Autore: Andrea_Volpi

Al «Comparto Lugana» un hotel, negozi e uffici

È arrivato al traguardo il cosiddetto «Pp3» di Sirmione, piano edilizio di cui si parla da 30 anni, noto anche come «comparto Vecchia Lugana».L’area, che si trova al di là del noto locale nei paraggi del supermercato Migross, vedrà ora nascere u…

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Generazione Sirmionese

Sabato mattina le nuove generazioni future sono scese a Punta Grò per pulire la spiaggia. Appuntamento ormai consolidato che trova nei bambini un entusiasmo davvero sorprendente, fanno la gara a chi raccoglie più sporcizia, muniti di guanti e sacchi….

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Pistaaaa!!!!

 Questa notte qualche “abituè del dritto” deve aver preso male le misure!La piccola rotonda in località Frati è spesso “tagliata” dagli automobilisti più frettolosi, prima di immettersi passano sulla corsia opposta e proseguono dritti per poi …

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Problemi con la Gioventù card

L’altra mattina mi sono recato presso un gommista convenzionato con la gioventù card. Chiedo un preventivo per il cambio dei pneumatici della mia vettura, senza menzionare la gioventù card. Il titolare non era presente, il dipendente si mette al comp…

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La battaglia sul gassificatore

fonte: BresciaoggiVenerdì 09 Settembre 2011 LETTERE AL DIRETTORE

Egregio direttore, alcuni mesi or sono, era maggio, la proposta di realizzare, a Bedizzole, un gassificatore di deiezioni avicole (pollina) ebbe ampio spazio nelle cronache locali.
Molti, infatti, gli articoli e servizi dedicati all’argomento, e molta anche l’attenzione manifestata dai cittadini, e dalle Amministrazioni dei Comuni contermini a Bedizzole. Molto partecipate le assemblee, e riunioni, tenutesi nei vari Comuni, che hanno visto la presenza di cittadini preoccupati per le conseguenze di carattere sanitario ed ambientale collegate a tale progetto. Preoccupazioni che hanno motivato la petizione popolare sottoscritta, in pochissimo tempo, da migliaia di cittadini (circa diecimila firme).
Molta, anche l’attenzione, e la preoccupazione, delle amministrazioni locali, come testimonia il fatto che i Consigli comunali e/o le Giunte comunali di Bedizzole, di Calvagese della Riviera, di Padenghe sul Garda, di Lonato del Garda, di Prevalle, di Calcinato e di Muscoline hanno approvato delibere di contrarietà al rilascio dell’autorizzazione, rilascio che compete alla Provincia. Anche nel Consiglio Provinciale di Mantova, l’argomento del Gassificatore di Bedizzole è stato messo all’ordine del giorno.
Dopo la manifestazione del 3 maggio scorso, tenutasi in occasione della Conferenza dei Servizi, forse il momento di massimo interesse, e clamore, la sospensione del Procedimento Autorizzativo, ed il periodo estivo hanno contribuito a raffreddare gli animi. Non per questo l’attività del Comitato si è fermata, anzi. Si è lavorato «dietro le quinte» portando all’attenzione delle istituzioni (Provincia, Regione, Arpa, Asl, ecc.) le varie problematiche e cercando di coinvolgere nuovi soggetti nell’attività di opposizione.
Questo lavoro «sommerso», oltre che non essere stato sufficientemente pubblicizzato dal Comitato, per ovvi limiti gestionali ed organizzativi, non è stato ripreso, ed evidenziato, in modo adeguato dai mezzi di informazione, facendo insorgere nell’opinione pubblica la convinzione che, ormai, di quel progetto non se ne sarebbe più fatto nulla. Niente di più sbagliato, e pericoloso pensare questo. Passato il mese di agosto, e finito il periodo delle ferie, entro settembre dovrebbe essere convocata la Conferenza dei Servizi, ed il Procedimento dovrebbe riprendere. E riprenderà con alcuni dei principali protagonisti (la ditta proponente l’impianto ed il Comitato Civico «Salute e Ambiente» di Bedizzole) più agguerriti, e motivati, di prima.
La ditta sarà più agguerrita perché vede messo in discussione, dalla sollevazione popolare rappresentata dal Comitato, un progetto che possiamo, tranquillamente, definire un «grosso affare» se pensiamo alle cifre in ballo, riferite ai finanziamenti utilizzabili per la costruzione dell’impianto ed agli incentivi (contributi) derivanti dalla vendita dell’energia elettrica prodotta e, magari, anche facendosi pagare per smaltire la Pollina degli altri allevatori.
Per contro, il Comitato sarà più agguerrito e motivato perché è maggiormente consapevole delle conseguenze negative che ricadranno, in modo particolare, sulla comunità locale, ma anche sulle comunità di un’area molto più vasta di quella interessata direttamente dal progetto in questione. Quindi, come si può leggere sul sito www.comitatocivicobedizzole.it il Comitato si prepara ad un «autunno caldo» e per questo spera di poter contare sulla collaborazione , e sul sostegno di tutti, cittadini ed Amministrazioni comunali che siano, oltre che delle numerose associazioni e comitati che, in questi mesi ci hanno contattato e sostenuto.
Quanto esposto, si traduce con l’attuazione di alcune iniziative finalizzate a «riaccendere i riflettori» sull’argomento. Tra queste iniziative, due soprattutto. La prima sarà un’assemblea pubblica, da tenersi a Bedizzole, che il Comitato si accinge a convocare, presumibilmente a metà settembre, che vedrà la partecipazione di esperti qualificati che affronteranno, ed illustreranno, le problematiche sanitarie ed ambientali. La seconda sarà una «grande» manifestazione pubblica, di protesta, da tenersi davanti agli uffici della Provincia, in occasione della prossima Conferenza dei Servizi. Per la buona riuscita di queste iniziative serve la mobilitazione e la partecipazione di tutti.
Ivan Facchetti
BEDIZZOLE

