Autore: Andrea_Volpi

Vigilia con polemica per il «Premio Catullo»

L’accusa: «Bufala mediatica ormai inutile e obsoleta» La difesa: «Un vero affare per il ritorno promozionale».
Scoppia la polemica, a pochi giorni dalla registrazione del premio Sirmione Catullo da parte di Rai Uno, tra l’assessore Giordano Signori e la cantante sirmionese Betty Vittori, che nella recente campagna elettorale è stata candidata in Forza Sirmione Democratica.
In Consiglio comunale, Signori, traendo spunto da un articolo firmato dalla stessa Vittori su un foglio elettorale, ha risposto piccato alle sue critiche sul premio. «Non si può parlare di bufala mediatica, infatti, per la promozione di Sirmione riusciamo ad avere una risonanza anche internazionale con una trasmissione in onda in prima serata su Rai Uno. Trattandosi poi di un premio giornalistico in una cornice di spettacolo, otteniamo sempre un’audience buona. Ci si dimentica . prosegue – che sui giornali tv e sulla stessa Rai appaiono spot e video in diversi giorni con la notizia dello spettacolo “Notte a Sirmione”, una promozione fenomenale».
E l’assessore parla anche di cifre. «Quest’anno lo sponsor principale, Costa Crociere, ci garantirà 240 mila euro, l’amministrazione si accollerà circa 100 mila euro. Se si pensa che per una pagina su un noto settimanale e un piccolo riquadro su un giornale nazionale abbiamo pagato, insieme agli albergatori, circa 30 mila euro, mi chiedo qual è tra i due il vero affare promozionale?».
Non è così per Betty Vittori, che liquida il «Sirmione Catullo come un programma obsoleto e sorpassato di cui non abbiamo più bisogno, uguale a molti altri sul palinsesto Rai alla quale fra l’altro non costano un euro, e per di più con un’audience bassa».
«Basti rammentare quanto scritto dal consigliere Rai, Nino Rizzo Nervo, sul Corriere della Sera del luglio 2006 a proposito della trasmissione di Sirmione, censurata da lui ironicamente». Per Betty Vittori, inoltre, «non si comprende perché i tecnici ci impieghino tanto tempo a montare il palco quando quelli di un tour si montano in giornata. Infine, per contratto molti ospiti sono tenuti a partecipare ad alcuni eventi, invece per lo spettacolo di Sirmione si chiedono cachet di tutto rispetto con i soldi degli utenti».

Mercoledì 24 Giugno 2009, bresciaoggi.it

Pietoso spettacolo

Ieri sera è andata in scena a Palazzo dei Congressi “autocelebrazione di un Sindaco”. La sala occupata macchie da parenti e amici. Il neo-eletto richiama nel suo discorso parole come “nuovo corso” e “dialogo politico normale”, poi però si smentisce dando dei “poco seri” a tutto il gruppo di minoranza, si aggiungono anche altri aggettivi che vi risparmio. La punta massima di arroganza la tocca però “Johnny dal vestito blu elettrico”, eccentrico spara-sentenze che attacca chi non può difendersi augurando un trasferimento in un altro continente.

Cominciamo molto male, se questo è il rispetto verso i consiglieri di minoranza, si preannuncia una battaglia senza esclusione di colpi.

Ai prossimi aggiornamenti…

Articolo originale? Eccolo, copia questo link:
http://andreavolpi.blogspot.com/2009/06/pietoso-spettacolo.html

Referendum, i quesiti in pillole

QUESITI 1 E 2 (CAMERA & SENATO)

Se vincono i Sì, scompariranno le coalizioni di partiti e si eviterà che questi si uniscano il giorno delle elezioni e si dividano subito dopo imponendo veti, mediazioni e verifiche continue a maggioranza e governo. Si realizzerà anche in Italia il bipartitismo, così come negli Usa, in Inghilterra, in Francia e in Spagna. Senza coalizioni, la soglia di accesso a Camera (4%) e Senato (8%) diventerà uguale per tutti e il premio di maggioranza non potrà più andare alla coalizione ma solo alla lista che avrà ottenuto più voti.

Quesito 1: Vedi come cambia la legge (scarica PDF)
Quesito 2: Vedi come cambia la legge (scarica PDF)

QUESITO 3 (CANDIDATURE MULTIPLE)

Se vincono i Sì, sarà vietato candidarsi in più di un collegio e scomparirà la pratica abusata di presentare ovunque candidati “acchiappa-voti” (normalmente i leader di partito). In questo modo sarà colpita la nomina dei parlamentari da parte delle segreterie di partito, che decidono chi deve andare al Parlamento sia prima delle elzioni, sia (mediante questa pratica abusata) all’indomani del voto.

