Buona visione!
Snowdays 2009 – Trailer from Teac- on Vimeo.
Articolo originale? Eccolo, copia questo link:
http://feedproxy.google.com/~r/blogspot/SCne/~3/4kjeZ4_G4cQ/trailer-bolzano-snowdays-2009.html
Snowdays 2009 – Trailer from Teac- on Vimeo.
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Se fosse andato tre mesi fa, quando la lampadina si era fulminata, non avrebbe visto quello che ha visto oggi: l’egregio signor Walther von der Vogelweide faceva gardening nella sua piazza.
Laddove fino a pochi giorni fa gente di ogni specie, genere e rango si appollaiava per farsi fare delle foto con questo gentile gigante di pietra, oggi assistiamo ad un cambiamento epocale (anche se non ho capito se è una cosa permanente o meno). Ai piedi della fontana a sua volta ai piedi del Walther si sta allestendo un’aioula!
(Tra l’altro, c’era una ferramenta in via Bottai, proprio in fondo all’incrocio con via A. Hofer che però ora stanno smantellando (aah, se fossi andato tre mesi fa!). Così ho dovuto cercarmi un posto dove trovare le lampadine, perché i modelli che c’erano al Despar non andavano bene per via dell’attacco e ho trovato un negozietto con tutte quelle robe per i lavoretti in casa in via della Rena, se non sbaglio.)
In alto una foto scattata con la supervista di D-u. Qui invece il link alla webcam sulla piazza Walther nel caso voleste seguire i lavori.
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http://feedproxy.google.com/~r/blogspot/SCne/~3/Vko3odBMdAU/aiuola-in-piazza-walther.html
«[…] spero che possa essere comunque utile il modulo allegato per richiedere accesso agli atti del comune. Tale richiesta deve essere presentata allo sportello dei Servizi al Cittadino per la registrazione al protocollo, specificando la volontà di ricevere l’atto via e-mail.»
Siccome è lampante quanto sia scomoda una procedura simile, soprattutto per chi vive per tutta la settimana altrove, chiedo:
«Una volta registratomi al protocollo, potrò evitare la procedura per future richieste?»
Risposta (questa volta inviatami nel giro di pochi minuti):
«No, perché ad ogni richiesta inoltrata al Comune (lettera, documento, istanza, segnalazione ecc.) deve essere attribuito un numero di protocollo, che permette di registrare, identificare e trovare il documento stesso. Il protocollo è un numero che è dato ad ogni documento che entra od esce dal comune, pertanto se vorrà fare altre richieste dovrà presentarsi allo sportello oppure spedire la richiesta di accesso per posta normale.»
Ora, io so di essere lento a comprendere i motivi che stanno dietro alle pratiche burocratiche, ma mi chiedo se è veramente necessario fare tutta questa trafila per vedere quello che la giunta comunale decide per il mio Comune di residenza.
Sta di fatto che a queste condizioni mi è passata la voglia di andarmi a prendere il documento in questione.
Nell’immagine un fotogramma del cartone “Le 12 fatiche di Asterix” quando Asterix deve affrontare il sistema burocratico.
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L’idea, chiara e limpida come un torrente di montagna nello sbocciare della primavera, incontrò subito malvagi ostacoli che solo un supereroe poteva superare. È inutile che io [il narratore, ndn] stia ad elencarli, quando chiunque si sia preso l’impegno di acquistare delle ginocchiere,
almeno una volta nella vita, sa bene a cosa mi riferisco, e chi al giorno d’oggi non si procura delle ginocchiere?Dunque ecco che ieri D-u, in un dileguarsi forsennato di pipistrelli ammaestrati, si presentò sulla soglia della palestra in via Cadorna 10 27 (grazie ad AlbA per la correzione!) e gridò ai quattro venti che trasportarono la notizia a gnomi, elfi, uomini e matricole del suo nuovo acquisto. Un gran vociare si elevò dalle schiere di pallavolisti, ma che niente era a confronto con oooh e aaah e che figo! che accompagnavano le sue intrepide gesta sul campo. A nulla valsero i gesti di modestia del nostro eroe per placare le folle.
Anche se a fine serata dovette togliersele, nessuno si dimenticherà mai più l’epica immagine dell’intrepido D-u con le sue ginocchiere che potete ammirare nella loro completezza con il resto della divisa di pallavolo nell’immagine in alto.
