Risale ai primi del ‘900 la storia della Fiera di San Giuseppe e della sua importanza nell’evoluzione del paese di Pozzolengo; mitigato dal clima collinare, sostenuto da un’economia agricola anticipatoria dello sviluppo industriale e del benessere degli anni del dopo guerra, Pozzolengo si è sempre identificata con quello che, dopo 120 anni di storia, rimane uno degli appuntamenti più attesi e graditi. Tra le più antiche fiere lombarde del bestiame, richiamava allevatori e mediatori della provincia bresciana e di quelle limitrofi veronese, mantovana e cremonese, divenendo teatro di scambi e commercio; il passare dei decenni e degli eventi del secolo passato, l’hanno vista pronta ad accogliere l’adeguamento ai tempi, trovandola di volta in volta, anno dopo anno, coerente nella sua dimensione contemporanea e sempre apprezzata dai numerosi visitatori. Una ricchezza di valori che il lavoro del mondo agricolo, al quale è profondamente legata, ha trasferito alle varie generazioni, assieme all’amore ed all’attaccamento al proprio territorio, alla propria storia, alla propria cultura. Tutto ciò oggi si ritrova nella Dispensa Morenica e Terra del Lugana, dove si promuovono i prodotti locali con lo stesso spirito con il quale, oltre un secolo fa, la Fiera di Pozzolengo nasceva, ignara del suo futuro, ma consapevole che da lì a poco sarebbe diventata per tutti “La Fiera”.
L’edizione del 2022 ha raggiunto dunque un importante traguardo.
Oggi la varietà di proposte di questa manifestazione riguarda non solo la valorizzazione del mondo agricolo e dell’enogastronomia locale, ma anche ricchezze distintive di altre aree inserite allo scopo di sviluppare nuove sinergie. Pozzolengo è un territorio da tempo apprezzato dai turisti: la presenza di venticinque cantine produttrici di vino Lugana e di quattro tipicità DE.CO.(salame morenico, chisöl sö la gradelà, biscotto di Pozzolengo e zafferano purissimo di Pozzolengo) propongono una vasta offerta a tutti i visitatori. Oltre a questo, la Fiera presenta ai suoi ospiti anche sport e cultura. Ci saranno percorsi cicloturistici per famiglie e piccole gimkane per i piccini, la camminata fra le vigne, altro immancabile evento dalla lunga presenza, e poi avremo ben quattro mostre culturali per conoscere la storia risorgimentale autoctona e per apprezzare le produzioni artistiche dei nostri concittadini.
Ci sarà il consueto mercatino di hobbistica che si apre anche ad altre nuove esposizioni di prodotti e colori ed infine, proprio per richiamare le sue origini rurali, viene proposta quest’anno, per la prima volta, una mostra di attrezzature del mondo vitivinicolo, a fianco della conosciuta esposizione di trattori d’epoca.
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