una variabilità genetica paragonabile a quella individuata da Savolainen nel 2002: poiché il cane non è stato sicuramente addomesticato in Africa (dove non sono presenti i lupi grigi), questo risultato sembrava indicare l’inaffidabilità di questo parametro.

Questo nuova ricerca però, pubblicata su Molecular Biology and Evolution, porta una nuova e notevole messe di dati e giunge a conclusioni più precise e sicure. Savolainen e i suo collaboratori cinesi hanno difatti esaminato un piccolo tratto di DNA mitocondriale in più di 1500 cani distribuiti tra Asia, Europa e Africa (alcuni erano razze ben definite, altri semplici cani da lavoro presenti in aree rurali oltre a 40 lupi; inoltre, il gruppo di ricercatori ha anche sequenziato l’interno DNA mitocondriale di 8 lupi e 169 cani rappresentanti lo stesso range di diversità del precedente campione. In questi casi il risultato atteso è una maggiore diversità nel luogo in cui una specie ha avuto origine (dovuto alla maggiore diversificazione alla quale quei primi esemplari sono andati incontro), e in particolare un maggior numero di Haplogruppi, “raggruppamenti” di mtDNA simili: questo particolare punto di massima diversità corrisponde, secondo questi dati, a una regione a sud del fiume Yangtze, in Cina. A ulteriore conferma di questo risultato, man mano che ci si allontana da questa regione le differenze tra il DNA mitocondriale dei vari individui diminuiscono fortemente, ad esempio in Europa sono presenti solo 4 Haplogruppi.

Un altro aspetto interessante messo in luce da questo studio è che il pool genico dal quale hanno avuto origine i primi cani era molto più ampio di quanto ci si aspettasse, segno che l’usanza di addomesticare i lupi era diffusa e ben consolidata tanto che erano svariate centinaia di loro a vivere assieme a quegli antichi cinofili. Come tante altre specie addomesticare dall’uomo anche il cane ha svolto un ruolo importante nella nostra Storia, ed è ormai così strettamente inserito nella nostra vita di tutti i giorni da dare l’impressione che sia sempre stato un nostro compagno di viaggio, un viaggio che però, a quanto pare, è cominciato solo 16.000 anni fa.

Riferimenti:

Articolo originale? Eccolo, copia questo link:
http://scienzology.blogspot.com/2009/11/amici-di-lunga-data.html

Amici di lunga data

Dove, come e quando l’uomo inventò il canepezzo originalmente pubblicato su PikaiaSe avete comprato LeScienze del mese scorso (ovvero il numero di Agosto 2009 – n.d.A.) e siete rimasti affascinati dall’articolo che riportava la scoperta della provenie…

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http://scienzology.blogspot.com/2009/11/amici-di-lunga-data.html

Amici di lunga data

Dove, come e quando l’uomo inventò il cane

pezzo originalmente pubblicato su Pikaia

Se avete comprato LeScienze del mese scorso (ovvero il numero di Agosto 2009 – n.d.A.) e siete rimasti affascinati dall’articolo che riportava la scoperta della provenienza di uno degli animali più conosciuti e amati, il gatto domestico (che è comparso in Medio Oriente circa 10.000 anni fa), non potrete che accogliere con lo stesso interesse uno studio analogo svolto di recente sull’altro inseparabile compagno dell’uomo, il cane. Labrador, cani lupo, chihuahua e barboncini (così come le altre razze canine) appartengono difatti tutti alla stessa sottospecie, Canis lupus familiaris, della specie a cui appartengono i lupi grigi (Canis lupus), i loro più probabili predecessori; hanno perciò avuto tutti la stessa origine, anche se in seguito sono andati incontro a notevoli diversificazioni soprattutto per l’azione dell’uomo che ne ha selezionati i tratti peculiari nelle diverse linee di discendenza. Dove, quando e in che maniera questo sia avvenuto, però, è rimasto a lungo un mistero e ha dato luogo anche in tempi recenti a lunghi dibattiti in seno alla comunità scientifica.

