Il cacciatore che domenica mattina ha scoperto il cadavere di un uomo nei boschi di Nave, sulla strada per Caino, è lo stesso che quattro anni fa trovò i resti di Iushra Gazi, la ragazza scomparsa nel 2018 sull’Altopiano di Cariadeghe. L’uomo ha immediatamente avvisato il 112, nonostante il trauma vissuto per l’incredibile coincidenza. Le indagini, condotte dalla Procura, sono in corso, e il cacciatore è stato ascoltato e sostenuto anche con un servizio di supporto psicologico.
Cadavere in decomposizione: accertamenti in corso
Il corpo, rinvenuto in un avanzato stato di decomposizione, non è ancora stato identificato. Il cadavere, privo di testa e legato a un ramo con una corda, è stato trovato in condizioni tali da rendere difficile un riconoscimento immediato. Gli investigatori ipotizzano che l’uomo sia morto da diversi mesi, probabilmente dallo scorso inverno. Tra le ipotesi considerate, quella del suicidio sembra essere la più accreditata, ma saranno necessari ulteriori accertamenti per confermare questa teoria. Le autorità stanno cercando di identificare la vittima e comprendere le circostanze della sua morte.
Il ricordo della tragedia di Iushra
La coincidenza che lo stesso cacciatore abbia trovato il corpo dell’uomo e, quattro anni prima, i resti di Iushra Gazi, riporta alla memoria il tragico caso della ragazza di 11 anni, scomparsa il 19 luglio 2018 durante una gita sull’Altopiano di Cariadeghe, a Serle. Le ricerche per Iushra furono massicce, coinvolgendo oltre 1.500 persone tra tecnici, volontari e forze dell’ordine, e proseguirono per mesi, senza risultati. Solo nell’ottobre dello stesso anno, il cacciatore rinvenne i resti della giovane, in una zona impervia tra Caino e Cariadeghe, chiudendo così un capitolo doloroso per la comunità.
Nonostante le difficoltà nel proseguire le indagini, l’obiettivo delle autorità è far luce sul nuovo caso e fornire risposte certe sulla tragica fine dell’uomo trovato senza vita.
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