Brescia non è solo città industriale e operosa attiva in molti settori (non a caso è la terza area industriale italiana); è molto di più: offre monumenti storici di rara bellezza che non tutti conoscono, e negli ultimi anni ha cominciato a far notare il suo lato artistico e culturale, che si sposa perfettamente con la modernità del suo carattere economico e tecnologico. Scopriamo assieme questa fantastica città!
Brescia: tremila anni di storia.
Fondata oltre 3200 anni fa, Brescia fu la capitale dei Galli Cenomani e poi divenne una splendida colonia romana con il nome di Brixia. Per 400 anni fu parte della Repubblica di Venezia – ne è un chiaro esempio la tipica architettura veneta di Piazza della Loggia – poi divenne austriaca dal 1815 al 1859. E proprio sotto la dominazione dell’Austria Brescia fu soprannominata “Leonessa d’Italia”, per i dieci giorni di resistenza agli austriaci durante il Risorgimento Italiano.
Brescia, quindi, è una città che ha continuato a svilupparsi per circa tremila anni, con diversi stili architettonici che si sono susseguiti nel corso dei secoli. A tal proposito Philippe Daverio, noto critico d’arte, ha affermato che a Brescia è presente “la più potente stratificazione storica del Nord Italia”.
Brescia, Patrimonio dell’Umanità e il Foro Romano.
A pochi chilometri dal Lago di Garda, oltre a Mantova e Verona, abbiamo anche la bellissima Brescia che merita di essere scoperta per le sue ricchezze storiche, culturali e artistiche. Infatti il 25 giugno 2011 l’UNESCO ha dichiarato Brescia come Patrimonio Mondiale dell’Umanità.
Tale riconoscimento è dovuto all’area monumentale del Foro Romano e al complesso monastico di San Salvatore e Santa Giulia, entrati a far parte del sito “Longobardi in Italia: i luoghi del potere”. La serie comprende sette località sul territorio italiano in cui sono custodite testimonianze architettoniche, pittoriche e scultoree dell’arte longobarda.
Per chi non lo sapesse, il Foro Romano di Brescia era l’antica piazza principale del centro cittadino di Brixia, a partire dal I secolo a.C. e in seguito completato da Vespasiano. Questo complesso archeologico monumentale conserva i maggiori edifici pubblici di età romana del Nord Italia, come il Capitolium, il Teatro Romano e il Santuario Repubblicano.
Gran parte della piazza originale oggi è ricalcata da Piazza del Foro, mentre i resti della maggior parte degli edifici sono stati riportati alla luce all’esterno o nei sotterranei dei palazzi che circondano attualmente la piazza.
Un tesoro da scoprire: il Castello sul Colle Cidneo.
Verso il centro storico della città sorge il Colle Cidneo, il luogo del primo insediamento (età del Bronzo). E proprio sulla sua sommità si erge in tutta la sua potenza il “Falcone d’Italia”, fulcro difensivo del luogo nonché teatro, nel 1849, delle famose dieci giornate di Brescia (il periodo di rivolta contro l’oppressione austriaca).
Il castello cinquecentesco è una delle più grandi e meglio conservate fortezze del Nord Italia e per raggiungerlo basta fare una passeggiata a piedi di 15 minuti, partendo dall’area archeologica (via dei Musei). È scontato dire che arrivati in cima si può godere di una vista mozzafiato sulla città.
Un lussureggiante quadrilatero verde, ricoperto da numerosi alberi, abbraccia il castello circondato da mura difensive. Al suo interno dominano la Torre Mirabella e il Mastio, edificato dai Visconti di Milano nella prima metà del ‘300.
Nel complesso si trovano anche il Museo del Rinascimento e il Museo delle Armi, con pezzi unici di artiglieria del XV e XVI secolo. Da non perdere poi una visita all’ala sinistra del castello, dove si trova una vera locomotiva a vapore.
Piazza della Loggia.
Senza ombra di dubbio il primo luogo da visitare è Piazza Della Loggia, uno dei punti nevralgici della città, tra bar, caffè e tavolini all’aperto.
Ed è proprio la bellissima loggia a 3 archi, che oggi ospita gli uffici comunali, a dare il nome alla piazza: un maestoso edificio rinascimentale edificato alla fine del XV secolo. Da visitare il bellissimo Salone Vanvitelliano, progettato dal famoso architetto italiano Luigi Vanvitelli nel 1773.
