Certamente l’avete sentito in TV, o alla radio, o letto su Internet.
Un tizio francese, con problemi psichiatrici … di 37 anni ha picchiato violentemente la piccola figlia di 4 anni di fronte all’altare della patria a Roma. La bimba ora è in ospedale e la sua vita è appesa a un filo.
Il sistema, è evidente, non funziona! Gigi sul suo blog si lamenta dell’ipotesi di richiedere una patente a chi vuole “possedere” un cane. Io gli faccio eco chiedendo una patente a chi diventa genitore! Non vogliamo fare corsi/controlli/esami preventivi sui genitori? Ok, ma almeno si eviti che un padre con precedenti problemi psichiatrici possa stare con la figlia incontrollato e, soprattutto, possa uscire di galera (ipotizzo l’applicazione della legge Italiana, anche se in questo caso il reo è francese) dopo pochi anni (grazie all’Indulto, alla “buona condotta”, all’infermità mentale, o a chissà quale cacchio di diavoleria). La pena deve rieducare per dare una seconda possibilità? E CHI LO DICE??? E’ filosofia, è credo, è una scelta della società (della quale il legislatore è un’espressione). Io sono fermamente convinto che quando a causa del comportamento di un essere umano una persona perde la vita, l’autore del gesto non deve avere una seconda possibilità, così come non ce l’avrà mai la sua vittima. Il carcere a vita dev’essere, secondo me, veramente A VITA ed il condannato deve ringraziare ogni singolo giorno per averne ancora una (di vita!)
Queste notizie mi fanno arrabbiare, veramente arrabbiare …
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