Interessante, non lo dico in termini polemici, dal punto di vista della comunicazione ciò che accade nel PDL.
Un partito che ha usato la parola libertà nel proprio marchio, che ne ha fatto una USP, per utilizzare la terminologia pubblicitaria ideata più di sessant’anni fa da Rosser Reeves, si ritrova ora a litigare ferocemente proprio sul fatto che al proprio interno lo scontro avvenga sulla libertà di avere visioni diverse.
Non so e non mi interessa il risultato politico dell’evento ma dal punto di vista della comunicazione è un disastro.
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