Lo studio, svolto da membri dell’Istituto Reale di Tecnologia a Stoccolma in collaborazione con un team di ricerca cinese, è l’ideale continuazione di quello pubblicato nel 2002 dallo stesso istituto, dove il genetista Peter Savolainen aveva affermato l’origine unica ed est-asiatica del cane, pur non potendo all’epoca essere più preciso di così. Proprio questo studio era stato di recente messo in discussione da un lavoro di Adam Bokyo e Carlos Gustamante, biologi computazionali presso la Cornell University, che analizzando il genoma di cani africani addomesticati avevano dichiarato di avervi trovato una variabilità genetica paragonabile a quella individuata da Savolainen nel 2002: poiché il cane non è stato sicuramente addomesticato in Africa (dove non sono presenti i lupi grigi), questo risultato sembrava indicare l’inaffidabilità di questo parametro.

Questo nuova ricerca però, pubblicata su Molecular Biology and Evolution, porta una nuova e notevole messe di dati e giunge a conclusioni più precise e sicure. Savolainen e i suo collaboratori cinesi hanno difatti esaminato un piccolo tratto di DNA mitocondriale in più di 1500 cani distribuiti tra Asia, Europa e Africa (alcuni erano razze ben definite, altri semplici cani da lavoro presenti in aree rurali oltre a 40 lupi; inoltre, il gruppo di ricercatori ha anche sequenziato l’interno DNA mitocondriale di 8 lupi e 169 cani rappresentanti lo stesso range di diversità del precedente campione. In questi casi il risultato atteso è una maggiore diversità nel luogo in cui una specie ha avuto origine (dovuto alla maggiore diversificazione alla quale quei primi esemplari sono andati incontro), e in particolare un maggior numero di Haplogruppi, “raggruppamenti” di mtDNA simili: questo particolare punto di massima diversità corrisponde, secondo questi dati, a una regione a sud del fiume Yangtze, in Cina. A ulteriore conferma di questo risultato, man mano che ci si allontana da questa regione le differenze tra il DNA mitocondriale dei vari individui diminuiscono fortemente, ad esempio in Europa sono presenti solo 4 Haplogruppi.

Un altro aspetto interessante messo in luce da questo studio è che il pool genico dal quale hanno avuto origine i primi cani era molto più ampio di quanto ci si aspettasse, segno che l’usanza di addomesticare i lupi era diffusa e ben consolidata tanto che erano svariate centinaia di loro a vivere assieme a quegli antichi cinofili. Come tante altre specie addomesticare dall’uomo anche il cane ha svolto un ruolo importante nella nostra Storia, ed è ormai così strettamente inserito nella nostra vita di tutti i giorni da dare l’impressione che sia sempre stato un nostro compagno di viaggio, un viaggio che però, a quanto pare, è cominciato solo 16.000 anni fa.

Riferimenti:

Articolo originale? Eccolo, copia questo link:
http://scienzology.blogspot.com/2009/11/amici-di-lunga-data.html

IL TEATRO IN 60 MINUTI Con Strehler, sotto il Temporale

La Biblioteca civica di Riva del Garda presenta il secondo appuntamento con «Teatroforum. Il teatro in 60 minuti», a cura di Antonia Dalpiaz. Martedì 24 novembre alle ore 20,30 è «Il Temporale» di August Strindberg ad ispirare la serata: con brani estratti e commentati dallo spettacolo, per la regia di Giorgio Strehler, con Tino Carraro, […]

Impossibile abilitare gli effetti desktop – Ubuntu 9.04 – Nvida

Ciao a tutti, se come me avete avuto problemi ad abilitare gli effetti desktop in Ubuntu 9.04 64 bit con una scheda NVIDIA seguite quanto vi indico:

1) andare sul sito NVIDIA a scaricare i driver:
http://www.nvidia.it/Download/index.aspx?lang=it

2) Una volta ottenuto il file driver, che sarà una roba ad esempio NVIDIA-Linux-x86_64-190.42-pkg2.run  fare quanto segue:
Spostarlo nella vostra home

chmod +x NVIDIA-Linux-x86_64-190.42-pkg2.run  per renderlo eseguibile, dopodichè avviare una schermata testuale:

