Nella Bassa Bresciana, precisamente nella campagna di Calcinato, è stato scoperto un grave episodio di abbandono di carcasse suine in avanzato stato di decomposizione. Gli agenti della Polizia Locale, in collaborazione con i tecnici dell’ATS, hanno effettuato un sopralluogo dopo la segnalazione di alcuni residenti, che avevano notato la presenza dei resti degli animali. A seguito delle analisi condotte, è stato confermato che non vi erano tracce della Peste Suina Africana (PSA), una malattia altamente temuta dagli allevatori, soprattutto nella provincia.
Nonostante l’assenza di PSA, l’episodio non è privo di conseguenze gravi. Le carcasse abbandonate rappresentano un pericolo significativo per la salute degli animali che transitano nella zona, oltre a costituire una potenziale fonte di inquinamento per il terreno, le falde acquifere e i corsi d’acqua. Le normative sullo smaltimento degli animali morti sono molto severe, e chi ha compiuto l’abbandono era probabilmente consapevole di tale regolamentazione.
Il sindaco di Calcinato, Vincenza Corsini, ha immediatamente emesso un’ordinanza per imporre ai proprietari del terreno di rimuovere le carcasse entro un periodo massimo di 10 giorni. In caso di mancato intervento, sarà il Comune a provvedere alla rimozione, addebitando i costi direttamente ai proprietari. Questo provvedimento è necessario non solo per prevenire ulteriori rischi, ma anche per garantire la sicurezza ambientale.
Il rischio che la PSA fosse presente tra le carcasse era, inizialmente, la maggiore preoccupazione. La Peste Suina Africana è una malattia che sta allarmando gli allevatori in tutto il territorio, poiché può avere conseguenze devastanti sugli allevamenti di suini. Fortunatamente, in questo caso, il pericolo è stato scongiurato.
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