Autore: Fabio_Filisetti

Imparare divertendosi

Penso che le scuole elementari dovrebbero diminuire le ore passate in classe incrementando le ore di insegnamento pratico.
Ad esempio sarebbe facile insegnare scienze facendo degli esperimenti ludici adatti ai bambini.
Oltre a questo un importante strumento sono i software didattici. Se ne trovano numerosi, anche gratuiti: ad esempio Edubuntu è addirittura un intero sistema operativo dedicato alla scuola.
Esistono sicuramente programmi, spesso sotto forma di videogioco, adatti a tutte le materie. In questo modo i bambini oltre ad imparare prenderebbero familiarità col computer (non è vero che tutti lo sanno già usare da soli), e allenerebbero anche i riflessi.
Gli alunni dovrebbero essere incoraggiati a “giocarci” anche a casa.
Mi ricordo che quando ero alle elementari, e i computer erano poco diffusi, qualche volta la maestra di matematica ci faceva giocare a un videogioco matematico. Spero che il mio non sia un caso isolato.
Ovviamente si trovano software didattici per tutte le età, e la cosa potrebbe essere fatta dalla prima elementare alla quinta superiore.
Non c’è dubbio che questo aiuti a capire, o capire meglio certe cose.

Anche all’università può essere utile: ad esempio io studio ingegneria, e ho trovato questo programmino che mostra graficamente i vari passaggi per calcolare la convoluzione tra 2 segnali:
http://www.jhu.edu/~signals/convolve/index.html

Articolo originale? Eccolo, copia questo link:
http://filisetti.blogspot.com/2010/12/imparare-divertendosi.html

Imparare divertendosi

Penso che le scuole elementari dovrebbero diminuire le ore passate in classe incrementando le ore di insegnamento pratico.
Ad esempio sarebbe facile insegnare scienze facendo degli esperimenti ludici adatti ai bambini.
Oltre a questo un importante strumento sono i software didattici. Se ne trovano numerosi, anche gratuiti: ad esempio Edubuntu è addirittura un intero sistema operativo dedicato alla scuola.
Esistono sicuramente programmi, spesso sotto forma di videogioco, adatti a tutte le materie. In questo modo i bambini oltre ad imparare prenderebbero familiarità col computer (non è vero che tutti lo sanno già usare da soli), e allenerebbero anche i riflessi.
Gli alunni dovrebbero essere incoraggiati a “giocarci” anche a casa.
Mi ricordo che quando ero alle elementari, e i computer erano poco diffusi, qualche volta la maestra di matematica ci faceva giocare a un videogioco matematico. Spero che il mio non sia un caso isolato.
Ovviamente si trovano software didattici per tutte le età, e la cosa potrebbe essere fatta dalla prima elementare alla quinta superiore.
Non c’è dubbio che questo aiuti a capire, o capire meglio certe cose.

Anche all’università può essere utile: ad esempio io studio ingegneria, e ho trovato questo programmino che mostra graficamente i vari passaggi per calcolare la convoluzione tra 2 segnali:
http://www.jhu.edu/~signals/convolve/index.html

Articolo originale? Eccolo, copia questo link:
http://filisetti.blogspot.com/2010/12/imparare-divertendosi.html

Radio+Internet=Personalizzazione

La radio è la più datata tra le tecnologie di informazione e intrattenimento. E’ nata ben prima della tv e ovviamente di Internet.
Tuttavia non sembra conoscere crisi. Un tempo si pensava che la televisione l’avrebbe fatta dimenticare, ma non si erano fatti i conti con l’autoradio…
Oggi quasi tutti i network radiofonici trasmettono anche su internet, addirittura ampliando la loro offerta con canali tematici (es. Rock classico, musica italiana ecc.), ma l’incontro tra Web e radio non è solo una questione di mezzo trasmissivo. Le caratteristiche di partecipazione attiva tipiche della rete globale sono entrate nella struttura passiva della radio (ascolti cosa decide il Dj).
Sono nate “stazioni radio” che risiedono solo su siti internet, le quali permettono all’utente di ascoltare musica scelta in base ai propri gusti o al proprio umore.
L’esempio più famoso è Last.fm: si scelgono i propri artisti preferiti e si ascoltano canzoni scelte tra essi e tra artisti affini, permettendo quindi di ascoltare musica che piace e contemporaneamente conoscerne nuova.
Un altro network simile è Jango, in questo caso completamente gratuito.
Un’idea diversa sta alla base di Stereomood: in questo caso si sceglie il proprio umore e viene proposta una playlist adeguata.
A quando autoradio con queste stazioni incorporate?

