Autore: Daniel_Colm

Suedtirol.info

Cercavo un po’ di info da mettere sul giornalino universitario, il flyer, sui mercatini di Natale in Alto Adige. Per ogni numero intendiamo inserire una cartina adatta al periodo di uscita. Così sono andato sul sito www.suedtirol.info per vedere un po’ cosa si trovava.

Intanto devo dire il sito è proprio bello, soprattutto se si pensa che è di un’ente pubblico (che non so perché, ma in genere le istituzioni pubbliche hanno la capacità di far male tutto online). Cos’ha di bello il sito? Intanto i contenuti sono di qualità. Ogni post, descrizione, didascalia, promozione… sono tutti attuali, aggiornati, interessanti. Il sito è pensato per i turisti senza ombra di dubbio. Informazioni che esulano da questo ambito stanno altrove. A proposito di questo mi viene da osservare che forse il dominio suedtirol.info non è proprio facile da memorizzare. Chissà perché non .it.

Ho dato un’occhiata alla sezione mercatini con uno spot che tale non si può definire se ci riferiamo all’immagine che tutti abbiamo in testa con slogan e musichette orecchiabili che non ti cavi più dalla testa. Solo immagini di mercatini e una colonna sonora melensa che si adatta benissimo, anche se io avrei scelto qualcosa di natalizio, seppur non banale come Jingle Bells o cose simili.

Se voleste spararvelo, dura abbastanza poco (2 min).

Il vero colpo di genio però è secondo me la suoneria scaricabile dell’Alto Adige. Sì, avete letto bene. La suoneria scaricabile dell’Alto Adige. Ah, perché ogni provincia o regione (l’Alto Adige vive in questa condizione di né carne né pesce, un po’ come Balto che sa solo quello che non è) ha una suoneria sua? Certo che no. La Provincia Autonoma di Bolzano però si. Se volete dunque scaricarvela, cliccate qui. È gratis. (Ormai quando leggo le parole “suoneria”+”gratis” cerco subito di scovare l’asterischino o la scritta in piccolo con l’inganno. E invece stavolta no. Pensa te!)

E per i veri geek, che trovano sempre il “io l’avrei fatto meglio con qualche servizio gratuito che si trova in rete”, sappiate che c’è anche il bottoncino Twitter e Facebook per iscriversi. Mi sono appena iscritto a entrambi. Tutto in italiano. Ci dev’essere da qualche parte il doppione in tedesco, ne sono sicuro. E c’hanno pure il canale YouTube!
Dalla loro pagina Twitter tra l’altro vedo che ci sono alcune imprese della zona anch’esse su Twitter. Lo segnalo perché ogni tanto su Friendfeed c’è qualcuno che chiede quali imprese italiane usano i social media. Beh, per poco, ma sono ancora italiane.

Visto che inizio a divagare mi fermo qui. Lo scopo del post era semplicemente di fare un po’ di pubblicità disinteressata al sito www.suedtirol.info.

Articolo originale? Eccolo, copia questo link:
http://feedproxy.google.com/~r/blogspot/SCne/~3/Qni8m0fTO84/suedtirolinfo.html

Una mappa per sciare low cost?

Esiste una specie di Google Maps che visualizzi le zone poco in dove andare a sciare a prezzi bassi? Del tipo: la zona in rosso è da fighetti, quella in verde è da studenti. Ecco, io cerco una zona in verde. No, cioè, lo scrivo sul blog, perché sono sicuro che i signori di Google Maps mi leggo regolarmente (… una volta ogni 3 secoli).

Qualcuno mi sa consigliare qualche bel posticino? Non per forza Alto Adige. Dico tipo la provincia di Brescia o Bergamo.

Articolo originale? Eccolo, copia questo link:
http://feedproxy.google.com/~r/blogspot/SCne/~3/z0VJcW18YeE/una-mappa-per-sciare-low-cost.html

Entriamo nella rete

Ultimamente continuo a riflettere sul post di Roberto Venturini “Internet? Dovrebbe essere più stupida” su Apogeonline. In realtà è un pensiero ricorrente, che emerge sempre dopo aver parlato di internet a qualcuno di quel 50% di italiani che non capisce l’utilità di connettere un computer ad una connessione DSL. E non pensate che siano tutti anziani! O magari frequentano internet regolarmente, ma mai oltre al controllo della mail, alla frequentazione di Facebook e poco altro. Spesso si tratta anche di giovani, che semplicemente non c’avevano pensato ad usare internet.

