Che barba il Giovane Holden!

Il 27 gennaio è morto Jerome David Salinger uno degli scrittori classici della letteratura americana del ’900; i temi principali delle sue opere sono soprattutto i giovani, le loro difficoltà e il disgusto per la società borghese e convenzionale.

L’intellighenzia, gli artisti e in particolare i musicisti (De Gregori, Guccini, ma anche Green Day, Guns n’ Roses, e altri) si sono molto ispirati a Salinger e in particolare ad un suo romanzo intitolato Il giovane Holden (titolo originale The Catcher in the Rye).
In occasione della sua morte quindi ho voluto anch’io leggere questo classico che pareva essere imperdibile, una pietra miliare della letteratura.

E invece ragazzi, una pizza colossale, forse tra i libri più brutti che abbia mai letto, un libro che proprio non mi ha lasciato nulla.

Ecco quindi il motivo di questo post,  risparmiarvi il supplizio della lettura di questo romanzo.
Mammamia, è stata veramente dura arrivare alla fine.

Il romanzo narra di Holden Caulfield, un adolescente figlio di una famiglia benestante di New York, di quelli forzatamente contro tutto e tutti e pro nulla.
Ecco, forse forzato è la parola giusta, è tutto innaturalmente “tirato per i capelli” in questo libro.

Mi fa inoltre troppo ridere a pensare che ho sentito più volte intellettuali tronfiamente sorridere di fronte a loro dire al genio di Salinger che fa chiedere al giovane Holden:

Ma dove mai andranno a dormire le anatre di Central Park durante l’inverno?

Urka, un geniaccio!
:-)

Vai articolo originale: http://garda2o.wordpress.com/2010/02/28/che-barba-il-giovane-holden/

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