Autore: Andrea_Volpi

Desenzano a rischio cemento

I promotori del Parco delle colline moreniche attaccano l’amministrazione sul documento urbanistico

«Il Piano di governo del territorio non è uno strumento dedicato esclusivamente all’edilizia e deciso dalla giunta ma un dispositivo di concertazione tra le esigenze e la volontà del cittadino e l’amministrazione da lui eletta». Lo sostiene il Comitato per il parco delle Colline Moreniche del Garda che apre il nuovo anno con un durissimo attacco alla giunta Anelli che, secondo l’accusa degli ambientalisti «rispetto alle altre amministrazioni, ha preferito il percorso del giocare a nascondersi, del negare ciò che l’esecutivo e i tecnici stavano invece preparando».
PER IL COMITATO PARCO il piano di governo del territorio desenzanese nasconderebbe parecchie insidie per la tutela dell’area del basso Garda. E rinfaccia alla giunta di centrodestra impegni e promesse solenni che «non hanno trovato poi conferma».
CITANDO IL PROGRAMMA elettorale della lista del sindaco, l’associazione ambientalista rimarca «le tante belle parole della classe dirigente». Il comitato ricorda inoltre una lettera inviata nell’agosto 2008 alle province e ai Comuni del Garda, per poter presenziare all’iter dei vari piani di governo del territorio, «Solo Desenzano non ci ha risposto. Dell’avvio del Piano di governo del territorio abbiamo appreso solo dalla stampa, e poi nel corso di un incontro pubblico in cui è stato presentato un preliminare».
Sono parecchie le decisioni già prese o in via di elaborazione (nel preliminare si parla fra l’altro di case per 3500 nuovi abitanti, e di una nuova urbanizzazione accanto al quartiere delle Grezze), che preoccupano il comitato parco. «L’antica ma sempre vigente legge 1497 del ’39 che vincola il territorio gardesano è praticamente ignorata. La delibera della Regione che dichiara l’area di Desenzano e sirmione di notevole interesse pubblico non è presa in considerazione. Il Parco locale del Monte Corno, a fronte delle mancate iniziative dell’amministrazione, è lasciato in stato di degrado ed abbandono. L’area del Vò – prosegue la protesta del comitato – è lasciata anch’essa in stato di abbandono, invasa da sporcizie, il Piano Casa ha autorizzato soprelevazioni fino a 14 m. di altezza e uno sconto del 20% sugli oneri d’urbanizzazione: Desenzano è l’unica sul Garda a essere tanto benevola». Infine, l’accorato appello finale, a «rivedete il piano casa e salvaguardare il territorio rimasto libero per le future generazioni».

fonte: bresciaoggi.it

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http://sosgarda.blogspot.com/2010/01/desenzano-rischio-cemento.html

Desenzano a rischio cemento

I promotori del Parco delle colline moreniche attaccano l’amministrazione sul documento urbanistico«Il Piano di governo del territorio non è uno strumento dedicato esclusivamente all’edilizia e deciso dalla giunta ma un dispositivo di concertazio…

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Desenzano a rischio cemento

I promotori del Parco delle colline moreniche attaccano l’amministrazione sul documento urbanistico

«Il Piano di governo del territorio non è uno strumento dedicato esclusivamente all’edilizia e deciso dalla giunta ma un dispositivo di concertazione tra le esigenze e la volontà del cittadino e l’amministrazione da lui eletta». Lo sostiene il Comitato per il parco delle Colline Moreniche del Garda che apre il nuovo anno con un durissimo attacco alla giunta Anelli che, secondo l’accusa degli ambientalisti «rispetto alle altre amministrazioni, ha preferito il percorso del giocare a nascondersi, del negare ciò che l’esecutivo e i tecnici stavano invece preparando».
PER IL COMITATO PARCO il piano di governo del territorio desenzanese nasconderebbe parecchie insidie per la tutela dell’area del basso Garda. E rinfaccia alla giunta di centrodestra impegni e promesse solenni che «non hanno trovato poi conferma».
CITANDO IL PROGRAMMA elettorale della lista del sindaco, l’associazione ambientalista rimarca «le tante belle parole della classe dirigente». Il comitato ricorda inoltre una lettera inviata nell’agosto 2008 alle province e ai Comuni del Garda, per poter presenziare all’iter dei vari piani di governo del territorio, «Solo Desenzano non ci ha risposto. Dell’avvio del Piano di governo del territorio abbiamo appreso solo dalla stampa, e poi nel corso di un incontro pubblico in cui è stato presentato un preliminare».
Sono parecchie le decisioni già prese o in via di elaborazione (nel preliminare si parla fra l’altro di case per 3500 nuovi abitanti, e di una nuova urbanizzazione accanto al quartiere delle Grezze), che preoccupano il comitato parco. «L’antica ma sempre vigente legge 1497 del ’39 che vincola il territorio gardesano è praticamente ignorata. La delibera della Regione che dichiara l’area di Desenzano e sirmione di notevole interesse pubblico non è presa in considerazione. Il Parco locale del Monte Corno, a fronte delle mancate iniziative dell’amministrazione, è lasciato in stato di degrado ed abbandono. L’area del Vò – prosegue la protesta del comitato – è lasciata anch’essa in stato di abbandono, invasa da sporcizie, il Piano Casa ha autorizzato soprelevazioni fino a 14 m. di altezza e uno sconto del 20% sugli oneri d’urbanizzazione: Desenzano è l’unica sul Garda a essere tanto benevola». Infine, l’accorato appello finale, a «rivedete il piano casa e salvaguardare il territorio rimasto libero per le future generazioni».

fonte: bresciaoggi.it

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Elezioni Regionali

«Le primarie non sono un vincolo ma un’opportunità», dice Bersani sul tema candiature. Aggiunge che sono le assemblee regionali che devono decidere perchè noi siamo l’unico partito federalista. Gli altri decidono uno in una villa oppure in due o tre persone. Noi abbiamo un partito con delle assemblee.