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La battaglia sul gassificatore

fonte: BresciaoggiVenerdì 09 Settembre 2011 LETTERE AL DIRETTORE

Egregio direttore, alcuni mesi or sono, era maggio, la proposta di realizzare, a Bedizzole, un gassificatore di deiezioni avicole (pollina) ebbe ampio spazio nelle cronache locali.
Molti, infatti, gli articoli e servizi dedicati all’argomento, e molta anche l’attenzione manifestata dai cittadini, e dalle Amministrazioni dei Comuni contermini a Bedizzole. Molto partecipate le assemblee, e riunioni, tenutesi nei vari Comuni, che hanno visto la presenza di cittadini preoccupati per le conseguenze di carattere sanitario ed ambientale collegate a tale progetto. Preoccupazioni che hanno motivato la petizione popolare sottoscritta, in pochissimo tempo, da migliaia di cittadini (circa diecimila firme).
Molta, anche l’attenzione, e la preoccupazione, delle amministrazioni locali, come testimonia il fatto che i Consigli comunali e/o le Giunte comunali di Bedizzole, di Calvagese della Riviera, di Padenghe sul Garda, di Lonato del Garda, di Prevalle, di Calcinato e di Muscoline hanno approvato delibere di contrarietà al rilascio dell’autorizzazione, rilascio che compete alla Provincia. Anche nel Consiglio Provinciale di Mantova, l’argomento del Gassificatore di Bedizzole è stato messo all’ordine del giorno.
Dopo la manifestazione del 3 maggio scorso, tenutasi in occasione della Conferenza dei Servizi, forse il momento di massimo interesse, e clamore, la sospensione del Procedimento Autorizzativo, ed il periodo estivo hanno contribuito a raffreddare gli animi. Non per questo l’attività del Comitato si è fermata, anzi. Si è lavorato «dietro le quinte» portando all’attenzione delle istituzioni (Provincia, Regione, Arpa, Asl, ecc.) le varie problematiche e cercando di coinvolgere nuovi soggetti nell’attività di opposizione.
Questo lavoro «sommerso», oltre che non essere stato sufficientemente pubblicizzato dal Comitato, per ovvi limiti gestionali ed organizzativi, non è stato ripreso, ed evidenziato, in modo adeguato dai mezzi di informazione, facendo insorgere nell’opinione pubblica la convinzione che, ormai, di quel progetto non se ne sarebbe più fatto nulla. Niente di più sbagliato, e pericoloso pensare questo. Passato il mese di agosto, e finito il periodo delle ferie, entro settembre dovrebbe essere convocata la Conferenza dei Servizi, ed il Procedimento dovrebbe riprendere. E riprenderà con alcuni dei principali protagonisti (la ditta proponente l’impianto ed il Comitato Civico «Salute e Ambiente» di Bedizzole) più agguerriti, e motivati, di prima.
La ditta sarà più agguerrita perché vede messo in discussione, dalla sollevazione popolare rappresentata dal Comitato, un progetto che possiamo, tranquillamente, definire un «grosso affare» se pensiamo alle cifre in ballo, riferite ai finanziamenti utilizzabili per la costruzione dell’impianto ed agli incentivi (contributi) derivanti dalla vendita dell’energia elettrica prodotta e, magari, anche facendosi pagare per smaltire la Pollina degli altri allevatori.
Per contro, il Comitato sarà più agguerrito e motivato perché è maggiormente consapevole delle conseguenze negative che ricadranno, in modo particolare, sulla comunità locale, ma anche sulle comunità di un’area molto più vasta di quella interessata direttamente dal progetto in questione. Quindi, come si può leggere sul sito www.comitatocivicobedizzole.it il Comitato si prepara ad un «autunno caldo» e per questo spera di poter contare sulla collaborazione , e sul sostegno di tutti, cittadini ed Amministrazioni comunali che siano, oltre che delle numerose associazioni e comitati che, in questi mesi ci hanno contattato e sostenuto.
Quanto esposto, si traduce con l’attuazione di alcune iniziative finalizzate a «riaccendere i riflettori» sull’argomento. Tra queste iniziative, due soprattutto. La prima sarà un’assemblea pubblica, da tenersi a Bedizzole, che il Comitato si accinge a convocare, presumibilmente a metà settembre, che vedrà la partecipazione di esperti qualificati che affronteranno, ed illustreranno, le problematiche sanitarie ed ambientali. La seconda sarà una «grande» manifestazione pubblica, di protesta, da tenersi davanti agli uffici della Provincia, in occasione della prossima Conferenza dei Servizi. Per la buona riuscita di queste iniziative serve la mobilitazione e la partecipazione di tutti.
Ivan Facchetti
BEDIZZOLE

