Quasi due milioni di euro: è questa la cifra complessiva che il Comune di Desenzano del Garda ha messo a disposizione della cittadinanza soltanto per sopperire all’emergenza da Covid-19. Un milione e 900mila euro di investimenti straordinari erogati interamente dalle casse comunali e ridistribuiti alle persone che più hanno sofferto in questo 2020 che ormai volge al termine.
INTERVENTI A SOSTEGNO DI ATTIVITA’ PRODUTTIVE E SERVIZI SOCIALI.
E’ per questo che lunedì 30 novembre è stata presentata in Consiglio l’ultima variazione di bilancio “ordinaria” di quest’anno che ha implementato con altri 200.000 euro il sostegno economico dedicato ai Servizi Sociali e alle Attività Produttive, ugualmente divisi in 100.000 euro all’uno e all’altro settore. Soldi che saranno messi a disposizione dagli assessorati di competenza proprio come accaduto poco meno di un mese fa con i 230.000 euro messi a disposizione e somministrati alla popolazione sotto forma di bonus economici da richiedere agli uffici comunali.
L’Assessore al Bilancio Pietro Avanzi tira le somme di questo 2020 e commenta in questo modo l’ultimo provvedimento annuale: “Siamo soddisfatti come Amministrazione perché crediamo di aver trovato il giusto equilibrio tra i sostegni dedicati a chi ne aveva bisogno e il mantenimento delle peculiarità che caratterizzano la nostra Città. Questo nonostante la situazione difficilissima che stiamo affrontando, ma che abbiamo saputo gestire grazie alla lungimiranza e alla buona Amministrazione di questi anni. Plateatici gratuiti, sconti Tari, contributi a fondo perduto, rimborsi dei mercati non svolti e riduzione dei costi per tutto il 2020: credo che i 2 milioni di euro straordinari che abbiamo destinato per queste cause siano il massimo che potessimo fare. Concludo sottolineando il provvedimento che abbiamo confermato sui parcheggi gratuiti fino al 6 gennaio 2020: Desenzano, così come la Lombardia, è diventata “zona arancione” con la relativa possibilità di circolare senza autocertificazione all’interno del Comune, e penso che per questi motivi l’iniziativa assuma ancora più valore. Nella speranza che per il periodo natalizio, si possa tornare ad ospitare anche qualche turista, sempre nel rispetto rigoroso delle norme anti Covid”.
POLO DELLE EMERGENZE: ACQUISTO E RIQUALIFICAZIONE DELL’IMMOBILE.
Altra nota fondamentale di questa variazione, riguarda l’incremento di 200.000 euro del finanziamento per acquistare la struttura che andrà ad ospitare i Vigili del Fuoco, la Protezione Civile e la Croce Rossa Italiana e che prenderà il nome di “Polo delle Emergenze”. Una nuova casa per quelle persone e per quelle associazioni che specialmente negli ultimi anni hanno dovuto incrementare la loro attività, tra alluvioni sempre più frequenti e situazioni emergenziali a cui porre un tempestivo rimedio.
L’acquisto comprende circa 1334 metri quadrati di area produttiva ed è situato in via Calamar tra i civici 20 e 22. Gli uffici del capannone coprono una superficie di 490 metri quadrati e sono distribuiti tra piano terra e primo piano. E sempre al primo piano ci sono gli 89 metri quadrati dedicati all’appartamento del custode. A tutto questo si aggiunge la presenza di un portico di 332 metri quadrati.
Giovanni Maiolo, Assessore alle Opere Pubbliche, non nasconde l’entusiasmo per un progetto fortemente voluto e che ora pare più vicino che mai: “Finalmente andremo dal notaio. E’ stato sicuramente un processo lungo, che ha richiesto il massimo impegno e la massima collaborazione coi nostri uffici. Ma come per tutte le grandi opere non potevamo e non possiamo permetterci errori di valutazione: il primo passo per la realizzazione del Polo delle Emergenze è ora realtà. Reputo un onore poter acquistare questa struttura per la Città di Desenzano perché daremo una nuova sede ai nostri “angeli custodi”, sempre pronti ad intervenire nel momento del bisogno. Il Polo li aiuterà ad essere ancora più efficienti e a confermarsi un punto di riferimento per il nostro Comune e non solo. Un complesso del genere sarà infatti un fiore all’occhiello non soltanto a livello locale, ma anche su scala regionale”.
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