Io però ricordo che sullo statuto ci sta scritto il PD usarà le Primarie per selezionare candidati alle cariche elettive. Basta decidersi.

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PGT

Il Gruppo “Forza Sirmione Democratica” non ha partecipato al voto sul Piano di Governo del Territorio in approvazione per le seguenti ragioni:

1-      L’iter del piano ha visto la nostra attiva e positiva partecipazione con proposte per migliorare il documento. Le risposte, quando ci sono state, sono state ideologiche;

2-      La pianificazione territoriale è basata su una cartografia poco chiara e che presenta diverse difformità rispetto la situazione reale, come da sempre fatto rilevare e mai corretto.

3-      La maggioranza esprime una risposta inadeguata per il Futuro di Sirmione e per la sostenibilità delle scelte compiute sul territorio. Riteniamo che si sia fattolo stretto necessario per l’approvazione, mancando una importante occasione per promuove lo sviluppo sostenibile di Sirmione.

Etica, morale e politica. L’attuale Maggioranza ha portato questo PGT nella bagarre della campagna elettorale, per cui in congruenza con i nostri principi di partecipazione e sviluppo sostenibile, pilastri della nostra proposta elettorale, non possiamo essere partecipi di un parto la cui gestazione non è mai stata da noi condivisa.

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Una nuova fase

Il dibattito sull’aggressione al premier è arrivato in Aula e sarebbe questa la notizia di oggi, se poco dopo Fini non avesse sbottato con una sfuriata senza precedenti. Elezioni anticipate? Mentre Fini parlava alcuni deputati della maggioranza si alzavano e se ne andavano in segno di protesta, come avevano fatto poco prima durante il discorso di Di Pietro sull’aggressione a Berlusconi. Usare l’aggettivo “deprecabile” verso un atto del Governo non è certo un segno distensivo. Inoltre da oggi le tristi foto del Premier ferito, rompono l’immagine dell’uomo invincibile.

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l’Acqua è un diritto, non una merce

aderite su http://www.pdgarda.ilcannocchiale.it/

Il Coordinamento di zona dei Circoli del Garda promuove un incontro tra gli amministratori dei Comuni iscritti al Partito Democratico o eletti in liste sostenute dal PD per una serata di approfondimento su problematiche di interesse generale per la vita delle nostre Comunità:

1)     L’acqua: bene comune primario da difendere contro le logiche di privatizzazione; proposte per una mozione comune in tutti gli Enti Locali del Garda.
2)     La gestione dell’Azienda Gardauno: il punto della situazione dopo le vicende della scorsa estate a San Felice; cause  e responsabilità ancora ignote.
3)     Lo stato dei Servizi sociali alla persona alla luce dei tagli del Governo e della regione al Fondo Sociale; le difficoltà dei Comuni, delle Case di Riposo e delle famiglie.

L’incontro si terrà nella serata di Mercoledì  16  dicembre alle  ore  20.30 presso  il  Centro  Sociale  di Moniga del Garda

N.B.  Il Centro Sociale di Moniga si trova in Via Tre Santi  (uscita dal centro Storico di Moniga in direzione di Manerba, adiacente al Parco pubblico).

L’invito è aperto a tutti.

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Il tramonto dell’era B

Era il 1994 quando IL palazzinaro che ha costruito “Milano 2” scende in campo, con i soldi di chi ancora non è dato sapere. Io avevo 11 anni per cui comincio ad interessarmi alla vita pubblica dopo qualche anno, non ho visto la Prima Repubblica e ricordo gli ultimi botti di tangentopoli. Insomma dovrei essere abituato, invece sono profondamente disgustato per l’affermazione del nostro Primo Ministro che si autoproclama “premier con le palle” e dal congresso del PPE annuncia che cambierà la Costituzione. Già una volta il governo di destra ha provato a farlo, ancora una volta troveranno un muro a difesa della nostra Carta Costituzionale.

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No B.Day

MELANDRI: Continuo a pensare che la manifestazione ha un carattere assolutamente originale e innovativo e per questo sabato sarò in piazza, accanto a migliaia di democratiche e democratici che singolarmente hanno aderito alla manifestazione per dire no alla concezione proprietaria dello Stato e delle istituzioni. http://www.ilpolitico.it/?p=21693

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Piano Casa: Manerba al 4%

E’ stato deciso di permettere di ampliare gli edifici esistenti solo per zone piuttosto ristrette, potrà infatti essere applicato solo al 4% del territorio.

Il Sincado Manerbese motiva così la scelta: «alla base di queste decisioni vi è la consapevolezza che sul piano dell’edilizia e della cementificazione a Manerba si siano già raggiunti livelli da allarme rosso. Non si tratta di non più costruire, ma di progettare ancora i tempi e i modi di ragionevoli interventi, con l’obiettivo di non snaturare le straordinarie risorse storico-paesaggistiche del paese».

Insomma escluedere più zone dal Piano Casa era possibile, Manerba ne è la prova. Nel Consiglio  Comunale di Sirmione è stato sostenuto invece che non si poteva, a norma di legge, salvare più territorio.

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