La situazione di abbandono e degrado in cui versa il palazzo di via Carpaccio 27 a San Polo ha raggiunto livelli critici. I residenti, esasperati, hanno deciso di sospendere il pagamento delle spese condominiali per attirare l’attenzione sulle loro difficili condizioni abitative. Nonostante le ripetute segnalazioni, le istituzioni non hanno ancora preso provvedimenti per risolvere i numerosi problemi strutturali.
Il complesso di via Carpaccio 27 si presenta come un simbolo del degrado urbano: intonaci scrostati, crepe nei muri e ferri a vista sono solo alcuni dei segni visibili dall’esterno. Situato dietro al centro commerciale La Mela e vicino alla fermata di San Polo Parco, questo edificio è privo di manutenzione da anni. Tuttavia, è all’interno che le condizioni si rivelano ancora più allarmanti.
Gli abitanti devono fare i conti quotidianamente con allagamenti causati dalle canaline in cattivo stato e cavi elettrici scoperti, che rappresentano un pericolo costante. Inoltre, la copertura del tetto è danneggiata e gli infissi risultano malconci e sbiaditi, compromettendo ulteriormente la sicurezza e la vivibilità del palazzo.
In risposta all’indifferenza delle autorità, i residenti hanno deciso di passare all’azione. Dopo aver tentato inutilmente di richiamare l’attenzione di Aler, l’ente che gestisce l’immobile, e del Comune di Brescia, proprietario dell’edificio, hanno optato per una protesta più incisiva: la sospensione del pagamento delle spese condominiali. Questa iniziativa rappresenta un ultimo tentativo per ottenere finalmente l’intervento necessario a ristabilire condizioni abitative dignitose.
L’obiettivo dei residenti è chiaro: ricevere le dovute manutenzioni per porre fine ai disagi e garantire la sicurezza all’interno del palazzo. L’assenza di risposte da parte delle istituzioni non fa che alimentare il loro senso di frustrazione e abbandono, lasciandoli soli ad affrontare una situazione che si fa sempre più insostenibile.
Non è la prima volta che le case popolari di Brescia finiscono al centro delle cronache per problemi di manutenzione. La mancanza di fondi e l’inefficienza amministrativa hanno spesso lasciato interi complessi abitativi nel degrado, con conseguenze gravi per chi ci vive. Via Carpaccio 27 è solo l’ultimo esempio di una problematica che richiede interventi urgenti e mirati da parte delle autorità competenti.
In attesa di risposte concrete, i residenti continuano a denunciare le condizioni di degrado in cui sono costretti a vivere, sperando che questa volta le loro voci vengano finalmente ascoltate. La protesta proseguirà fino a quando non verranno prese le misure necessarie per ripristinare la sicurezza e la decenza del loro edificio.
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