Maltrattamenti in famiglia e lesioni, aggravate e ripetute, sia nei confronti della sorella che dei genitori. É quello che i carabinieri di Salò e la Procura della Repubblica contestano ad una ragazza di 33 anni di San Felice del Benaco che era stata arrestata il 4 ottobre scorso dopo che aveva ferito con un coltello la sorella, di qualche anno più giovane, al culmine dell’ennesima lite scoppiata in casa e in cui, ogni volta, la maggiore è aggressiva nei confronti della minore oppure dei loro genitori.
Per la giovane donna è stata chiesta e ottenuta una misura di custodia cautelare in carcere, eseguita nelle scorse ore. La situazione della famiglia è nota da tempo alle forze di polizia che, tra il marzo del 2022 e l’ottobre di quest’anno sono stati diversi gli interventi nella loro abitazione e sempre per episodi in cui la ragazza più grande è stata aggressiva: si tratta di una donna con problemi di tossicodipendenza e che ha diversi precedenti penali per reati commessi per la necessità di procurarsi lo stupefacente.
L’episodio che ha poi innescato la procedura che l’ha portata in carcere è accaduto la sera di mercoledì 4 ottobre quando la pattuglia dei carabinieri è intervenuta: al numero di emergenza infatti era stato spiegato che nel corso dell’ennesima lite la 33enne aveva preso in mano un coltello da cucina e aveva ferito, per fortuna in modo non grave data la prognosi di 7 giorni, la sorella. Immediatamente era scattato il protocollo del Codice Rosso che prevede anche l’immediato allontanamento dalla casa familiare della persona aggressiva.
La donna però ha violato il divieto e dopo pochi giorni si è presentata di nuovo a casa dei genitori che hanno avvisato le forze dell’ordine che sono subito intervenute. I carabinieri, su delega della Procura, hanno raccolto tutti gli atti relativi agli interventi in quella casa nel corso dei mesi e evidenziato una situazione di pericolo per i genitori e la sorella che sono sistematicamente vittime di maltrattamenti da parte della giovane donna. Valutazione condivisa dal Tribunale. Per lei ora si sono aperte le porte del carcere.
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