Presentata la mostra “Anima Mundi. La Giostra della vita”da un’idea di Stefano Zecchi, a cura di Beatrice Mosca
Dal 13 luglio al 29 ottobre 2023
Palazzo delle Albere, Trento
Il mondo è un unico grande organismo vivente, da cui si generano le differenze che sono legate da un’anima universale, l’anima del mondo. Tutto è in perenne rotazione e nella giostra della vita gli opposti si rincorrono, si inseguono, talvolta prevalgono l’uno sull’altro ma non si annullano e non si eliminano a vicenda. Tutto finisce, tutto ricomincia. E le differenze sviluppano energia e creatività nel caleidoscopio che, ruotando senza sosta, è mosso dall’anima del mondo.
Un’esperienza museale inedita. Come in un teatro il sipario si apre sulla messa in scena di nove giostre che girano senza posa mostrando le opere di grandi artiste e artisti, ciascuna simbolo degli opposti, l’una il contrario dell’altra. All’inizio e alla fine di questa rappresentazione scenica la grande e spettacolare La “”Giostra della Vita”(“Carousel of Life”) dell’artista belga Koen Vanmechelen: un magnifico omaggio alla bellezza e alla diversità della vita tra creature reali, ibride e fantastiche, che trascende confini, linguaggi, culture, per celebrare l’unicità di ogni creatura che abita il nostro pianeta, ricordandoci il perpetuo movimento della vita.
Un percorso espositivo immersivo, dinamico, che conduce visitatrici e visitatori, tra suoni, narrazioni di luce e installazioni scenografiche, alla scoperta di vita e morte, luce e tenebra, terra e acqua, sole e luna, angeli e demoni, origine e divenire, animali che volano e camminano tra sogno e realtà. Un racconto percettivo che mostra la diversa meraviglia della vita e che al termine sorprende con “Carousel of Biodiversity”, seconda opera di Vanmechelen. L’artista presenta “Cosmopolitan Chicken Project”: cento polli tassidermizzati rotanti, opere d’arte bio-culturali per illustrare al visitatore la bellezza della diversità nell’anima del mondo.
“Rappresentare percettivamente l’Anima mundi – spiega Stefano Zecchi ideatore dell’esposizione – è la finalità di questa mostra, che si è posta due questioni essenziali da affrontare: la prima è raccontare in modo chiaro, visibile l’immagine dell’organicità del tutto e come le differenze nascono da esso e si ricompongono nella stessa organicità del tutto; la seconda rappresentare la vita che innerva, soffia energia, pervade queste opposizioni, differenti ma legate tra loro da una comune anima universale. Come la vita è nel movimento, così la giostra è un’immagine simbolica che nella sua rotazione comunica un’idea di vitalità”.
“Una mostra tra l’Arte e la Vita – racconta la curatrice Beatrice Mosca – dove gli artisti invitati a rappresentarla esprimono una cifra espressiva del tutto originale. Scultori, pittori, artigiani, vetrai, ebanisti, mascherai, nelle loro opere materia e anima si fondono, l’una trasformando l’altra e riconsegnandosi a se stesse. Vita e arte si intrecciano e si scambiano i passi, come in una danza continua, ora è l’una a creare l’opera, ora è altra a plasmare la realtà nelle forme invisibili del cosmo. Il mondo fisico diviene l’enigma da svelare, la rappresentazione lo trascende per indagare il suo eterno segreto”.
“Alla fine, abbiamo voluto rappresentare in ogni espressione della mostra, in ogni suo dettaglio – conclude Stefano Zecchi – l’uno e il tutto nel loro rincorrersi, nell’impossibilità di annullarsi, nel perenne ritornare: l’Anima mundi unisce, divide, riunisce ogni cosa. È il soffio della vita che genera vita”.
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