CdM approva il Codice unico degli Incentivi: una riforma per razionalizzare il sistema

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha dato il via libera allo schema di decreto legislativo sul “Codice degli Incentivi”, in attuazione della Legge n. 160 del 27 ottobre 2023. La riforma rappresenta una svolta storica per il sistema normativo italiano in tema di agevolazioni, con l’obiettivo di superare la frammentazione degli strumenti attuali e rendere il sostegno alle imprese più efficiente e coordinato.

Il nuovo Codice mira a riorganizzare l’offerta di incentivi statali e a rafforzare il coordinamento tra le amministrazioni centrali e locali, risolvendo le difficoltà legate alla complessità delle procedure attuali. Secondo il Ministro Urso, questa riforma è il primo passo verso un sistema di regole organico, una necessità riconosciuta anche dalla Commissione Europea, che ha sostenuto l’iniziativa all’interno della revisione del PNRR e del capitolo dedicato a Repower EU.

Il Codice degli Incentivi, suddiviso in 29 articoli e 5 Capi, si propone di coprire tutte le fasi del cosiddetto “ciclo di vita dell’incentivo“, dalla programmazione alla valutazione dei risultati. Due pilastri fondamentali della riforma sono la centralità degli strumenti digitali e la standardizzazione dei processi. A questo proposito, il “Registro nazionale degli aiuti di Stato” e la piattaforma telematica Incentivi.gov.it, entrambe sotto la responsabilità del Mimit, saranno potenziati per offrire nuovi servizi che facilitino l’accesso e l’applicazione degli incentivi.

Urso ha dichiarato: “Abbiamo lavorato in sinergia e concertazione con la Commissione Sviluppo Economico della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome per bloccare la frammentazione degli strumenti agevolativi e razionalizzare l’offerta”. Questo impegno congiunto mira a garantire un sistema di incentivi coerente e mirato alle sfide globali, ponendo l’accento sulla programmazione triennale degli interventi, monitorata da attività valutative.

Un elemento innovativo è la creazione del “Tavolo permanente degli incentivi” presso il Mimit, che diventerà una sede di confronto tra le Amministrazioni dello Stato, delle Regioni e delle Province Autonome. Il codice introduce inoltre una disciplina chiara per l’esclusione dalle agevolazioni, con particolare attenzione a casi di interdizioni antimafia, violazioni delle normative previdenziali e mancata copertura assicurativa contro i danni da calamità.

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