Massimo Mantellini ha appena pubblicato un post sul Ministro Brunetta e La Fuga del (suo?!?) Cervello.
Riporta un ariticolo dove il Ministro (più amato dagli italiani) sostiene che i 2636 ricercatori in esubero
non sarano a spasso, si cercheranno qualcos’altro da fare. Altri progetti, altre esperienze, magari in giro per il mondo. Siamo chiari, la ricerca e’ questa. I ricercatori sono un po’ capitani di ventura, stabilizzarli e’ un farli morire
Ma che dice il Ministro? Semmai è vero il contrario. I ricercatori non sono capitani di ventura, non sono imprenditori in cerca di profitti. Sono persone che hanno deciso di dedicare la loro vita allo studio e alla sperimentazione sapendo che la maggior parte delle volte non rimarrà loro neanche la gloria.
Per poter usare al meglio le loro capacità e mettere il ‘cervello’ a disposizione delle comunità hanno bisogno di una certa tranquillità economica, di continuità e di stabilità.
Ci sono settori dove la ricerca è abbondamente finanziata dai privati, ma altri dove senza l’intervento statale non ci sarebbe ricerca.
Una azienda che non investe in ricerca e sviluppo è destinata a morire. Uno Stato che non investe nella ricerca e che permette la fuga dei cervelli che fine farà?
E pensare che Brunetta mi era simpatico…….
Vai articolo originale: http://www.spedale.com/politica/703-brunetta-ma-cosa-dici-cosi-e-il-suicidio-dellitalia/