Articolo originale? Eccolo, copia questo link:
http://filisetti.blogspot.com/2010/11/radiointernetpersonalizzazione.html

Radio+Internet=Personalizzazione

La radio è la più datata tra le tecnologie di informazione e intrattenimento. E’ nata ben prima della tv e ovviamente di Internet.
Tuttavia non sembra conoscere crisi. Un tempo si pensava che la televisione l’avrebbe fatta dimenticare, ma non si erano fatti i conti con l’autoradio…
Oggi quasi tutti i network radiofonici trasmettono anche su internet, addirittura ampliando la loro offerta con canali tematici (es. Rock classico, musica italiana ecc.), ma l’incontro tra Web e radio non è solo una questione di mezzo trasmissivo. Le caratteristiche di partecipazione attiva tipiche della rete globale sono entrate nella struttura passiva della radio (ascolti cosa decide il Dj).
Sono nate “stazioni radio” che risiedono solo su siti internet, le quali permettono all’utente di ascoltare musica scelta in base ai propri gusti o al proprio umore.
L’esempio più famoso è Last.fm: si scelgono i propri artisti preferiti e si ascoltano canzoni scelte tra essi e tra artisti affini, permettendo quindi di ascoltare musica che piace e contemporaneamente conoscerne nuova.
Un altro network simile è Jango, in questo caso completamente gratuito.
Un’idea diversa sta alla base di Stereomood: in questo caso si sceglie il proprio umore e viene proposta una playlist adeguata.
A quando autoradio con queste stazioni incorporate?

Articolo originale? Eccolo, copia questo link:
http://filisetti.blogspot.com/2010/11/radiointernetpersonalizzazione.html

Radio+Internet=Personalizzazione

La radio è la più datata tra le tecnologie di informazione e intrattenimento. E’ nata ben prima della tv e ovviamente di Internet.
Tuttavia non sembra conoscere crisi. Un tempo si pensava che la televisione l’avrebbe fatta dimenticare, ma non si erano fatti i conti con l’autoradio…
Oggi quasi tutti i network radiofonici trasmettono anche su internet, addirittura ampliando la loro offerta con canali tematici (es. Rock classico, musica italiana ecc.), ma l’incontro tra Web e radio non è solo una questione di mezzo trasmissivo. Le caratteristiche di partecipazione attiva tipiche della rete globale sono entrate nella struttura passiva della radio (ascolti cosa decide il Dj).
Sono nate “stazioni radio” che risiedono solo su siti internet, le quali permettono all’utente di ascoltare musica scelta in base ai propri gusti o al proprio umore.
L’esempio più famoso è Last.fm: si scelgono i propri artisti preferiti e si ascoltano canzoni scelte tra essi e tra artisti affini, permettendo quindi di ascoltare musica che piace e contemporaneamente conoscerne nuova.
Un altro network simile è Jango, in questo caso completamente gratuito.
Un’idea diversa sta alla base di Stereomood: in questo caso si sceglie il proprio umore e viene proposta una playlist adeguata.
A quando autoradio con queste stazioni incorporate?

Articolo originale? Eccolo, copia questo link:
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Radio+Internet=Personalizzazione

La radio è la più datata tra le tecnologie di informazione e intrattenimento. E’ nata ben prima della tv e ovviamente di Internet.
Tuttavia non sembra conoscere crisi. Un tempo si pensava che la televisione l’avrebbe fatta dimenticare, ma non si erano fatti i conti con l’autoradio…
Oggi quasi tutti i network radiofonici trasmettono anche su internet, addirittura ampliando la loro offerta con canali tematici (es. Rock classico, musica italiana ecc.), ma l’incontro tra Web e radio non è solo una questione di mezzo trasmissivo. Le caratteristiche di partecipazione attiva tipiche della rete globale sono entrate nella struttura passiva della radio (ascolti cosa decide il Dj).
Sono nate “stazioni radio” che risiedono solo su siti internet, le quali permettono all’utente di ascoltare musica scelta in base ai propri gusti o al proprio umore.
L’esempio più famoso è Last.fm: si scelgono i propri artisti preferiti e si ascoltano canzoni scelte tra essi e tra artisti affini, permettendo quindi di ascoltare musica che piace e contemporaneamente conoscerne nuova.
Un altro network simile è Jango, in questo caso completamente gratuito.
Un’idea diversa sta alla base di Stereomood: in questo caso si sceglie il proprio umore e viene proposta una playlist adeguata.
A quando autoradio con queste stazioni incorporate?

