Il progetto della ciclovia del Garda, quelli che molti hanno definito come la “ciclabile dei sogni”, distruggerebbe la bellezza dell’ambiente naturale e del paesaggio: a sostenerlo sono le sezioni di Brescia, Verona e Trento di Italia Nostra.
Le rappresentanti locali dell’organizzazione Rossana Bettinelli, Marisa Velardita e Manuela Baldracchi (rispettivamente presidenti delle sezioni di Brescia, Verona, Trento) lanciano l’allarme chiedendo la sospensione immediata del progetto e la sua completa revisione al fine di adeguarlo a criteri di sicurezza e di sostenibilità economica e ambientale.
La Ciclovia del Garda – ricordano nel documento sottoscritto – è un progetto che si inserisce nel Sistema Nazionale di Ciclovie Turistiche (SNCT), che avrebbe tra i suoi obiettivi la valorizzazione del patrimonio storico-artistica e lo sviluppo del sistema di intermodalità di trasporto coniugando la mobilità sostenibile con le esigenze della tutela ambientale, della difesa del territorio e della promozione turistica.
L’associazione ritiene invece che la soluzione proposta dalla Provincia autonoma di Trento non rispetti tali obiettivi nella progettazione del percorso ciclopedonale che aspira a coprire l’intero perimetro del Lago di Garda.
A farne le spese sarebbe proprio il Benaco, «che vedrebbe irrimediabilmente deturpate le ripide coste rocciose, ambiente unico sotto l’aspetto naturalistico, ambientale e paesaggistico, sfondo di straordinaria e bellezza per tutte le attività che si svolgono sul lago» e che per decenni hanno attirato viaggiatori europei, letterati, scrittori, poeti e pittori.
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