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Qualche problema con il nuovo incrocio di Colombare

 Le fotografie sono state scattate uscendo dalla Banca nelle vicinanze della nuova rotonda di Colombare. Ci siamo appena lasciati alle spalle l’inaugurazione e  già compaiono le prime botte…

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Vicini al traguardo delle 500.000 firme

Sono state raggiunte le 400.000 firme, manca davvero poco al traguardo! Parlando con le persone scopro che in pochi sanno cos’è il Porcellum, ancora meno conoscono il Mattarellum. Alla Direzione Provinciale del PD di ieri sera ho sentito più di un du…

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Digital divide

Ho letto che il centro di San Felice è coperto dalla rete wi-fi, si può quindi navigare in tutta libertà, gratuitamente. Il Sindaco Mattinzoli non aveva promesso in campagna elettorale che avrebbe portato il Wi-Max a Sirmione? Seguirà interrogazion…

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Manovre autunnali

ECCO LE ULTIME MODIFICHE1- Aumento di un punto IVA, dal 20 al 21 %, con destinazione del maggior gettito al miglioramento dei saldi del bilancio pubblico; 2- Fino al pareggio di bilancio, contributo del 3% sopra i 300.000 euro. Il provvedimento riguard…

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ATTENZIONE! Bocconi avvelenati al parco di Desenzano

ATTENZIONE!! sembra confermata la presenza di un boccone avvelenato nel parco di Desenzano del Garda. Notizia letta sulla pagina del gruppo del “Canile di Desenzano” su facebook,  un cane è stato male e giunto dal veterinario avrebbe vomitato qua…

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Federl Mogul, la resurrezione

La Federal Mogul ha tenuto banco per più di un anno con il braccio di ferro azienda/dipendendi che picchettavano di fronte ai cancelli dello stabilimento di Desenzano del Garda. Alla fine un accordo si è trovato, i camion hanno portato via i macchina…

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Punta puzza

TG Regionale: trovate il servizio su Sirmione a 14′ e 48″” http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-59b2bd00-6816-44b5-8288-ae652679cc92-tgr.html#p=0

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SIRMIONE, punta Grò invasa da alghe putride e anguille morte

