Autore: Andrea_Volpi

SIRMIONE. Canneti, confermati i danni.

AMBIENTE. A Sirmione e Desenzano gli episodi, le sanzioni a carico dei responsabiliÈ allarme per la devastazione dei canneti a Sirmione e Desenzano, parti essenziali di un delicato ecosistema lacuale indispensabile per la fitodepurazione delle acque e…

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MONIGA. Sentenza giudica illegittimi gli hangar

MONIGA. Una controversa vicenda che prende il via ancora nel 2005Sentenze del Tar: «Illegittimi gli hangar costruiti nel porto» La Soprintendenza di Brescia l’ha spuntata nel ricorso al Tar contro gli hangar costruiti nel porto di Moniga. Il 31 mag…

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Pronti, partenza… via!

Ci siamo, mercoledì 7 primo incontro dell’anno nuovo di “Sirmione Democratica”. Di strada ne abbiamo fatta tanta, sono stati mesi intensi tra volantinaggi, incontri e spiedi. Certo il gruppo oggi è molto più affiatato e si lavora tutti insieme verso l’obbiettivo di Giugno 2009. Sono pochi i mesi che ci separano dall’appuntamento elettorale e, comunque vada questa corsa, sono fiero di aver trovato molte persone che hanno dedicato del proprio tempo alla realizzazione di un sogno. In tempi di crisi è difficile pensare ad utopie, dicono sia meglio avere i piedi per terra, ma penso sia questo il momento migliore per cambiare veramente. E’ sotto i nostri occhi che il modello di sviluppo attuale non va, serve una nuova idea di sostenibilità, serve lasciare una politica miope e personale per un progetto di ampio respiro. Questo abbiamo costruito insieme e speriamo di poter concretizzare, sarò felice se prima delle persone avremmo portato nuove idee e nuova linfa alla comunità Sirmionese.
…a mercoledì, AV.

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VAS, nuove notizie

Dopo la prima conferenza preliminare svoltasi il mese scorso, è disponibile sul sito del Comune la documentazione relativa alla Valutazione Ambientale Strategica.
In realtà è ben poco, di fatti si tratta solamente di una tabella riassuntiva e di 3 tavole (criticità, sensibilità e ambiti di valutazione). Mancano le relazioni necessarie alla comprensione delle tavole stesse e tutta la parte relativa al “monitoraggio”, ovvero il cuore di questo nuovo piano urbanistico.
Mi chiedo come si possa elaborare una proposta seria, avendo in mano così poche informazioni. Durante la conferenza preliminare c’era stato detto che tutto il materiale presentato veniva poi reso consultabile dal sito internet del Comune, come mai non è così?

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la Valutazione Sirmionese Strategica

Posto l’articolo sulla “Valutazione Ambientale Strategica” (VAS), pubblicato su “Sirmione Democratica”. Spero non sia troppo pesante!

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La voce della Democrazia

Pubblico l’articolo che ho scritto per “Sirmione Democratica”, distributio sul territorio Sirmionese nel mese di Dicembre 2008.

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Balbiana, colline e cementificazione

Domenica 16 Novembre 2008 BRESCIA OGGI

IL TEMA. L’eccessiva cementificazione preoccupa gli ambientalisti del Parco delle Colline e la Soprintendenza. Dal caso Balbiana alle mire dei costruttori
L’accusa: «Qui in tre anni superati i 100 mila metri cubi»