(Ho aggiornato la mia wishlist online, visto che mi sono procurato le ginocchiere. Già che ci sono rinnovo il link alla mia lista dei desideri. Non si sa mai …)
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http://feedproxy.google.com/~r/blogspot/SCne/~3/YCPg8v8yrC0/d-u-e-le-superginocchiere.html
Se avete cantine e garage da svuotare, soffitte che stanno per esplodere, allora Barattopoli è quello che fa per voi. Domenica 22 marzo 2009, nell’ambito della manifestaizone Ke Storia!, portale in via Marconi 8 a Pozzolengo ogni cosa dimenticata o abbandonata di cui volete liberarvi e noi vi forniremo tavoli, panche e gazebo per creare il vostro “spazio mercato”, il resto lo farete voi! Ogni partecipante è responsabile della propria bancarella dove gli oggetti potranno essere mercanteggiati o barattati.
Chi può partecipare? Tutti coloro che desiderano scambiare alcuni dei propri libri per le motivazioni più disparate, da 0 a 99 anni.
Cosa, come, dove e quando? I libri potranno essere consegnati dal 9 al 20 marzo 2009, il lunedì dalle 14:00 alle 15:45 e il venerdì dalle 10:00 alle 12:00 presso Scatola, via Marconi 8 a Pozzolengo, presso la Scuola Primaria e Secondaria di Pozzolengo facendo riferimento al personale insegnante oppure il giorno stesso della manifestazione direttamente al banco Libera i libri. I vostri libri saranno timbrati e vi verrà apposto il nome del proprietario. Per ogni libro consegnato, sarà rilasciato un buono valido per il ritiro di un altro libro nell’ambito della manifestazione Ke Storia!, domenica 22 marzo 2009, presso il banchetto Libera i libri.
Per info: il_volo[AT]email.it»
Mi sono permesso di pubblicare i contenuti di questo volantino che gira da noi per casa, perché mi pare un’iniziativa utile e divertente. Sul volantino sono segnati anche tre numeri di telefono, ma ho preferito non pubblicarli, visto che mi pare che siano numeri privati delle organizzatrici e su internet si ha meno controllo che sulla carta. Se però qualcuno volesse i recapiti telefonici mi lasci un commento.
Purtroppo non sono segnalati siti o blog da linkare per l’evento.
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http://feedproxy.google.com/~r/blogspot/SCne/~3/kL0vXZ-t-MY/libera-i-libri-ke-storia.html
I parametri per misurare il successo di questi gruppi sono i frutti concreti che portano e la velocità di espansione del gruppo. Il primo indica l’utilità dell’attività e l’intensità con cui coinvolge i partecipanti. Il secondo è l’indice dell’entusiasmo risvegliato nei partecipanti che invitano amici e conoscenti a partecipare ed è diretta conseguenza del primo.
Perché il gruppo porti frutti concreti e si espanda è necessario impostare il lavoro in vista di obiettivi chiari come ad esempio raccogliere un tot di soldi da destinare ai poveri, prestare servizio in un centro di recupero per tossicdipendenti, preparare gli animatori dei campi estivi, guidare un gruppo di catechismo, capire il nocciolo di un libro vetero-testamentario eccetera. Questo è l’obiettivo e su questa strada si procede. Punto.
In questa maniera si avrà una chiara tabella di marcia che non farà perdere tempo agli interessati, che stimola la partecipazione e dall’altra parte i partecipanti sapranno cosa dire quando un amico chiede loro che cosa fanno in questo gruppo. Perché se io mi trovo di default una volta a settimana a parlare delle cose più svariate senza uno scopo vero, allora quando un amico mi chiederà cosa ci vado a fare io cosa gli rispondo? Che, boh, la volta scorsa … aspetta che mi viene in mente … ah sì, abbiamo parlato di aborto. Poi prima ancora abbiamo letto una lettera di un missionario e la prossima volta si parla di ecumenismo e islam. Sì, boh, ogni volta cambia. In genere ci si trova e si parla …
Diverso è dire che in cinque incontri ci prepariamo per il campo estivo di agosto con i ragazzi di seconda media. Ci siamo divisi in 4 gruppi che preparano: uno i giochi in casa, uno le gite, uno i turni per pulire i bagni e uno le preghiere. STOP. Così è chiaro, non si perde tempo, si produce qualcosa di tangibile. Io ad una cosa del genere parteciperei. Mica ad un gruppo di giovani parrocchiani col gusto della logorrea. E sono sicuro che alla stessa maniera la pensano anche altri miei coetanei, perché la voglia di darsi da fare, di partecipare, di lavorare anche a gratis c’è tra i ragazzi. Non siamo una generazione di svogliati, come piace pensare a chi ha fallito nel suo tentativo di coinvolgerci.