Come può internet diventare più stupida (semplice)?

In realtà credo che sia già semplice da usare. Non dico da capire. Ma l’utilizzo della rete si sta già semplificando nell’utilizzo quotidiano. Penso a Twitter, Dropbox, Friendfeed, Wikipedia, Google, Youtube. Prendiamo ad esempio quest’ultimo. Dato per scontato che uno sappia accendere il computer e muovere il mouse, alla fine basta aprire il browser, scrivere l’indirizzo www.youtube.com sulla barra degli indirizzi, inserire una parola chiave nella barra di ricerca e cliccare sul thumbnail che più ci aggrada. Facile? Sì!

La vera barriera tra i cosidetti utonti e la rete spesso è semplicemente la pigrizia nell’affrontare il nuovo, la scarsa curiosità, l’atrofizzazione del cervello ad una routine di procedure per sbrigare le faccende quotidiane. Per sfondare questo muro serve qualcosa/qualcuno che la gente meno informatizzata già conosce e di cui si fida: Microsoft. Chi ha installato Linux o si è comprato un Mac, in genere ha già qualche anno alle spalle di computeristica. Microsoft invece è nelle case di tutti gli altri, quelli che per la prima volta di affacciano al mondo virtuale. E la gente, checché se ne dica, si fida, perché quelli che si lamentano, lo fanno solo perché conoscono le alternative sul mercato, e dunque rientrano già nella categorie di “esperti”. Come può aiutare Microsoft un paese come l’Italia ad entrare nelle maglie della rete?

Non solo il browser deve essere più semplice, intuitivo e pulito, ma l’intero sistema operativo Windows dovrebbe sbilanciarsi di più. Potrebbe chiederti se il documento che hai appena terminato di scrivere lo vuoi allegare ad una nuova mail. Potrebbe invitarti al termine della visione del film di lasciare un commento su MyMovies.it. Potrebbe sfidarti a pubblicare il tuo risultato ad un videogame su una classifica pubblica.
In questa maniera, volente o nolente, l’utonto si rende conto di quanto è limitato il suo uso del computer e si incuriosisce, pretende di conoscere meglio internet e magari ad abbonarsi ad una connessione più veloce.

L’ultimo numero di Wired (ottobre 2009) in un articolo, descrivendo le mire di Ray Ozzie per il futuro di Microsoft, mi ha fatto sperare che una cosa del genere sia possibile in breve tempo. Vediamo se Windows Azure basterà per trascinare con sé gli scettici nella rete.

Articolo originale? Eccolo, copia questo link:
http://feedproxy.google.com/~r/blogspot/SCne/~3/byu09mOexjY/entriamo-nella-rete.html

Come far maturare i cachi più in fretta

Finalmente si svela il motivo per cui in cucina c’è una pentola con dentro due mele e tre cachi sul mobile da qualche giorno! Mettendo, infatti, in una pentola chiusa (o in qualsiasi altro contenitore, suppongo) mele e cachi insieme, i cachi matureranno più in fretta. Ringrazio dunque l’amica della mamma che le ha dato questo geniale consiglio, così già stasera potrò portare a termine il ciclo che la natura ha pensato per ogni cachi, mangiandomeli.

Non ne conosco (ancora) l’esatto motivo scientifico. L’onnisciente Yahoo! Answers giustifica il tutto per mezzo della misteriosa azione di etilene ed acetilene che accelererebbero il processo. La domanda che nasce spontanea nel leggere il consiglio dell’arguto Yahoo!-Answeriano è: ma allora è possibile confezionare una bomba utilizzando semplicemente delle mele? Da ciò, come ovvia conseguenza, uno potrebbe chiedersi: non è che l’Alto Adige, con tutti i suoi meleti, sta effettuando una segreta corsa agli armamenti?

Beh, se proprio dovesse scatenarsi una guerra, magari per colpa mia, che pubblico certe idee sul mio blog, permettetemi di dare anche un contributo positivo all’umana storia erudendovi sul fatto che si dice cachi anche al singolare, e non caco. Dunque, il cachi.

Vi lascio con la foto del confronto tra due cachi partiti uguali, ma maturati con tempi diversi. Le föti fanno schifo, perché le ho scattate dal mio cellulare.


