Appunti da Parigi

Per le riflessioni ci vorrà più tempo, intanto, prima che sfuggano le impressioni, appunto.

Un sacco di barboni e senza casa : le stazioni della metro e gli androni delle porte sembrano i rifugi di guerra.

Ristoranti e bistró sono comunque affollati: tutti hanno l'offerta a prezzo fisso antipasto+primo o primo+dolce

Gli smartphone hanno cambiato la società

Musica e cultura comunque non scompaiono per la crisi

Lo scandalo del ministro con i fondi all'estero tiene banco e il tema della moralizzazione è al centro del dibattito e dell'indignazione.
Noi ci siamo assuefatti a molto peggio.

Gru e lavori in corso danno il senso comunque di chi guarda al "dopo"

La fotografia di massa è un fatto sociale rilevante: fotografano tutti

Scolaresche di ogni età in tutti i musei

La cultura come risorsa non è un automatismo ma il frutto di un lavoro meticoloso di offerta e posizionamento: il Louvre da solo incassa quanto tutti i musei italiani messi assieme

C'è musica ovunque e di tutti i tipi: dai mendicanti nel metro ai concerti rock al palasport di Bercy già esauriti

Tutti quelli seduti attorno a me a l'Opéra hanno la ricevuta di biglietto elettronico

L'hotel, la Easy Jet, l'Opéra mi chiedono via mail di commentare il grado di sodfisfazione

La mixitè di razze, lingue e culture che respiri all'uscita di un liceo o sul metro è il film del mondo che ci sarà

Raccontare com'era prima e come siamo arrivati ad essere ció che siamo, sarà importante quanto immaginare dove stiamo andando. Per la prima narrazione l'età è indispensabile, per la seconda no.

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Vai articolo originale: http://blog.gigitaly.it/2013/04/appunti-da-parigi.html

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