Partirà dal 19 ottobre la somministrazione dei vaccini antinfluenzali. Inizialmente è prevista in forma gratuita per i pazienti fragili, le donne in gravidanza, gli ospiti delle RSA e l’inizio degli over 65. A novembre, sarà quindi il turno dei rimanenti over 65 e a seguire quello degli operatori sanitari e i bambini fino a 6 anni di età e gli over 60.
Questo, in sintesi, il piano della campagna vaccinale per la stagione 2020/21 presentata dal direttore generale dell’assessorato regionale al Welfare, Marco Trivelli e dal virologo, Fabrizio Pregliasco. Un piano che sarà accompagnato da una campagna di comunicazione che Regione Lombardia diffonderà attraverso tutti i suoi canali, coinvolgendo direttamente anche medici di medicina generale, pediatri, Comuni, farmacie, ATS, ASST, Trenord e FNM.
“Ad oggi — ha spiegato Trivelli — la Regione ha già acquistato 2.884.000 dosi a fronte di un fabbisogno massimale raccomandato e aggiuntivo a titolo gratuito previsto di 2.768.000 dosi. Ciò significa che l’offerta dei vaccini è non solo coerente con il bisogno, ma addirittura superiore. C’è anche spazio per poter sub-fornire le farmacie per consentire alla popolazione non target di vaccinarsi volontariamente. La difficoltà non è dunque nelle forniture, quanto nel tentare di raddoppiare il numero di vaccinazioni in poche settimane rispetto agli anni precedenti”.
Trivelli ha quindi sottolineato come “non tutta la popolazione target sia disponibile nei fatti a vaccinarsi”. Lo scorso anno, infatti la copertura effettiva è stata solo del 48% in, quindi ampiamente sotto l’obiettivo ministeriale del 75%. “Il vero tema — ha aggiunto Trivelli- è riuscire a somministrare i 2,9 milioni di dosi nel giro delle prossime 4/5 settimane in sicurezza, nel quadro Covid, cercando di raggiungere tutte le fasce deboli sperando di raggiungere la soglia del 60% di popolazione coperta”.
Rispondendo a una delle domande dei giornalisti, il direttore Trivelli ha precisato come “ci sia una percezione dell’inizio delle vaccinazioni come fosse una gara tra la Regione che si muove per prima, mentre l’obiettivo deve essere traguardare il mese di aprile facendo il modo che la copertura sia la più ampia possibile. Giorno più o giorno meno non fanno la differenza”.
“Ci sono studi — ha spiegato il professor Pregliasco — secondo cui la vaccinazione antinfluenzale sembra proteggere meglio rispetto al Covid. Un vantaggio che credo possa essere colto dai nostri concittadini lombardi”. “La scarsa disponibilità di vaccino influenzale — ha aggiunto il virologo — è un fenomeno di livello mondiale. Comunque è possibile che, sulla base dell’andamento della campagna vaccinale, ci possano essere degli elementi per consentire al cittadino di acquistare il vaccino”.
Le vaccinazioni antinfluenzali saranno erogate:
- dai Medici di Medicina Generale che aderiscono alla campagna: in questo caso è consigliato verificare le modalità dell’offerta presso il proprio Medico di Medicina Generale;
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presso i Centri vaccinali delle ASST e
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nei luoghi dedicati, individuati dalle ASST anche con la collaborazione dei Comuni.
La consegna delle dosi è prevista in due fasi: ottobre e novembre. A ottobre saranno consegnate circa 800.000 e le rimanenti 2,1 milioni saranno invece disponibili a novembre.
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