Cosa ci fanno quei grossi aerei militari a bassa quota nel cielo del Garda? Se lo sono chiesti in molti questo pomeriggio sul Basso lago, specie sulla zona di Sirmione, vedendo compiere ripetuti passaggi in circolo ad almeno due C130J Hercules, con la livrea grigio scuro che li rendeva facilmente riconoscibili come velivoli militari.
Si tratta di aerei per trasporto truppe dell’Usafe – la componente dell’aviazione militare statunitense di stanza in Europa – giunti all’aeroporto di Verona Villafranca lo scorso lunedì da Ramstein, base tedesca in cui sono di stanza diverse unità americane. I due velivoli, appartenenti all’86th Airlift Wing, sono a quanto risulta impegnati in una esercitazione di aviolancio di paracadutisti. Lo conferma l’esistenza di un Notam, un «avviso ai naviganti» che impone specifiche prescrizioni al volo civile nella zona di Pacengo, frazione di Lazise, teatro a quanto risulterebbe dei lanci.
Non è chiaro se si tratti solo di truppe americane o anche di unità italiane. Non sarebbe la prima esercitazione congiunta di questo tipo nella zona: sulla stessa Pacengo nel 2015, vi fu una simulazione analoga che coinvolse i Ranger di stanza nel Vicentino a Camp Darby (base intitolata all’ufficiale americano fondatore dei Ranger, ucciso a Torbole, proprio sul lago di Garda) e i paracadutisti italiani della Folgore.
Stando alle informazioni disponibili, l’esercitazione dovrebbe proseguire fino alla prima serata del 28 aprile. Pur provenendo anche questi aerei da Ramstein, nulla avrebbero a che fare con il C17 atterrato a Ghedi lo scorso 19 aprile, compiendo un lungo giro dall’Atlantico e dal Mediterraneo. I due velivoli, in questo caso, hanno solcato senza problemi i cieli di Germania e Austria per atterrare a Verona.
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