PS: Nella foto della pentola si vedono solo due cachi e non tre come è stato per tutta la durata dell’esperimento domestico a causa di insidie imprevedibili, come l’appetito di mia sorella.

Articolo originale? Eccolo, copia questo link:
http://feedproxy.google.com/~r/blogspot/SCne/~3/81yjqCYPf7o/come-far-maturare-i-cachi-piu-in-fretta.html

Fotografi per il SN Lokalisten

Nei social networks ciascuno ha reti di modeste dimensioni che connettono amici e conoscenti. Alcuni con qualche caratteristica che li avvicina alle community per via di interessi comuni (LinkedIn per l’ambito professionale, MySpace per l’ambito musicale ecc), ma alla fine pur sempre di reti di amici si tratta.
Beh, Lokalisten.de, un SN tedesco molto diffuso in Germania che si divide il mercato con StudiVZ (se qualcuno conoscesse le percentuali di diffusione…), offre di più. Oggi nella newsletter, in genere vuota con un invito personale a fare finalmente qualcosa, che la polvere si sta depositando sulla mia foto, annunciano un servizio nuovo, per quanto ne so unico.

“Questo finesettimana sei stato alla festa del secolo e vuoi assolutamente delle foto carine? Risparmiati la lunga ricerca! Con un po’ di fortuna c’era anche un membro del nostro team di 200 fotografi di eventi sin dall’inizio della festa e ha immortalato la tua serata festaiola!

La cosa migliore che puoi fare è controlare subito sulla pagina pubblica con le foto degli eventi

Il tutto è scritto solo con le minuscole, contravvenendo a più regole ortografiche di quante non se ne avrebbero infrante in italiano, ma in Germania si fa questo ed altro per essere piùgggiovani! Sta di fatto che questo Social Network tra i suoi dipendenti non ha solo nerd e smanettoni, ma anche delle specie di PR-fotografi sguinzagliati per il paese a prendere parte alle feste in discoteca.

In questa maniera viene sfruttato il fatto che il SN ha diffusione nazionale. Facebook non potrebbe mai coprire neanche lo 0,00001% delle feste negli States, figurarsi al mondo. Lokalisten invece può provarci. Con qualche giusto incentivo (non servono grandi salari) potrebbe assoldare eserciti di ragazzi disposti a passare qualche ora a weekend a scattare foto (cosa che farebbero né più né meno… purtroppo, aggiungo (se siete in discoteca, ballate, no? Cosa state a fare foto, cosa?)).

Sul sito (link funzionante solo per iscritti al SN) ci si può candidare come fotografi. I vantaggi (il compenso dunque) sono l’ingresso libero alle feste, in alcuni casi free drinks o accesso alla zona VIP, vedere i retroscena della festa e allacciare contatti, verrà messa a disposizione una macchina fotografica, si potrà partecipare agli eventi informativi dove si possono incontrare e conoscere gli altri fotografi (quindi fare social networking offline) e si avrà qualche lezione su come fotografare alle feste e come sistemare le foto prima dell’upload.

Ora vado a controllare se c’era qualcuno alle due feste di Koblenz dei WHU-Euromasters : )

Articolo originale? Eccolo, copia questo link:
http://feedproxy.google.com/~r/blogspot/SCne/~3/bjrT-w6enjo/fotografi-per-il-sn-lokalisten.html

Weekend 13-14 novembre a Desenzano

Se non aveste programmi per questo fine settimana ecco due appuntamenti a Desenzano entrambi a Palazza Todeschini in sala Pelèr:
venerdì 13 novembre il Gruppo di Connvergenze Culturali “Soggetti Smarriti” ospita Giulio Giorello nell’incontro “Scienza e Religione” alle 20.30;
sabato 14 novembre invece la redazione di L’ago e l’Associazione De Benaco invitano alla presentazione del libro di Luca Doninelli “L’incendio dei sogni” alle 17.00.

Personalmente non so ancora se vi parteciperò. L’ultima volta che sono andato a sentire Giorello a Desenzano non mi ha proprio entusiasmato e il librettino “Di nessuna Chiesa” non mi ha trovato molto d’accordo nelle argomentazioni per certi versi deboli, ma per poterne parlare dovrei riprenderlo in mano.