È allarme in questi giorni sulle coste di Punta Grò a Sirmione. Alghe in putrefazione, anguille morte e cattivi odori sono da qualche giorno un grosso problema. La denuncia arriva dal comitato locale per la tutela di Punta Grò, che ha fatto un sopralluogo ieri mattina in collaborazione con Legambiente e con il Parco delle Colline Moreniche. Le cause sono sconosciute ma la siccità e il relativo abbassamento del livello del lago non aiutano a migliorare. «Dal 21 agosto la situazione è andata peggiorando – spiega la presidente del comitato Laura Simeoni – oltre al visibile degrado della spiaggia assistiamo alla moria di anguille e altri animali. Da Pasqua ad oggi abbiamo trovato otto volatili morti per intossicazione. Ora l’ Asl sta eseguendo controlli, ma occorre più attenzione e coinvolgimento da parte del Comune».
«Sarebbe opportuno – suggeriscono gli ambientalisti – procedere sia all’analisi delle acque sia al potenziamento dei cartelli, per evitare i casi in cui viene somministrato cibo non idoneo agli animali. Si dovrebbero inoltre installare contenitori chiusi per i rifiuti, così che i volatili, in particolare i cigni, non abbiano accesso».
Già ieri mattina un gruppo di persone del club «Gestione tempo libero» ha iniziato la rimozione delle alghe. «Siamo però contrari ad azioni indipendenti – evidenzia la presidente – occorre un maggiore coordinamento per evitare di peggiorare la situazione». Questo coordinamento, secondo il comitato, toccherebbe proprio al Comune. «Sarebbe utile stilare un protocollo di intervento locale da attuare in situazioni di emergenza. I volontari per lo più sprovvisti di mezzi hanno avuto difficoltà nel recuperare i volatili moribondi, non disponendo di imbarcazioni, attrezzature e luoghi dove custodire gli animali recuperati. Se il sindaco raccogliesse la disponibilità di altri soggetti, quali i pescatori, oltre a quella dei volontari e dei gruppi animalisti, si potrebbe pensare seriamente di costituire qualcosa di concreto, senza costi aggiuntivi per il Comune».

di S.MA. fonte: bresciaoggi.it

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SIRMIONE, punta Grò invasa da alghe putride e anguille morte

È allarme in questi giorni sulle coste di Punta Grò a Sirmione. Alghe in putrefazione, anguille morte e cattivi odori sono da qualche giorno un grosso problema. La denuncia arriva dal comitato locale per la tutela di Punta Grò, che ha fatto un sopralluogo ieri mattina in collaborazione con Legambiente e con il Parco delle Colline Moreniche. Le cause sono sconosciute ma la siccità e il relativo abbassamento del livello del lago non aiutano a migliorare. «Dal 21 agosto la situazione è andata peggiorando – spiega la presidente del comitato Laura Simeoni – oltre al visibile degrado della spiaggia assistiamo alla moria di anguille e altri animali. Da Pasqua ad oggi abbiamo trovato otto volatili morti per intossicazione. Ora l’ Asl sta eseguendo controlli, ma occorre più attenzione e coinvolgimento da parte del Comune».
«Sarebbe opportuno – suggeriscono gli ambientalisti – procedere sia all’analisi delle acque sia al potenziamento dei cartelli, per evitare i casi in cui viene somministrato cibo non idoneo agli animali. Si dovrebbero inoltre installare contenitori chiusi per i rifiuti, così che i volatili, in particolare i cigni, non abbiano accesso».
Già ieri mattina un gruppo di persone del club «Gestione tempo libero» ha iniziato la rimozione delle alghe. «Siamo però contrari ad azioni indipendenti – evidenzia la presidente – occorre un maggiore coordinamento per evitare di peggiorare la situazione». Questo coordinamento, secondo il comitato, toccherebbe proprio al Comune. «Sarebbe utile stilare un protocollo di intervento locale da attuare in situazioni di emergenza. I volontari per lo più sprovvisti di mezzi hanno avuto difficoltà nel recuperare i volatili moribondi, non disponendo di imbarcazioni, attrezzature e luoghi dove custodire gli animali recuperati. Se il sindaco raccogliesse la disponibilità di altri soggetti, quali i pescatori, oltre a quella dei volontari e dei gruppi animalisti, si potrebbe pensare seriamente di costituire qualcosa di concreto, senza costi aggiuntivi per il Comune».

di S.MA. fonte: bresciaoggi.it

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