Aziende metalmeccaniche di Brescia in crisi: aumentano le richieste di Cassa integrazione

 

L’autunno porta con sé crescenti preoccupazioni per l’industria metalmeccanica bresciana, un settore già sotto pressione, soprattutto dopo la ripresa post-estiva. Nonostante le speranze per un rilancio degli ordini, i dati della Fiom-Cgil mostrano un netto peggioramento, con un aumento delle richieste di Cassa integrazione (Cig) ben oltre i livelli dell’anno scorso.

Al 30 settembre, 156 aziende del settore metalmeccanico in provincia di Brescia avevano già attivato la Cig ordinaria, coinvolgendo 7.732 lavoratori. Con l’inizio di ottobre, la situazione è peggiorata ulteriormente: altre 49 aziende hanno richiesto la Cig, portando il totale a 205 imprese e 11.565 lavoratori. Rispetto allo stesso periodo del 2023, si registra un aumento del 25,7%, con quasi 2.000 persone in più coinvolte. Questi numeri segnalano un quadro economico in peggioramento, influenzato anche da fattori geopolitici instabili, con previsioni poco rassicuranti per i prossimi mesi.

La situazione non è migliore per gli altri ammortizzatori sociali. Le richieste al Fondo di solidarietà bilaterale per l’artigianato sono aumentate da 67 aziende a 94, coinvolgendo 599 lavoratori, rispetto ai 467 di settembre. Anche il contratto di solidarietà, attivato da 12 imprese per 1.519 dipendenti, mostra una crescita rispetto all’inizio di settembre, quando erano 8 le aziende coinvolte.

I settori più colpiti dalla crisi sono la siderurgia, le fonderie e in misura minore l’automotive, secondo il sindacato dei metalmeccanici della Cgil. In un contesto economico già fragile, l’aumento delle richieste di Cig e degli altri ammortizzatori sociali segna un ulteriore aggravamento per le imprese e i lavoratori della provincia di Brescia.

Vai articolo originale: https://www.bresciatomorrow.it/2024/10/04/aziende-metalmeccaniche-di-brescia-in-crisi-aumentano-le-richieste-di-cassa-integrazione/

Lascia un commento