Per quanto riguarda invece l’evento organizzato dall’associazione De Benaco sabato, mi farebbe piacere parteciparvi, almeno per vedere in faccia qualcuno della redazione di L’Ago, che leggo sempre volentieri. Anche se sono associato, non ho mai avuto l’occasione di conoscerne i partecipanti, ad eccezione di quelli che conoscevo già prima della nascita dell’associazione.

Articolo originale? Eccolo, copia questo link:
http://feedproxy.google.com/~r/blogspot/SCne/~3/tJ_6XGRkD7k/weekend-13-14-novembre-desenzano.html

D-t?

Pensavo: ma… se iniziassi a narrare delle vicende di D-t (Daniel-tirocinante)?

Articolo originale? Eccolo, copia questo link:
http://feedproxy.google.com/~r/blogspot/SCne/~3/GUWf6yJEDHI/d-t.html

Incontro sull’infiltrazione mafiosa a Desenzano e Brescia

All’inizio avevo capito che si trattasse qualcosa solo a Brescia, quindi non ha molto attirato la mia attenzione. Ora che ho capito che è a Desenzano (mai fidarsi delle foto di copertina), penso proprio che ci farò un salto. Ecco la descrizione che c’è su Facebook. Da quello che ho capito c’è dietro Gaia, quindi se riesco a reperire qualche info in più la pubblicherò sul blog.

«Gli autori del documentario di inchiesta “La Leonessa e la Piovra” Fabio Abati e Igor Greganti illustreranno come la mafia opera nel tessuto economico e produttivo della provincia di Brescia, dai subappalti nei cantieri edili al traffico di cocaina e prostituzioni sui night del Garda.»

La conferenza si terrà a Palazzo Todeschini (Palazzo del Turismo) in piazza Malvezzi a Desenzano venerdì 6 novembre dalle 20.30 alle 23.30 circa.

Se vi interessa l’argomento, vi segnalo anche la proiezione di Fortapàsc. Sempre copiando la descrizione dell’evento su Facebook, ecco la breve descrizione del film:
«”Fortapàsc” ci racconta la storia di un giornalista di 26 anni trucidato il 23 settembre 1985 dalla camorra, la sua unica colpa collegare fatti, fare nomi e cognomi e tuttavia continuare a vivere una vita normale tra amici e fidanzata.»

Il costo della visione, che sarà sabato 31 ottobre alle 20.45 fino alle 23.00, è di 5 euro.

Articolo originale? Eccolo, copia questo link:
http://feedproxy.google.com/~r/blogspot/SCne/~3/RS9qiugG184/incontro-sullinfiltrazione-mafiosa.html

Mi porto avanti

Ottobre volge al termine e a breve sarà di nuovo tempo di pensare ai regali dei nostri cari. I problemi sono sempre i soliti: ci si sveglia fuori troppo tardi, non si sa cosa regalare, non si vogliono fare regali inutili o non apprezzati e quest’anno si aggiungono gli effetti della crisi finanziaria, che a uno viene da pensare: “se c’avessi pensato prima, avrei potuto cogliere più occasioni per risparmiare”.

Ecco perché mi porto avanti e pubblico nuovamente il link alla mia lista dei desideri online, il mio Desiderometro! Qui sopra potete trovare qualche spintarella per capire cosa mi piace. Bella roba, n’è? Vi ho tolto un po’ del peso del problema di fare regali? Ottimo! Prendetelo come se fosse il mio regalo di Natale in anticipo (e poi dicono che io ai miei amici ci penso solo quando ne ho bisogno 🙂 ).

Ora che hai capito quanto è una ganzata, vuoi anche tu la tua wishlist personale? Basta che vai a www.wishlistr.com. E poi fammi sapere il link!

Articolo originale? Eccolo, copia questo link:
http://feedproxy.google.com/~r/blogspot/SCne/~3/Vvb10GeIKIA/mi-porto-avanti.html

Safari Book Online alla LUB

Più ci penso e più penso che sia una cosa grandissima quella organizzata dalla biblioteca universitaria dell’uni. Fino al 18 novembre (spero che poi facciano un abbonamento annuale) con la login dell’intranet dell’uni, noi studenti possiamo accedere alla libreria online di Safari (non l’avevo mai sentita prima). In parole povere si tratta di una biblioteca in rete che ti permette di consultare direttamente dal tuo browser i testi disponibili. Purtroppo non si possono scaricare, ma mi pare ovvio. Altrimenti avrei già avviato un flusso di download che non si sarebbe fermato finché non avessi riempito tutti i dischi di memoria che ci sono in casa.