Ora a Desenzano si pensa di fare una Commissione per i Giovani a livello interparrocchiale. La mia idea è che funzioni in piccoli team specializzati il cui scopo è produrre un percorso educativo chiaro con obiettivi di breve e lungo termine per i giovani e gli adolescenti della città. Se qualcuno fosse interessato a contribuire in qualche maniera mi contatti. Mi piacerebbe sentire il parere di altri su questa mia idea dei “gruppi operativi” che organizzano altri gruppi operativi.
Chiedo perdono se nel post sembro irato con qualcuno. In realtà sono entusiasta del fatto di aver capito cosa finora, a mio avviso, non andava e che anche i Consigli Parrocchiali e in Diocesi si abbia preso sul serio la questione dei giovani. Ogni contributo è ovviamente gradito.
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– Economia di comunione
– Wikipedia: Émile Durkheim
– Ecologia delle comunità batteriche
– Tribes!
Boh, mi accorgo che mi manca parecchio background sia nel campo della psicologia sociale, della sociologia e pure dell’economia, ma qualcosina forse riesco a cavarla fuori …
Aggiornamenti:
Dalla stesura del post ho raccolto/trovato
– Cosa cambia nel community marketing?
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Hanno avuto un enorme successo i Bolzano Snowdays 09, conclusisi questo sabato con la festa di addio al Mirò in piazza Domenicani. Più di duecento studenti da tutta l’Europa e dal mondo si sono uniti ai più festaioli e sportivi di Bolzano per passare tre intense giornate sulle più belle località sciistiche della zona: Reinswald per la slittata al chiaro di luna, Obereggen per la gara di sci e di snowboard e Carezza per il torneo di pallavolo sulla neve, vinto dai padroni di casa della Libera Università di Bolzano.
L’evento, ormai giunto alla sua sesta edizione, è riuscito a sorprendere anche i veterani per l’organizzazione e la atmosfera unica degli Snowdays.
Gli studenti esterni, ospitati per questi tre giorni negli appartamenti e nelle stanze degli studenti di Bolzano, sono ripartiti domenica mattina in pullman con il proposito di ritrovarsi ai prossimi Snowdays che saranno ai primi di marzo.
La gratitudine e le facce sfinite ma soddisfatte dei partecipanti sono certamente il più bel premio per la ventina di collaboratori che hanno dato man forte ai membri del direttivo dello Sports Club dell’Università di Bolzano nell’organizzazione che insieme sono riusciti a dar vita al più grande evento sportivo per studenti sulla neve d’Europa.
Le aspettative di tutti sono ora concentrate sul sito degli Snowdays dove appena pronto verrà pubblicato il video di quest’anno e tutte le foto scattate in questi giorni.
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http://feedproxy.google.com/~r/blogspot/SCne/~3/I-Sm8rjXhMY/snowdays-09.html
Comunque il lavoro sta procedendo bene. Io imparo quotidianamente qualche nuovo tag di html per via del sito di cui mi occupo e di come si promuove un grande evento (e dell’immane lavoro che ci sta dietro!) e gli Snowdays ormai sono alle porte.
Giovedì si parte con il check in di tutti i partecipanti: 200 dall’uni di Bolzano e altrettanti da università dell’Italia e del resto dell’Europa. Quest’anno abbiamo anche un’università francese e una ceca. La sera c’è la slittinata a Reinswald seguita ovviamente da una festa.
Venerdì c’è la possibilità di fare una gara di sci o snowboard e di fare la ciaspolata, che a quanto pare dovrò guidare io (domani faccio un salto all’impianto di Obereggen per vedere come organizzare al meglio la cosa). La sera poi di nuovo un party nell’università.
Sabato torneo di snowvolley a Carezza e festa di addio a seguire. Condite il tutto con quel genere di cose che fanno degli studenti che per tre giorni dimenticano di essere studenti e si godono neve e compagnia.
La cosa più bella per me quest’anno è il contatto che ho trovato con Radio Viva Fm, perché è la mia radio del cuore che ascolto da ormai 7 anni circa. Siccome sono il responsabile per la comunicazione, sito e blabla ho preso i contatti con loro e domani pomeriggio avrò il primo “contatto fisico” con uno della radio che ci porta i banner da esporre sulle nostre location. Non vedo l’ora!