Comitato Promotore

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Referendum, i quesiti in pillole

QUESITI 1 E 2 (CAMERA & SENATO)Se vincono i Sì, scompariranno le coalizioni di partiti e si eviterà che questi si uniscano il giorno delle elezioni e si dividano subito dopo imponendo veti, mediazioni e verifiche continue a maggio…

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Referendum, i quesiti in pillole

QUESITI 1 E 2 (CAMERA & SENATO)

Se vincono i Sì, scompariranno le coalizioni di partiti e si eviterà che questi si uniscano il giorno delle elezioni e si dividano subito dopo imponendo veti, mediazioni e verifiche continue a maggioranza e governo. Si realizzerà anche in Italia il bipartitismo, così come negli Usa, in Inghilterra, in Francia e in Spagna. Senza coalizioni, la soglia di accesso a Camera (4%) e Senato (8%) diventerà uguale per tutti e il premio di maggioranza non potrà più andare alla coalizione ma solo alla lista che avrà ottenuto più voti.

Quesito 1: Vedi come cambia la legge (scarica PDF)
Quesito 2: Vedi come cambia la legge (scarica PDF)

QUESITO 3 (CANDIDATURE MULTIPLE)

Se vincono i Sì, sarà vietato candidarsi in più di un collegio e scomparirà la pratica abusata di presentare ovunque candidati “acchiappa-voti” (normalmente i leader di partito). In questo modo sarà colpita la nomina dei parlamentari da parte delle segreterie di partito, che decidono chi deve andare al Parlamento sia prima delle elzioni, sia (mediante questa pratica abusata) all’indomani del voto.

Comitato Promotore

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Referendum, i quesiti in pillole

QUESITI 1 E 2 (CAMERA & SENATO)

Se vincono i Sì, scompariranno le coalizioni di partiti e si eviterà che questi si uniscano il giorno delle elezioni e si dividano subito dopo imponendo veti, mediazioni e verifiche continue a maggioranza e governo. Si realizzerà anche in Italia il bipartitismo, così come negli Usa, in Inghilterra, in Francia e in Spagna. Senza coalizioni, la soglia di accesso a Camera (4%) e Senato (8%) diventerà uguale per tutti e il premio di maggioranza non potrà più andare alla coalizione ma solo alla lista che avrà ottenuto più voti.

Quesito 1: Vedi come cambia la legge (scarica PDF)
Quesito 2: Vedi come cambia la legge (scarica PDF)

QUESITO 3 (CANDIDATURE MULTIPLE)

Se vincono i Sì, sarà vietato candidarsi in più di un collegio e scomparirà la pratica abusata di presentare ovunque candidati “acchiappa-voti” (normalmente i leader di partito). In questo modo sarà colpita la nomina dei parlamentari da parte delle segreterie di partito, che decidono chi deve andare al Parlamento sia prima delle elzioni, sia (mediante questa pratica abusata) all’indomani del voto.

Comitato Promotore

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A proposito del referendum

Come sapete il 20-21 Giugno si vota per il referendum, io sono per il sì. Credo che tutti debbano alzare la voce sulla legge elettorale e lo dobbiamo fare in modo trasversale. La porcata è una porcata, stop. Dicono che il referendum peggiorerà le cose, ma credo sia l’unica arma che possiamo usare per dare uno scossone al parlamento. Diversamente non vedremo una nuova legge.

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La burocrazia stavolta salva la terra

Il Governo stesso si dà la zappa sui piedi sul nucleare. La tanto decantata svolta energetica dell’Italia, che in questo modo non dipenderà più dall’energia straniera, corre il rischio di non partire mai. Il Ministero del Tesoro proprio ieri ha bocciato 34 norme sul ddl presentato al Senato e ne ha messo sotto accusa altre 18. Per tutte il problema di fondo è che mancano i finanziamenti.

Secondo quanto riportato dalla relazione parlamentare su queste norme, esse:

metterebbero a rischio l’equilibrio economico dell’intero provvedimento sul nucleare e che allo stato attuale è in contrasto con l’articolo 81 della Costituzione.

In breve, l’articolo 81 sancisce che le Camere approvano ogni anno il bilancio, e che non si possono prevedere nuove spese una volta che esso è stato approvato. Ed invece è proprio qui il problema: il nucleare prevederebbe spese aggiuntive per cui non ci sarebbe nessuna copertura finanziaria.

Solo problemi di bilancio dello Stato quindi? Certo che no, perché se lo Stato siamo noi, i problemi sono tutti nostri. Secondo il Ministero del Tesoro, queste norme prevederebbero un incremento delle tariffe a carico dei consumatori finali. In pratica i costruttori non sborserebbero un euro in più di quanto previsto, ma tutti i costi aggiuntivi sarebbero a carico dei cittadini italiani. E viste le esperienze degli altri Paesi, che quando va bene vedono raddoppiare il costo dei reattori nucleari, saranno dolori.