Ecco qualche screenshot per far comprendere quale fortuna ci è piovuta addosso.

Questa è la prima pagina. Nella colonna di sinistra ci sono le categorie di libri. Sono una ventina, prevalentemente di informatica (non so se l’università ha fatto una selezione tagliata su misura per alcune facoltà).

Qui ho scelto la categoria Business. Mi risultano 790 testi (credo tutti in inglese) disponibili alla lettura online. A lato le sottocategorie.

Scelto un libro arrivo ad una pagina di presentazione, come lo potrebbe essere quella di Feltrinelli.it o Ibs.it con l’aggiunta del pulsantino “Start reading online”.

Con un click arrivo così al contenuto del libro vero e proprio. Posso sfogliarlo in avanti e indietro attraverso delle barre verticali ai due lati. Poi ci sono i bottoncini di zoom e altri strumentini vari.

Peccato che essendo online non si possano prendere appunti a margine (almeno non ho ancora scoperto come si fa).

La Libera Univeristà di Bolzano sarà anche un po’ più difficile di altre, ma offre veramente risorse spettacolari. Ieri ho pure notato che in biblioteca stanno appesi due certificati di piazzamento al secondo posto in due anni consecutivi ad un concorso con sede a Berlino per le migliori biblioteche (non so di che bacino). Per non parlare del resto dei servizi ICT offerti, come quando per ragioni di studio (corso di informatica) mi hanno installato senza fare bif Vista, Office 07 e SPSS 6 sul mio Mac.

Articolo originale? Eccolo, copia questo link:
http://feedproxy.google.com/~r/blogspot/SCne/~3/g5i2bpx1ehw/safari-book-online-alla-lub.html

EE Projekt

Le energie rinnovabili sembrano non solo la soluzione per alcuni problemucci ambietali di cui si parla sempre più spesso, ma una grande opportunità per studenti, investitori, ricercatori ecc. A forza di scoop, previsioni e proiezioni, allarmismi, soffiate e blabla si è un po’ perso il quadro dell’attuale stato di avanzamento del settore della produzione di energie rinnovabili. Per questo motivo Michael, in qualità di presidente del comitato locale di AIESEC a Bolzano, ha avviato quest’estate l’organizzazione di un progetto indirizzato agli studenti, ma aperto anche a chiunque altro fosse interessato, di nome EE Projekt. Prossimamente mi vedrete scrivere sempre più spesso di questo evento, visto che mi sono incaricato di occuparmi della comunicazione e promozione della cosa.

Ora Michael ha lasciato l’uni di Bolzano, quindi la presidenza del comitato è passata a Francesca e il progetto ha continuato a crescere. Il programma si apre lunedì 26 ottobre con uno stand informativo organizzato dall’Ökoinstitut Südtirol/Alto Adige per mostrare come cucinare con un forno solare e calcolare la nostra impronta ecologica. Le due settimane seguenti si sviluppano con conferenze, proiezioni di film, un tour guidato per gli stabilimenti di energia elettrica nei dintorni di Bolzano organizzato dal TIS Innovation Park, per poi culminare con una grande conferenza alla quale partecipano esperti di vari settori legati all’industria energetica il 12 novembre (un giovedì).

Nel frattempo si possono trovare le prime informazioni relative all’indirizzo www.eeprojekt.eu, sulla nostra pagina di Facebook. Per rimanere aggiornati consiglio di iscriversi ai twit del progetto.

Non spaventatevi dal nome. Per quanto l’abbiamo battezzato in tedesco (EE sta per Erneuerbare Energien), ci sono anche eventi in italiano e inglese. In particolare alla conferenza finale ci sarà un traduttore dal tedesco all’italiano e viceversa. Da qui potete scaricarvi il pdf del volantino in inglese (a breve lo mettiamo su anche in italiano e tedesco).

