Erano in gioco due interessi o “beni” entrambi meritevoli di tutela: il rispetto delle norme e delle procedure previste dalla legge e il diritto dei cittadini di scegliere col voto tra programmi e schieramenti alternativi. Non si può negare che si tratti di “beni” egualmente preziosi nel nostro Stato di diritto e democratico.
Così si esprime il Presidente della Repubblica Napolitano sul sito del Quirinale a seguito della firma del Decreto “Salva liste”.
Non concordo! Il rispetto delle regole è il presupposto che garantisce a tutti di poter scegliere democraticamente col voto tra programmi e schieramenti alternativi. Senza rispetto delle regole non c’è democrazia. Tradire le regole non è garantire la democrazia. Mi spiace, caro Presidente, questa volta non sono d’accordo con Lei!
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