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Duri&Puri

Se c’è una cosa che non mi è mai andata a genio è l’atteggiamento da duro e puro, tipico di certe categorie.
Faccio qualche esempio:

  • (anni ’60-70) Non voto PCI perchè non è abbastanza di sinistra
  • Non uso Ubuntu perchè non è abbastanza GNU/Linux
  • Non considero Wired perchè è troppo commerciale

Si potrebbero trovare molte altre affermazioni del genere. Tutte legittime per carità, quello che non mi piace è l’atteggiamento di strafottenza, sentirsi superiori, non alla massa (quello è tipico di tutti), ma ai propri “pari”.
Anche io sono un po’ snob, del resto avere un po’ di autostima è importante, ma c’è un limite a tutto, altrimenti ri rischia di diventare ridicoli…
Attenzione: la mia critica non è rivolta alle affermazioni in se! Ma al modo e all’atteggiamento con cui vengono fatte.
Ad esempio, non ti piace Ubuntu perchè adori smanettare e personalizzare? Benissimo!
Ti atteggi a guru dell’informatica perchè sei così bravo e figo che Ubuntu lo consideri troppo facile e chi lo usa non è un vero utente Linux ma un principiante? Tamarro!

Articolo originale? Eccolo, copia questo link:
http://filisetti.blogspot.com/2010/10/duri.html

Duri&Puri

Se c’è una cosa che non mi è mai andata a genio è l’atteggiamento da duro e puro, tipico di certe categorie.
Faccio qualche esempio:

  • (anni ’60-70) Non voto PCI perchè non è abbastanza di sinistra
  • Non uso Ubuntu perchè non è abbastanza GNU/Linux
  • Non considero Wired perchè è troppo commerciale

Si potrebbero trovare molte altre affermazioni del genere. Tutte legittime per carità, quello che non mi piace è l’atteggiamento di strafottenza, sentirsi superiori, non alla massa (quello è tipico di tutti), ma ai propri “pari”.
Anche io sono un po’ snob, del resto avere un po’ di autostima è importante, ma c’è un limite a tutto, altrimenti ri rischia di diventare ridicoli…
Attenzione: la mia critica non è rivolta alle affermazioni in se! Ma al modo e all’atteggiamento con cui vengono fatte.
Ad esempio, non ti piace Ubuntu perchè adori smanettare e personalizzare? Benissimo!
Ti atteggi a guru dell’informatica perchè sei così bravo e figo che Ubuntu lo consideri troppo facile e chi lo usa non è un vero utente Linux ma un principiante? Tamarro!

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Duri&Puri

Se c’è una cosa che non mi è mai andata a genio è l’atteggiamento da duro e puro, tipico di certe categorie.
Faccio qualche esempio:

  • (anni ’60-70) Non voto PCI perchè non è abbastanza di sinistra
  • Non uso Ubuntu perchè non è abbastanza GNU/Linux
  • Non considero Wired perchè è troppo commerciale

Si potrebbero trovare molte altre affermazioni del genere. Tutte legittime per carità, quello che non mi piace è l’atteggiamento di strafottenza, sentirsi superiori, non alla massa (quello è tipico di tutti), ma ai propri “pari”.
Anche io sono un po’ snob, del resto avere un po’ di autostima è importante, ma c’è un limite a tutto, altrimenti ri rischia di diventare ridicoli…
Attenzione: la mia critica non è rivolta alle affermazioni in se! Ma al modo e all’atteggiamento con cui vengono fatte.
Ad esempio, non ti piace Ubuntu perchè adori smanettare e personalizzare? Benissimo!
Ti atteggi a guru dell’informatica perchè sei così bravo e figo che Ubuntu lo consideri troppo facile e chi lo usa non è un vero utente Linux ma un principiante? Tamarro!

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Duri&Puri

Se c’è una cosa che non mi è mai andata a genio è l’atteggiamento da duro e puro, tipico di certe categorie.
Faccio qualche esempio:

  • (anni ’60-70) Non voto PCI perchè non è abbastanza di sinistra
  • Non uso Ubuntu perchè non è abbastanza GNU/Linux
  • Non considero Wired perchè è troppo commerciale

Si potrebbero trovare molte altre affermazioni del genere. Tutte legittime per carità, quello che non mi piace è l’atteggiamento di strafottenza, sentirsi superiori, non alla massa (quello è tipico di tutti), ma ai propri “pari”.
Anche io sono un po’ snob, del resto avere un po’ di autostima è importante, ma c’è un limite a tutto, altrimenti ri rischia di diventare ridicoli…
Attenzione: la mia critica non è rivolta alle affermazioni in se! Ma al modo e all’atteggiamento con cui vengono fatte.
Ad esempio, non ti piace Ubuntu perchè adori smanettare e personalizzare? Benissimo!
Ti atteggi a guru dell’informatica perchè sei così bravo e figo che Ubuntu lo consideri troppo facile e chi lo usa non è un vero utente Linux ma un principiante? Tamarro!