Articolo originale? Eccolo, copia questo link:
http://feedproxy.google.com/~r/blogspot/SCne/~3/6IxxqrRAUDo/ee-projekt.html

Rookie Day a Bressanone

Ieri è stato organizzato anche a Bressanone il Rookie Day, il pomeriggio dedicato alle matricole. A dispetto delle nostre aspettative pessimistiche, hanno partecipato una trentina di ragazze e un ragazzo (grande Filippo!). Anche là abbiamo aperto le danze come a Bolzano alle 14.30, partendo con la Foto nella fontana in centro città, seguita dal Karaoke di gruppo e infine dalla creazione di un cocktail di loro invenzione. Anche qui abbiamo suddiviso i ragazzi in gruppi da 5 persone. In premio per la prima squadra i biglietti per i Bolzano Snowdays 2010, ai secondi i biglietti per la slittata al chiaro di luna organizzata dal kikero e per i terzi classificati delle consumazioni gratuite per la prima festa organizzata a Bressanone. Premio di consolazione per le altre tre squadre era un’affiliazione a scelta tra S.C.U.B. e kikero.

Nella foto, la squadra vincitrice alla prima prova.

Articolo originale? Eccolo, copia questo link:
http://feedproxy.google.com/~r/blogspot/SCne/~3/ETJVqHdVrDw/rookie-day-bressanone.html

Rookie Day ’09

Grande successo l’edizione di quest’anno del Rookie Day presso la sede di Bolzano della LUB dalle associazioni studentesche S.C.U.B, Uni-Party, AIESEC e kikero. Più di 60 matricole si sono riunite oggi alle 14.30 nel cortile interno dell’università. Divisi in 12 squadre i nuovi studenti, prevalentemente dalle Facoltà di Design ed Economia, si sono affrontati in tre prove per conoscere meglio l’Università, la Città e il partner del Rookie Day, Red Bull. La prima prova consisteva nel raccogliere quante più persone si riuscivano a convincere dell’università ad aiutare la squadra in un tiro alla fune contro le altre squadre. Focus della seconda prova era conscere la città facendosi regalare almeno un panino dai panettieri del centro città. La squadra con più panini raccoglieva più punti per la classifica finale.

Per l’ultima prova dovevano muoversi per il centro, armati di cartine della città, alla ricerca delle quattro ragazze della Red Bull che assegnavano loro i seguenti compiti: posizionare e fotografare una lattina posta nel posto più strano che veniva lori in mente; fotografare quattro pub partner dell’associazione studentesca Uni-party, dove poi si terranno le feste durante l’anno accademico; farsi fare un video mentre in sincro crollavano a terra in piazza Walther; e per concludere rispondere a 8 domande sulla città, usi e costumi altoatesini, università e Red Bull.

Stasera alle 23 si terranno le premiazioni durante il Rookie Party al Museion. La festa inizierà alle 22.00 e finirà alle 3.00. Ingresso € 7,00 inclusa consumazione. Ovviamente ingresso gratuito per le matricole.

Articolo originale? Eccolo, copia questo link:
http://feedproxy.google.com/~r/blogspot/SCne/~3/I1u7he94REA/rookie-day-09.html

Scuse a Uni-Party

Bene! L’anno accademico è iniziato da poco più di un’ora e già mi trovo a dovermi scusare con Kai e Uni-party per un incidente diplomatico causato da me in Aula Magna alla presentazione delle organizzazioni studentesche alle matricole di quest’anno. Dopo essermi lanciato in una presentazione degli Snowdays e persi i freni inibitori ho detto riguardo alle feste: “Uni-party macht das am besten, aber wir machen das besser!”. Ai più non sembrerà nulla di scandaloso, perché è difficilemente comprensibile, ma visto che l’auditorium era in buona parte tedesco il danno è grave. E nonostante io mi sia scusato pubblicamente subito dopo nell’ilarità generale, devo fare un più ampio mea culpa per riparare il danno e sperare che stasera non mi mettano a pulire il Museion dopo la festa (che già faccio i biglietti dalle 0.30 alle 3.00 am!).

Dunque, Uni-party è l’associazione meglio organizzata dell’uni. Hanno una capillare presenza su su internet grazie a Facebook e al loro sito sempre curato ed aggiornato. Ogni settimana hanno pronti i manifesti per le loro feste, quando il flyer ha faticato a realizzare delle semplici tovagliette per la mensa con qualche notizia stampata sopra. Fanno le migliori feste e tutte le associazioni, tanto che sia SCUB, kikero e AIESEC, si rivolgono a loro quando ci sono eventi da organizzare. Sono sempre disponibili e raggiungibili in ufficio e riescono a fare tutto con un bugdet limitatissimo. Non esagero se dico che sono l’associazione più amata dagli studenti dell’università (anche se credo che SCUB venga subito dopo).

