Scatta a Lazise, sabato 11 luglio alle 21,30 al Parco Castello, la prima tappa del Festival del Garda organizzato
dal direttore organizzativo Enrico Bianchini, in collaborazione con
RadioNumerOne, Comunità del Grada. La formula, rodata nei minimi
particolari, è quella che permette a diversi giovani di avere un palcoscenico tutto per sé in un contesto d’intrattenimento ricco di contenuti artistici in grado di catalizzare l’attenzione di un pubblico eterogeneo. A condurre la serata l’attore Beppe Convertini,
già protagonista in molte fiction televisive, pronto a lasciare spazio
a Laura Zambelli e Elisabetta de Medico presentatrici di Miss del Garda. Concorso di bellezza che ha come testimonial Matteo Tosi d’Incantesimo.
Essenza del Festival del Garda rimane il concorso canoro suddiviso
nella sezione Interpreti (riproposizione di cover) e Nuove Proposte
(canzoni inedite) per la supervisione del direttore musicale Vince Tempera.
Sul palco di Lazise saliranno per le Nuove Proposte Soul, alias Luca
Signorini di Milano (“Inguaribili”), il gruppo vicentino di
Costabissara Bimana (“Ancora”) e Xara di Brescia (“Perditempo”). Nella
sezione Interpreti sfida a tre: Nicola Beltrami di Trento, Andrea
Brazzarola di Verona ed Elena Camoicardi di Monzambano. Non mancherà
l’angolo della poesia con Renata Leali, il corpo di ballo The Gamblers
(Eleonora Barbacini, Elisa e Sara Gregori, Luana Vollero e Alice
Zanoni) del coreografo Nando De Bortoli e il body painting, cioè l’arte
di dipingere i corpi nudi grazie alla magia di Flavio Bosco.
Intanto mercoledì scorso il patron del Festival del Garda Enrico
Bianchini accompagnato dal maestro Vince Tempera e dall’attore Matteo
Tosi, è stato ricevuto a palazzo Balbi dall’assessore regionale Oscar
De Bona e dal vicepresidente del Veneto Franco Manzato. “Questo
Festival è l’esempio migliore di cosa significhi fare sinergia tra
Enti”, ha dichiarato Manzato,
“per promuovere l’obiettivo comune del turismo. La nostra Regione ha
bisogno di iniziative di richiamo che uniscano le bellezze naturali ai
grandi eventi”. “Apprezzo organizzazioni del genere”, ha detto De Bona
– perché uniscono Regioni e Comuni in uno sforzo unitario, che produce
risultati migliori rispetto a iniziative singole.