In viaggio mi ero portato il disco da 1TB su cui ho musica, foto e filmati per scaricare immagini e musica man mano dato che non ho molto spazio libero sul portatile.
Proprio a casa di Craig il disco ha smesso di funzionare ma sono certo di aver fatto un backup a casa prima di partire.
Infatti la prima cosa che faccio al rientro è di andare a cercare e trovo che l'unità esterna con 2TB in mirror è guasta, almeno così mi pare, che TimeMachine non ha la copia che cercavo e che sul Mac principale di casa che ha un disco interamente dedicato al backup delle cose importanti, i files che cercavo non ci sono.
Dico UFFA per non dire di peggio ma poi faccio buon viso a cattivo gioco: se i dischi sono guasti li farò riparare/sostituire, se i files sono persi (non tutti, certamente) anche se mi arrabbio non riesco a recuperarli e posso solo rimproverare la mia disorganizzazione.
In realtà, dato che spesso parlo di complessità della trecnologia, oggi mi sembra di esserne testimone e vittima: con 1Terabyte e mezzo di dati e altrettanti di unita di backup. non è immaginabile di tenere a mente cosa si è fatto e quando: la complessità è più grande di quanto il nostro cervello riesca gestire.
C'è certamente lo zampino di Murphy (con il disco rotto , perchè deve guastarsi anche l'unità di backup che a sua volta ha due dischi in mirror, è quasi impossibile che siano guasti tutti e due…) e non ci si deve stupire ma credo che la vera responsabile sia la mia presunzione di gestire in modo non documentato e ordinato un insieme di archivi che ha ormai superato per numero la possibilità di gestirli pensando di tenere a mente dove ho le copie, dove gli originali, a quando ho aggiornato e sincronizzato il tutto.
Ci penserò. Adesso è meglio che vada a nanna, di certo la stanchezza del viagggio non mi aiuta a gestire con precisione il pasticcio.
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