Per gli Snowdays in particolare, hanno fatto un lavoro enorme. All’ultima edizione ricordo che sono rimasti su almeno fino alle 6 di mattina per finire di sistemare il Mirò dopo la festa conclusiva dell’evento. E non fanno questo solo da quando è stata fondata Uni-party l’anno scorso, ma si sono sempre dati da fare in qualità di responsabili per le feste all’interno di SCUB, tanto che ora che ci sono loro, non esiste più questa carica nel direttivo dell’associazione sportiva.

Rinnovo dunque pubblicamente le mie scuse a Uni-party e a Kai in particolare che oggi era presente perché senza di loro, sì, forse avrei partecipato a più lezioni il venerdì mattina alle 9, ma non mi sarei divertito qui a Bolzano così tanto! Quindi non solo scusa, ma anche grazie a tutto il team.

Articolo originale? Eccolo, copia questo link:
http://feedproxy.google.com/~r/blogspot/SCne/~3/2jKm2g42k6s/scuse-uni-party.html

A cosa serve Twitter quando c’hai Facebook?

Ieri sera Alba ed io stavo cercando di istruire una ampia platea, di circa 6 persone, sull’utilità di Twitter. La questione più interessante sollevata dagli scettici astanti era sull’utilità di Twitter quando pare più comodo e mirato Facebook. Si diceva che Twitter è utile quasi solo a chi ha da raccontare cose importanti o interessanti come VIP, testate giornalistiche e altre istituzioni. Ma allora perché un comune mortale come me ha un account su Twitter? E perché non sono l’unico?

Da un lato potrei rispondere che se vuoi seguire le categorie “giustificate” ad esserci su Twitter,
(quelle indicate sopra) è molto comodo avere a tua volta un account (è possibile rendere accessibile Twitter anche a chi è furoi dal network. Io ad esempio pubblico i miei updates qui sul blog). Ma non è l’unico motivo.

Comunicare quello che faccio a chiunque, amico o meno, senza barriere mi rende innanzitutto degno di fiducia. Se parlo senza timori di quello che faccio è perché ho poco da nascondere e ho gusto nel condividerlo. In questa maniera diventa facile raccogliere nuovi contatti, per non dire amicizie, perché permetto di entrare nella mia intimità anche gente nuova che a sua volta si apre e sia crea una superficiale forma di intesa e conoscenza reciproca.

Certo vi chiederete: “Che sfigato è uno che mette in palio la propria privacy per fare amicizia con chi capita? Ma non c’ha amici veri?” (Se avete più di 25 anni, forse avete usato parole leggermente diverse, ma il succo è questo).
Potendo parlare solo di quello che riguarda me, posso spiegare la faccenda dal mio punto di vista, ma non escludo che ci possano essere altri motivi.

Faccio un brevissimo flashback per introdurre il mio motivo. In fase adolescenziale, quando discutevo con mia mamma dei miei dubbi su che scelte fare per il mio futuro, lei mi ha detto: “Guardati attorno, prendi una persona che ammiri o che fa quello che vorresti fare tu da grande e impara quello fa, imitalo, fagli domande”. Tradotto in social-ese, segui su Twitter quelli che hanno un blog che ti incuriosisce.

Su Twitter poi si creano sinergie interessanti, che su Facebook difficilmente sono replicabili. Su Facebook infatti ci sono i tuoi amici che condividono con te esperienze e opinioni, visioni e valori. Su Twitter è più facile incontrare gente che la pensa diversamente e quindi quando comunichi un dubbio puoi accedere a risposte e consigli inaspettati che i tuoi amici non saprebbero offrirti.

Poi ci sono altri fattori come la moltitudine di applicazioni esterne per godere di tutti i vantaggi di Twitter.

La principale differenza comunque tra FB e Tw è nell’audience. Non è necessario essere delle persone famose per sfruttare Twitter. Se voleste farvi un account cliccate qui (e poi seguitemi 😉 ). Io sto qui!

Articolo originale? Eccolo, copia questo link:
http://feedproxy.google.com/~r/blogspot/SCne/~3/Ue3o-KxQbWs/cosa-serve-twitter-quando-chai-facebook.html