Sul lato opposto della piazza svetta anche la spettacolare Torre dell’Orologio che ospita al suo interno un complesso congegno meccanico, inserito circa tra il 1544 e il 1546, in grado di segnare le ore, le fasi lunari e i segni zodiacali su due diversi quadranti su facciate opposte del palazzo. Sulla parte superiore sono presenti una campana in bronzo, e due automi in rame installati nel 1581, raffiguranti due uomini dotati di martello e chiamati in dialetto bresciano i “Macc de le ure”, ovvero “i matti delle ore”, che mediante un opportuno collegamento con il meccanismo dell’orologio contenuto della torre, scandiscono il tempo battendo contro la campana.
Degni di nota sono anche due edifici gemelli collegati con un arco: il Monte Vecchio di Pietà e il Monte Nuovo di Pietà.
A Piazza della Loggia è anche legata una delle pagine più buie della recente storia d’Italia. Vi sono infatti una lapide commemorativa e delle formelle incastonate su strada che ricordano l’attentato del maggio 1974, in cui dei terroristi fascisti fecero esplodere una bomba che uccise 8 persone e ne ferì più di 100.
Piazza Paolo VI o dei due Duomi.
Dopo aver visitato Brescia potrete dire di essere stati in una delle poche città al mondo che può vantare non uno, ma ben due Duomi. Piazza dei Due Duomi, è una bella piazza medievale al centro della città. Su questa piazza si affacciano: la Cattedrale Estiva di Santa Maria Assunta, chiamata duomo nuovo (aperta al pubblico nel 1825, e la sua cupola, con i suoi 80 metri, è la terza più grande d’Italia), e la Concattedrale Invernale di Santa Maria Assunta, chiamata duomo vecchio (edificato nel secolo XI per volere di una corporazione di muratori, ad oggi è il più grande tempio circolare architettonicamente in stile romanico ad oggi visitabile dai turisti).
La piazza ospita inoltre il Palazzo del Broletto, edificato in circa un secolo di storia dal XII al XX secolo. È uno dei più importanti edifici della storia amministrativa della città ed alcuni suoi tesori interni sono visitabili in occasione di visite speciali (il più importante è la Sala dei Cavalieri, con il suo ciclo di affreschi record, il più lungo d’Italia a tema profano con i suoi 52 metri di lunghezza che riportano episodi della vita cittadina). Il cortile interno invece è aperto e sempre accessibile.
Museo di Santa Giulia.
Sempre rimanendo in tema di luoghi di grande interesse storico e artistico, potete visitare il Museo di Santa Giulia, allestito in un complesso monastico di origine longobarda, consente un viaggio dall’età preistorica ad oggi. In un’area espositiva di circa 14.000 metri quadrati, troviamo esposti ben 11.000 pezzi e mostre temporanee d’interesse internazionale. Edificato su un’area già occupata in età romana da importanti Domus, comprende la basilica longobarda di San Salvatore e la sua cripta, l’oratorio romanico di Santa Maria in Solario, il Coro delle Monache, la cinquecentesca chiesa di Santa Giulia e i chiostri. Insieme all’area archeologica del Capitolium e al complesso monastico di San Salvatore, il Museo di Santa Giulia è Patrimonio Mondiale dell’Umanità dal 2011.
La Pinacoteca Tosio Martinengo.
Questa importante Pinacoteca, completamente rinnovata nel 2018, si trova nell’elegante Palazzo Martinengo da Barco e ospita una preziosa collezione d’arte.
Il percorso espositivo prende avvio dal Trecento e affianca ai dipinti, mirabili oggetti di arte decorativa. Attraverso i famosi Angelo e Redentore di Raffaello e l’Adorazione dei pastori di Lorenzo Lotto, si arriva al cuore della collezione, costituito dalla pittura bresciana del Rinascimento con Savoldo, Romanino e Moretto. Il percorso si conclude con l’Ottocento di Canova e Hayez.
Il Teatro Grande e i suoi Eventi annuali.
Il Teatro Grande di Brescia è stato fondato nel 1640 e fa parte dei 28 teatri di tradizione italiani. Assieme alla città di Bergamo, ospita ogni anno il Festival pianistico Internazionale e la Festa dell’Opera.
Per info e programma spettacoli teatrali cliccate qui.
Il fascino della Brescia sotterranea.