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CON DEBORA SERRACCHIANI PER IL RINNOVAMENTO DEL PD

La consultazione elettorale per il Parlamento Europeo si è conclusa con una vittoria schiacciante di Debora Serracchiani, la quale è stata premiata dai cittadini elettori per la freschezza, onesta e competenza della sua proposta politica e per la capacità di rinnovamento che ha espresso chiaramente.
Adesso ci aspetta un compito altrettanto arduo: Ripensare il Partito Democratico.
Come afferma Debora dobbiamo essere presenti nei luoghi dove si incontrano le persone e dove si crea opinione per testimoniare la nostra visione del paese e della società: piazze, aziende, scuole, sindacato, bar.
Per il prossimo congresso siamo chiamati a creare una “primavera democratica”, affermazione di Debora: democrazia e partecipazione, creatività, pari dignità tra uomini e donne, merito e scoperta dei talenti, integrazione nel territorio.
In definitiva dobbiamo fare del Partito Democratico una stella marina dove la testa è rappresentata da tutto il corpo: potere e decentramento, territorio e cultura dei problemi, valori condivisi e testimonianze concrete.
Debora ha dimostrato che Berlusconi e Bossi possono essere battuti ed allora impegniamoci insieme per conseguire questo grande obiettivo per il progresso dell’Italia e per una giustizia che superi il disagio sociale che stiamo vivendo.

Sito di Debora Serracchiani http://www.serracchiani.eu/
Volontari di Debora http://deboraserracchiani.ning.com/
Profilo di Facebook http://www.facebook.com/home.php#/profile.php?id=1155743509&ref=ts
Profilo dei sostenitori di Debora Serracchiani-fan http://www.facebook.com/profile.php?id=1544118108&ref=profile#/pages/Debora-Serracchiani/58893700885?ref=ts

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Risultati Comunali 2009 Sirmione

– Alessandro Mattinzoli 57,12 %
consiglieri di maggioranza:
– Ferrari Maurizio 146
– Signori Giordano 132
– Bianchi Pierluigi 105
– Rosa Stella in Roman 105
– Gonzato Alessandro 102
– Wilde Massimo 83
– Lavelli Luisa 76
– Padovan Massimo 72
– Andretto Orazio 71
– Imberti Elisabetta 71
– Poli Ennio 71

consigliere non eletti:
– Erindetti Stefania 68
– Ponza Virgilio 46
– Nocera Michele 43
– Trabucchi Sara 42
– Marchi Gian Luigi 10

consiglieri di minoranza eletti:
– Guglielmo Saggioro 42,88%
– Donatella Garlaschi 142
– Volpi Andrea 108
– Toniolo Patrizia 80
– Azzoni Luca 78

non eletti:
– Cornacchione Davide 71
– Righetti Marco 58
– Ronchi Cristina 49
– Pellicciotti Emilio 39
– Bufalo Federico 37
– Vittori Betty 32
– Sinigaglia Nicola 30
– Forin Anna in Motta 27
– Bollero Piergiorgio 23
– Cosaro Silvia 16
– Chincarini Angelo 16
– Franchetto Armando 8

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Democrazia compiuta

I Sirmionesi hanno eletto Mattinzoli Alessandro, nuovo Sindaco di Sirmione. Auguro a lui e alla sua squadra un buon lavoro.

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L’appello dei ‘Peròdem’

Lo so, molti elettori sono esasperati, hanno vissuto male questo nuovo partito, lo hanno amato, in alcuni casi, senza essere ricambiati (dal Pd e dalla sua politica). Molti entusiasti della prima ora sono rimasti delusi, molti delusi in partenza sono rimasti entusiasti di essere delusi. Però, facendo questa campagna elettorale, una campagna elettorale difficile soprattutto dalle mie parti (in partibus infidelium), mi rendo conto che da questo Paese sta scomparendo la politica. Ed è pericoloso e preoccupante. E tutto si gioca e si ‘brucia’ in poche battute, sulla sicurezza anche dove sono tutti sicuri, sulla casta anche dove il sindaco guadagna qualche centinaio di euro, sulla polemica e sul gossip, perché non abbiamo parole per descrivere la crisi, per interpretarla, per offrire quelle soluzioni che ci consentirebbero di farvi fronte e di uscirne.

La politica non c’è più e, invece, sarebbe necessaria a ciascuno di noi, se solo fosse capace di parlarci, di dirci qualcosa, di permetterci di essere più forti e sereni. Per farlo, ci vuole una forza grande e autorevole, nel nostro campo, perché sia possibile lanciare la sfida a B e ai suoi. È un argomento semplice fino alla rozzezza, il mio, ma è l’unica cosa che sento davvero. Sono preoccupato e sono arrabbiato, come tanti di voi, per il tempo che abbiamo buttato via. Per il futuro che non sappiamo più raccontare. Per la cattiveria di questi tempi.

Vorrei che seguiste il mio consiglio, anche e soprattutto se, come me, volete cambiarlo, questo partito. Perché per cambiarlo, prima bisogna votarlo. Bisogna dargli forza, bisogna costruirlo. Fatelo e questa volta, ve lo prometto, non ve ne pentirete. Perché c’è qualcosa di nuovo, nell’aria cupa dei tempi nostri.

Il mio è un impegno preciso, non è una favola, anche se mi sento un po’ come il gatto con gli stivali: al giovane che lo riceve come unica eredità, rispondendo alla sua delusione fin troppo comprensibile, il gatto promette: «insieme potremo fare molto».

Incominciamo il 6 e il 7 giugno. Perché il Pd più lo voteremo, più lo cambieremo.

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