Chiede scusa per aver accoltellato la compagna e resta in carcere

Ha chiesto scusa alla sua compagna. Non ha detto nulla di più. M.A. il 50enne di origini calabresi arrestato nel tardo pomeriggio di martedì a Gardone Riviera per aver infilzato il collo della compagna con le forbici al culmine di una lite all’interno del loro negozio ha preferito avvalersi della facoltà di non rispondere e far chiudere con un nulla di fatto l’interrogatorio di garanzia che si è tenuto ieri mattina nel carcere di Canton Mombello.

Il giudice delle indagini preliminari Andrea Gaboardi e il sostituto procuratore Marzia Aliatis, titolare del fascicolo, ne hanno preso atto; ultimate le formalità l’uomo è tornato in cella dov’è detenuto da quattro giorni con l’accusa di tentato omicidio. Da quattro giorni è invece ricoverata in terapia intensiva S. A., la sua compagna.

Uscita dal Marchesi Leather Shop di corso Repubblica nel borgo di Gardone Sotto del quale è titolare, con una vistosa ferita al collo e portata in eliambulanza all’ospedale Civile, la 41enne di origini russe da anni in Italia, è ancora in prognosi riservata. Le sue condizioni non desterebbero particolari preoccupazioni. Gli inquirenti sono in attesa che si riprenda per raccogliere dalla sua voce il racconto del pomeriggio di sangue del quale è stata vittima e per capire perché il compagno prima l’abbia ferita con le forbici, poi sia uscito in strada maledicendola e infine sia corso in caserma per denunciarla, finendo così dritto in carcere.

 

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