Visto che per i prossimi giorni avrò da lavorare come un mulo, colgo l’occasione per ringraziare tutti quelli che collaborano per organizzare questo mega evento, alla cui organizzazione penso che parteciperò anche l’anno prossimo (Erasmus permettendo (sempre che mi prendano (se faccio domanda in tempo))).
[Nell’immagine il nuovo logo dei Bolzano Snowdays ideato e creato da Stefania e Giulia]
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Per maggiori informazioni fate riferimento a info@scuolamozart.it
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1) battaglie navali
2) battaglie terrestri
3) mappa strategica e tattica
4) guerra di secessione americana + single player mode
5) mulitplayer
La mia unica preoccupazione ora è che il mio pc corrisponda ai requisiti di sistema.
Ringrazio Giulio di avermi ricordato che il gioco esce a breve.
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Chi fa il pendolare o vive fuori da Desenzano per poi tornare il weekend a casa sa cosa vuol dire vedere altrove progetti avviati e testati che qui da noi neanche si stagliano all’orizzonte degli ordini del giorno della Giunta Comunale. E non per cattiva fede di chi amministra la città, ma semplicemente perché a nessuno è mai venuto in mente che quella o quell’altra cosa fosse da migliorare.
Da un annetto ormai a Desenzano, forse un po’ in sordina, si sta cercando di dare voce a queste idee, di permettere a chiunque di mettere in rilievo quello che non va, di lasciar comunicare tra loro i cittadini e di metterli in contatto con l’amministrazione. E per farlo non serve neanche organizzare grandi comizi, riunioni o appuntamenti di altro genere, ma basta segnalare sul portale del progetto E21 accessibile tramite la rete civica OnDe.
Grazie ad una semplice segnalazione possiamo indicare che l’ultimo evento organizzato in piazza Malvezzi è stato un flop, che si dovrebbe fare qualcosa per migliorare il parco del Laghetto, che le fontane sul lungo lago perdono acqua, che quel semaforo all’incrocio sotto casa mia non va, e così via. Se vogliamo possiamo addirittura localizzare la nostra discussione sulla cartina Google Maps di Desenzano.
Penso non servano altre parole per spiegare quanto sia utile un tale progetto nella nostra città, per rendere chiare a tutti quali opportunità si schiuderebbero, se usassimo E21 per ridare voce ai cittadini, che mai hanno smesso di osservare la propria città.
Per iniziare subito, vi basta iscrivervi qui. Il resto è una cavolata. Se ci fossero problemi, sapete dove trovarmi.
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Poco male, tanto il regionale che sarebbe dovuto passare 10 minuti prima è in ritardo di 15 minuti, quindi posso benissimo prendere quell’altra coincidenza bla bla e così decido con Silvio, che era anche lui nella mia stessa medesima situazione, di prendere il regionale. Già che pago il doppio, potrò almeno scegliermi il treno che più mi aggrada, no?
Arrivato a Bolzano però mi sono detto che mica può finire così. Voglio dire, io mi sono fatto un viaggio senza presa elettrica, ma a me serve la presa, perché ho tutta la roba per studiare in formato .pdf o .ppt e non in .carta! E allora sono andato nell’ufficio della stazione a Bolzano e gli ho spiegato al tizio la rava e la fava del mio costo opportunità, della fidelizzazione del cliente, del ritorno d’immagine, che il tempo è denaro. Insomma, un motivo per cui studio Economia ci sarà! Ah già, gli ho pure strutturato il discorso come avrei fatto a dibattito, ho inserito una climax, la ricapitolazione alla fine e ho pure risposto alla sua domanda di come fosse possibile che io fossi arrivato prima del treno di cui mi lamento.
A quel punto non poteva più inventarsi che il timbro della macchinetta obliteratrice si legge male e che io ho contraddetto le leggi della fisica arrivando prima del mio treno e mi ha dato il modulo per chiedere il rimborso, la busta per la lettera e ho fatto tutto.
Non è stato poi così difficile.
Ora voglio vedere se, quando e di quanto mi arriva il rimborso.
[Nell’immagine: Paperino che mi dà man forte per convincere l’impiegato delle Ferrovie]
Ah già, dimenticavo: Grazie, Paperino!
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Non è che Elvis ha un blog, vero? Allora è vivo! : )
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