Chiusure Covid: la discoteca Art chiede 2 milioni di danni

La regina della disco bresciana vuole far tremare il palazzo. Non per i decibel, ormai silenziati da mesi, ma per una richiesta di risarcimento milionaria. E il palazzo in questione è il Pirellone, sede di Regione Lombardia alla quale Carlo Tessari, in arte Madame Sisi, proprietaria della discoteca Art di Desenzano del Garda, ha inviato una richiesta danni da un milione e 988mila euro per la chiusura forzata del locale più in della provincia, «capienza da 804 persone e 396mila euro di tasse pagate nel 2019», che è fermo dallo scorso 23 febbraio.

Nel mirino finiscono l’ultimo Dpcm e l’ordinanza di Regione Lombardia del 21 ottobre che, richiamando le precedenti ordinanze limitava la possibilità di accedere all’interno dei locali di intrattenimento.

«Al licenziatario è garantita non solo una specifica tutela, ma un vero e proprio diritto ad essere risarcito qualora sia posto ostacolo temporaneo all’esercizio della licenza stessa dalla Pubblica amministrazione, sia illegittimamente sia quando – come nel caso di specie – è mancata una effettiva, puntuale e specifica verifica da parte della Commissione Provinciale per i Pubblici Spettacoli delle reali ed effettive condizioni ostative» scrive l’avvocato Alessandro Pozzani nel suo atto inviato in Regione.

La proprietà della discoteca Art chiede: «Quali sono i parametri utilizzati e quali sono le scale di valori che possano portare a definire sicuro o meno un luogo rispetto come ad esempio nel trasporto pubblico ove vi è un grande afflusso di persone?». Da qui, «dall’illegittimo esercizio dell’attività amministrativa» la richiesta danni milionaria.

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