Brescia sotterranea è visitabile tramite l’associazione speleologica Brescia Underground (per info e tour cliccate qui). Vengono proposti vari tour che prevedono l’esplorazione in prima persona dei sotterranei della città. Si cammina lungo l’alveo dei fiumi, muniti di torcia, stivaloni e caschetto, raggiungendo siti di valore storico sotto la superficie urbana.
L’Associazione Speleologica Bresciana invece vi porterà a scoprire, oltre alla Brescia sotterranea, anche i sotterranei del castello di Brescia. (per info e tour cliccate qui).
Le altre Chiese di Brescia.
La Chiesa di Santa Maria dei Miracoli, in Corso Martiri della Libertà, è un gioiello di arte e scultura rinascimentale. Costruita a partire dal 1488 per onorare l’immagine miracolosa della Madonna col Bambino affrescata all’esterno di una abitazione che sorgeva in questo luogo, l’edificio è uno dei luoghi di culto più visitati della città. È ben riconoscibile dalla facciata, in pietra di Botticino e finemente decorata con capitelli, lesene e fregi con motivi sacri e profani. Nelle nicchie sovrastanti le porte laterali, troviamo le due statue opera del Calegari.
Attigua a piazza Vittoria e a due passi dalla fermata della metropolitana si trova la Chiesa di Sant’Agata, dalla struttura architettonica risalente ai secoli XIV e XV. Da non perdere la pala dell’altar maggiore raffigurante Sant’Agata in croce fra i S.S. Pietro, Paolo, Lucia, Apollonia (1522), considerata il capolavoro di Francesco Prata da Caravaggio.
La splendida Chiesa dei Santi Nazaro e Celso è un antico edificio quattrocentesco il cui fascino è stato impreziosito nel corso del Settecento, quando furono realizzati numerosi altari tardo barocchi con marmi policromi, stucchi e sculture. L’opera pittorica più importante è il Polittico Averoldi di Tiziano Vecellio (1520-22): un pentittico raffigurante Gesù risorto, l’Annunciazione, i santi Nazaro e Celso con il donatore Altobello Averoldi e San Sebastiano. Per ulteriori info cliccate qui.
Le specialità eno-gastronomiche di Brescia.
La cucina tradizionale bresciana si basa su cacciagione e pesce di lago, facendo così onore sia alle vaste zone collinari, montane e boschive sia a quelle lacustri. Per il vino le regine sono la Franciacorta (che arriva fino al Lago d’Iseo) e la Valtenesi (direttamente affacciata sulle colline moreniche che abbracciano il Lago di Garda), con molti vini DOC di caratura internazionale.
Il re per eccellenza è lo spiedo bresciano, tipico piatto costituito da pezzi di carne di vario tipo quale maiale, pollo e coniglio, uccellini e patate infilzati su lunghi spiedi, localmente detti ranfie, e messi a cuocere a fuoco molto lento in appositi forni rotanti per diverse ore, condendoli con abbondante burro fuso, salvia, pezzi di lardo, sale e altri aromi.
Tra i primi piatti troviamo i Casoncelli, chiamati in dialetto “casonsei”, una pasta all’uovo ripiena e servita con burro e salvia
Infine tra i dolci troviamo il Bossolà, tipico della tradizione natalizia bresciana. Si tratta di una ciambella lievitata, molto alta e soffice, spolverizzata di zucchero a velo. Perfetto da servire accompagnato anche da crema pasticciera, crema al mascarpone o al cioccolato. Consigliamo di assaggiarlo nella pasticceria Veneto del famoso Iginio Massari.
Come arrivare a Brescia.
In auto: sull’asse autostradale A4 Milano – Venezia, uscita Brescia Est.
In treno: la stazione di Brescia è la stazione principale della città, situata sulla linea ferroviaria Milano-Venezia, risulta stazione capotronco delle linee per Lecco, Cremona, Parma, oltre che della linea per Edolo di Ferrovienord.
In aereo: Aeroporto Gabriele D’Annunzio, Montichiari a 20 km da Brescia – Aeroporto di Verona Villafranca a 50 km da Brescia – Aeroporto di Bergamo a 50 km da Brescia – Aeroporto di Milano Linate a 100 km da Brescia – Aeroporto di Milano Malpensa a 150 km da Brescia.
Alla prossima cari Outdoors!
Silvia Turazza – Redazione Garda Outdoors
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L’articolo Brescia, connubio tra storia e modernità: cosa fare, vedere e mangiare. sembra essere il primo su Garda Outdoors – Il magazine del Lago di Garda.
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