CTRL+ALT+F1

Spegnere X: sudo /etc/init.d/gdm stop

Ora lanciare NVIDIA-Linux-x86_64-190.42-pkg2.run come root:
sudo ./NVIDIA-Linux-x86_64-190.42-pkg2.run (chiaramente dalla propria home)

Seguire l’installazione e sempre ok e avanti…

Ora riavviare gdm

sudo /etc/init.d/gdm start

e riavviare tutto

sudo reboot

 

3) Forse ora funziona, proviamo: apri terminale e digita GLXGEARS, se vengono gli ingranaggetti hai quasi finito:
Scaricati questo file:

http://carlonicolini.altervista.org/script-compiz/compiz-check

buttalo nella tua home. Al solito da terminale per renderlo eseguibile

chmod +x compiz-check

Dopodichè

./compiz-check

Se non hai tutte le caselle spuntate come ok, lui ti dirà che dovrà disattivare gli effetti di gnome, digli di sì e fai qualche volta invio.

Ora rilancia il compiz-check e vedi se ti da tutto ok. In quel caso sei a cavallo!

 

Ora puoi attivare gli effetti compiz:

Sistema->Preferenze-> Gestione configurazione compiz-config

 

Fatto!

P.S.

Non mi assumo responsabilità su eventuali danni, a me ha funzionato, spero anche a voi!

Articolo originale? Eccolo, copia questo link:
http://carlonicolini.altervista.org/index.php/Informatica-e-Web/Notizie-dal-web/impossibile-abilitare-gli-effetti-desktop-ubuntu-904-nvida.html

Impossibile abilitare gli effetti desktop – Ubuntu 9.04 – Nvida

Ciao a tutti, se come me avete avuto problemi ad abilitare gli effetti desktop in Ubuntu 9.04 64 bit con una scheda NVIDIA seguite quanto vi indico:

1) andare sul sito NVIDIA a scaricare i driver:
http://www.nvidia.it/Download/index.aspx?lang=it

2) Una volta ottenuto il file driver, che sarà una roba ad esempio NVIDIA-Linux-x86_64-190.42-pkg2.run  fare quanto segue:
Spostarlo nella vostra home

chmod +x NVIDIA-Linux-x86_64-190.42-pkg2.run  per renderlo eseguibile, dopodichè avviare una schermata testuale:

CTRL+ALT+F1

Spegnere X: sudo /etc/init.d/gdm stop

Ora lanciare NVIDIA-Linux-x86_64-190.42-pkg2.run come root:
sudo ./NVIDIA-Linux-x86_64-190.42-pkg2.run (chiaramente dalla propria home)

Seguire l’installazione e sempre ok e avanti…

Ora riavviare gdm

sudo /etc/init.d/gdm start

e riavviare tutto

sudo reboot

 

3) Forse ora funziona, proviamo: apri terminale e digita GLXGEARS, se vengono gli ingranaggetti hai quasi finito:
Scaricati questo file:

http://carlonicolini.altervista.org/script-compiz/compiz-check

buttalo nella tua home. Al solito da terminale per renderlo eseguibile

chmod +x compiz-check

Dopodichè

./compiz-check

Se non hai tutte le caselle spuntate come ok, lui ti dirà che dovrà disattivare gli effetti di gnome, digli di sì e fai qualche volta invio.

Ora rilancia il compiz-check e vedi se ti da tutto ok. In quel caso sei a cavallo!

 

Ora puoi attivare gli effetti compiz:

Sistema->Preferenze-> Gestione configurazione compiz-config

 

Fatto!

P.S.

Non mi assumo responsabilità su eventuali danni, a me ha funzionato, spero anche a voi!

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MONTAGNE MIGRANTI / IL MUSICAL Giovedì a Riva

Giovedì 19 novembre alle ore 21.00 al Palazzo dei Congressi di Riva del Garda verrà presentato il musical Montagne Migranti, uno spettacolo che è un viaggio nella memoria della canzone di montagna.
Non si tratta di un semplice concerto (dei Cori di Montagna e del gruppo Miscele d’Aria) ma di un vero proprio Musical – multimediale, sullo […]

Articolo originale? Eccolo, copia questo link:
http://www.gardablog.it/?p=1328