Balbiana è solo la punta di un iceberg di cemento che sta invadendo una zona di grande pregio naturalistico come quella di Manerba. Un giro d’affari, quello urbanistico, che – secondo molti osservatori (sul tema il Garda si è guadagnato recentemente anche un’inchiesta del settimanale “L’Espresso”) – richiama sulle sponde del lago oltre ai soliti speculatori, anche l’attenzione della criminalità organizzata.
Secondo le associazioni ambientaliste, i veri problemi stanno a monte. Fra gli altri, la possibilità concessa agli enti locali di coprire le spese correnti con gli oneri dei permessi a costruire.
Tra i casi più recenti registrati a Manerba, c’è la vicenda del sentiero collinare di Balbiana trasformato in una strada battuta da camion e ruspe per raggiungere un albergo in costruzione in vicolo del Poggio. È una delle questioni più clamorose, ma non certo l’unica a mettere in allarme associazioni ambientaliste, Soprintendenza, Prefettura, forze dell’ordine, addirittura la Provincia di Brescia. Tutti in allarme. Secondo fonti vicine al Broletto, l’ex assessore al territorio Aristide Peli avrebbe comunicato in una lettera proprio al comune di Manerba di aver individuato negli strumenti urbanistici adottati dall’amministrazione «almeno 53 anomalie da regolarizzare in contrasto con il Piano territoriale di coordinamento provinciale», il documento che detta le regole della tutela del paesaggio.
«Nel solo comune di Manerba da tre anni a questa parte la cementificazione ha superato i 100 mila metri cubi. Gran parte delle strutture realizzate partono senza autorizzazioni, e senza il parere della Soprintendenza. Poi i lavori vengono sospesi in attesa delle sanatorie che giungono puntualmente» afferma Enzo Bertelli, tecnico della società Gimimex, che ha sollecitato vivamente tutte le istituzioni affinché intervenissero sulla vicenda Balbiana e non solo su quella. Un impegno non scevro da rischi se è vero che Beretelli è già stato oggetto di minacce (una nel bel mezzo del paese).
«Nell’aprile 2008 – dice Bertelli – è stata rilevata nell’area della Balbiana una presenza di mercurio oltre i limiti consentiti dalla legge». Le ordinanze di ripristino ambientale del sentiero emesse nei mesi scorsi da Sovrintendenza e assessorato provinciale all’Ambiente sono sempre state disattese: «Tutta la zona deve tornare com’era – dice Bertelli -. La strada va eliminata».Circa 15 mila metri cubi di terra sono da riportare indietro: «stiamo aspettando le ruspe – prosegue Bertelli – siamo attenti e vigli non ci toccano minacce più o meno velate». Le speculazioni edilizie sembrano di casa nel basso Garda dove, da tempo, le associazioni ambientaliste (come il Comitato per il Parco delle Colline moreniche del Garda) denunciano abusi e irregolarità. Non tutto infatti pare trasparente: in molti comuni «le amministrazioni – dice Bertelli – negano l’accesso alla documentazione anche ai membri dell’opposizione».F.AP.

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Contaminata riva San Vito a Sirmione

da Bresciaoggi.it di Maurizio Toscano

LA DENUNCIA. Le associazioni ambientaliste del Basso Garda presentano un esposto per due gravissimi episodi, avvenuti all’altezza di due cantieri edili sulla penisola Sirmione, così si uccidono i canneti. Contaminata la riva San Vito su circa seimila metri quadri. Distrutto il 40 per cento della flora acquatica tutelata

Ci risiamo. Un altro scempio ambientale si registra sulla costa del lago di Garda. Stavolta è il turno di Sirmione dove il maestoso canneto di S. Vito, uno dei maggiori dell’intero bacino gardesano con oltre 6 mila mq di superficie, è stato devastato forse irrimediabilmente. Un episodio doloso, pochi i dubbi. E ora si dovranno accertare le responsabilità. Il 19 ottobre scorso, denuncia il presidente del Comitato per la tutela di punta Grò, Laura Simeone, al quale si sono unite le associazioni Roverella, Italia Nostra, Legambiente del Garda e Comitato parco colline moreniche, è stato scoperto «nel canneto antistante il cantiere di S. Vito uno scarico di acque reflue, presumibilmente provenienti dall’attiguo cantiere edile. Visivamente – prosegue l’esposto trasmesso alla Forestale, al Comune, ai Noe, ai Carabinieri e agli assessorati provinciali all’ambiente e al territorio – si nota che la porzione centrale del canneto, proprio in corrispondenza dell’arrivo di una tubazione, è contaminata e con le piante completamente disseccate». La documentazione fotografica, realizzata da una barca e da un aereo, non lascia adito a dubbi se confrontata con altre fotografie risalenti al marzo 2007 (prima dell’inizio dei lavori) in cui viene dimostrato il buono stato delle piante. Ora sarà chi di dovere ad accertare le responsabilità. Ma i sospetti degli ambientalisti puntano in una direzione ben precisa. Sempre le foto (ma c’è a disposizione delle autorità anche un filmato) mostrano come un tubo parta dalla recinzione del cantiere per sboccare sulla riva: in mesi e mesi di versamento a lago, quella parte di canneto è andata ormai distrutta. Almeno il 40% perso irreparabilmente. Le associazioni aspettano ora con fiducia un intervento delle autorità. Finora il solo assessore provinciale Enrico Mattinzoli ha ringraziato i firmatari dell’esposto.

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