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Berlusconi-Fini, 17 anni in 4 minuti

Poche settimane fa sui social network impazzava un video che riassumeva in 6 minuti la trama pluriennale di Beautiful.
Il video era opera di Sky Beautiful lab, che è intenzionata a continuare la serie di storie infinite.
Protagonisti della seconda puntata Silvio Berlusconi e Gianfranco Fini. In 4 minuti sono ripercorse allenaze, litigi, riavvicinamenti e rotture degli ultimi 17 anni tra i 2 leader del centrodestra.

Articolo originale? Eccolo, copia questo link:
http://filisetti.blogspot.com/2010/10/berlusconi-fini-17-anni-in-4-minuti.html

Berlusconi-Fini, 17 anni in 4 minuti

Poche settimane fa sui social network impazzava un video che riassumeva in 6 minuti la trama pluriennale di Beautiful.
Il video era opera di Sky Beautiful lab, che è intenzionata a continuare la serie di storie infinite.
Protagonisti della seconda puntata Silvio Berlusconi e Gianfranco Fini. In 4 minuti sono ripercorse allenaze, litigi, riavvicinamenti e rotture degli ultimi 17 anni tra i 2 leader del centrodestra.

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Berlusconi-Fini, 17 anni in 4 minuti

Poche settimane fa sui social network impazzava un video che riassumeva in 6 minuti la trama pluriennale di Beautiful.
Il video era opera di Sky Beautiful lab, che è intenzionata a continuare la serie di storie infinite.
Protagonisti della seconda puntata Silvio Berlusconi e Gianfranco Fini. In 4 minuti sono ripercorse allenaze, litigi, riavvicinamenti e rotture degli ultimi 17 anni tra i 2 leader del centrodestra.

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Berlusconi-Fini, 17 anni in 4 minuti

Poche settimane fa sui social network impazzava un video che riassumeva in 6 minuti la trama pluriennale di Beautiful.
Il video era opera di Sky Beautiful lab, che è intenzionata a continuare la serie di storie infinite.
Protagonisti della seconda puntata Silvio Berlusconi e Gianfranco Fini. In 4 minuti sono ripercorse allenaze, litigi, riavvicinamenti e rotture degli ultimi 17 anni tra i 2 leader del centrodestra.

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Vacanze 2.0

Domenica partirò per Londra con la mia ragazza, in una mini vacanza di 4 giorni.
Oltre ad essere l’occasione di visitare la City (l’ultima volta avevo 11 anni), è anche quella di affrontare le vacanze nell’era degli smartphone.
Oltre ad aver prenotato volo e hotel su internet (e questo ormai è normale), ho già installato sul mio Nokia 5800 qualche applicazione che spero mi sarà utile (sono tutte gratuite):

  • Tube Map: è la cartina della metropolitana di Londra, che consente di pianificare al meglio il proprio viaggio (includendo anche treni e autobus). Basta indicare la stazione di partenza e arrivo e le linee da prendere le indica lui. Inoltre se connesso a internet indica anche lo stato della linea: ritadi, lavori, scioperi ecc.
  • London: guida, in inglese,  della città fornita dalla Lonely Planet. Permette di cercare ciò che serve per categorie: cose da fare, da vedere, mangiare, ecc. Fornisce informazioni come descrizione, orari di apertura. La ricerca può essere effettuata per distretto o su tutta la città. Inoltre connettendosi al GPS indica cosa c’è nelle vicinanze (questa funzione potrò provarla solo sul campo).
  • London Pub Guide, applicazione di Snaptu: recensione completa di decine di Pub, divisi per distretto.
  • Ovi Maps: è il navigatore satellitare gratuito incluso nel telefono. Ha anche la modalità “a piedi”, quindi non dovremmo correre il rischio di perdere 🙂

Mi aspetto di trovare per la città qualche wi-fi pubblico, quindi terrò aggiornato il mio Twitter. Mal che vada ho comprato per 5£ 60 minuti di internet in albergo.

Articolo originale? Eccolo, copia questo link:
http://filisetti.blogspot.com/2010/09/vacanze-20.html