Ieri, il Ministro Matteo Salvini ha presieduto un incontro cruciale per la definizione del decreto correttivo sul Codice degli Appalti Pubblici. La riunione ha segnato la chiusura della consultazione pubblica, avviata nei mesi precedenti dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (Mit), che ha coinvolto oltre 70 rappresentanti di associazioni di categoria, sindacati, enti e istituzioni. Salvini ha illustrato i temi prioritari emersi dalle discussioni, che ora saranno considerati per l’integrazione del decreto correttivo.
La consultazione pubblica è stata caratterizzata da una serie di tavoli tematici tenuti presso il dicastero di Porta Pia. Tra i principali temi affrontati vi sono la semplificazione delle procedure, la trasparenza nei processi di assegnazione degli appalti e la necessità di favorire la partecipazione delle piccole e medie imprese (PMI). Salvini ha evidenziato come la riforma del Codice degli Appalti sia fondamentale per migliorare l’efficienza e la velocità dei lavori pubblici, garantendo allo stesso tempo il rispetto delle regole di trasparenza e legalità.
Il prossimo passo sarà l’adozione del decreto correttivo, che dovrà passare attraverso diverse fasi di approvazione. Il testo sarà esaminato preliminarmente dal Consiglio dei Ministri, per poi essere sottoposto al parere del Consiglio di Stato, della Conferenza unificata e infine delle Camere. L’obiettivo è quello di apportare correzioni puntuali al Codice attuale, rispondendo alle esigenze di enti pubblici, operatori economici e associazioni di settore, che hanno partecipato attivamente alla consultazione.
Il Ministro Salvini ha sottolineato l’importanza di mantenere un dialogo aperto con tutte le parti interessate per garantire che la riforma risponda alle necessità del paese e possa contribuire alla realizzazione tempestiva delle infrastrutture nazionali. Tra le principali proposte discusse vi è una maggiore flessibilità nelle procedure d’appalto, per accelerare la realizzazione dei progetti strategici, senza però compromettere la legalità e la qualità delle opere.
Foto da sito MIT
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