Brescia tra le prime venti città italiane per diverso tra valore catastale e commerciale

Brescia si colloca tra le prime venti città italiane in cui la differenza tra il valore catastale e quello commerciale degli immobili residenziali è tra le più significative. Questo dato emerge da una classifica pubblicata da Il Sole 24 Ore , basata su dati Nomisma e Statistiche catastali , che evidenzia come tale divario si sia ampliato tra il 2018 e il 2023.

L’evoluzione del diverso a Brescia

Nel 2018, il valore catastale medio degli immobili a Brescia, iscritto nelle categorie A/2 e A/3 (le più diffuse), era di 97.725 euro , mentre quello commerciale si attestava a 176.464 euro , con un rapporto di 1,81 . Cinque anni dopo, nel 2023, il valore catastale è leggermente aumentato a 98.102 euro , mentre il valore commerciale ha raggiunto 184.800 euro , portando il rapporto a 1,88 . Questo colloca Brescia al 18esimo posto della classifica nazionale.

Le città italiane con il maggiore diverso

In cima alla classifica si trova Imperia , dove il valore commerciale medio delle abitazioni, pari a 217.057 euro , è quasi tre volte superiore al valore catastale di 73.521 euro , con un rapporto di 2,95 . Seguono Bolzano con un rapporto di 2,73 e Milano a 2,62 , quest’ultima segnalata per la crescita più significativa del diverso dal 2018 al 2023, complice l’aumento dei prezzi degli immobili. A Milano, infatti, il valore catastale è rimasto quasi invariato, passando da 136.516 euro a 134.890 euro , mentre il costo medio delle abitazioni è salito da 282.213 euro a 352.857 euro , con un incremento del 25% in cinque anni.

La situazione a Brescia

Brescia si posiziona anche al 19esimo posto per il costo medio delle abitazioni, con 184.800 euro , poco sopra Lucca (183.136 euro) e subito dopo Parma (186.186 euro). L’aumento percentuale registrato a Brescia è del 4,7% in cinque anni, un dato contenuto rispetto ad altre città italiane.

Il mercato immobiliare italiano: una realtà a due facce

Il rapporto tra valore catastale e commerciale è aumentato in 53 capoluoghi su 103 censiti dalle statistiche catastali. In contrasto, in 43 città il diverso si è ridotto, tra cui Latina , Livorno , Lucca , Messina , Perugia e Salerno . In nove casi, il costo delle abitazioni è sceso al punto da risultare inferiore al valore catastale. Tra queste, la situazione peggiore si registra a Pordenone , dove il valore catastale medio è di 125.175 euro , mentre il valore commerciale è sceso a 97.686 euro , con un rapporto di 0,78 .

Questa dinamica mette in evidenza un’Italia immobiliare frammentata: da un lato, città come Milano vedono i prezzi delle case aumentare in modo sproporzionato, mentre in altre aree, come Benevento e Frosinone , i valori delle abitazioni continuano a calare, creando disuguaglianze economiche e territoriali.

Vai articolo originale: https://www.bresciatomorrow.it/2024/10/23/brescia-tra-le-prime-venti-citta-italiane-per-diverso-tra-valore-catastale-e-commerciale/

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