Ieri sera il Sindaco Paolo Rosa ci ha presentato i programmi di lavoro a breve e medio termine sull’acquedotto comunale di San Felice del Benaco.
Premetto che in tutta sincerità personalmente la serata non mi è parsa del tutto negativa, è emerso qualche punto di chiarezza, e pur nella diversità delle opinioni anche il dibattito è stato costruttivo.
Certo, è stato apertamente comune, sia di istituzioni che di cittadini, il giudizio gravemente negativo sull’atteggiamento del gestore Garda Uno, il grande assente e il cui prolungato silenzio che ancora continua su questa vicenda risulta a tutti sempre più assordante, insopportabile e intollerabile.
Personalmente ho tenuto a dire al Sindaco che a tutt’oggi, pur con tutte le rassicurazioni del caso, nessuno a San Felice si fida a bere l’acqua dell’acquedotto comunale, e non per una strana fobia, ma perché è stato scientificamente accertato che la grave epidemia di gastroenterite da enterovirus (principalmente Norovirus, ma non solo) di giugno è stata causata principalmente dall’ingestione di acqua contaminata da liquami umani, e a tutt’oggi non sappiamo nulla sulle cause, quindi non si può avere alcuna certezza che i lavori fatti o in essere siano o saranno risolutivi.
Restando alle sensazioni della sala, non è passato inoltre inosservato che i programmi di lavoro a breve termine sull’acquedotto presentati come quasi un “premio” ai cittadini di San Felice, in realtà sono l’esecuzione di lavori prescritti all’ente gestore Garda Uno da ASL in una lettera del 3 agosto 2009 (di cui era stata data lettura in un Consiglio Comunale di fine 2009) e da realizzare entro 30 giorni (vale a dire il 3 settembre 2009).
Ad alcuni presenti in sala risulta inoltre che i programmi a medio termine sull’acquedotto in realtà erano già previsti e approvati da AATO nel 2008 o precedentemente, e non conseguenti alla grave epidemia di giugno.
Anyway, per tutti gli assenti, venendo invece al resoconto della serata di ieri:
Qualità dell’acqua
Il Sindaco ha esordito rassicurando sulla qualità dell’acqua sulla quale vengno effettuati dalla ASL 2 controlli settimanali di tipo batteriologico e 1 di tipo virale dall’Istituto Zooprofilattico (si consideri che prima della crisi veniva fatto solo 1 controllo al mese e solo batteriologico).
E’ stata mostrata una lettera ASL datata 22 gennaio 2010 in cui si afferma che dal 28 giugno fino ad oggi tutte le analisi sull’acqua hanno dato esito positivo di potabilità.
Sospensione delle bollette dell’acqua
E’ stato confermato che la bollettazione dell’acqua di GardaUno (di cui è stata mostrata in sala una lettera a firma del responsabile amministrativo) è sospesa in attesa che vengano accertate le cause dell’inquinamento dell’acqua che ha causato l’epidemia di giugno.
Gli operatori visti a San Felice nelle scorse settimane effettuare le letture dei contatori stavano solo compiendo un atto dovuto.
Purtroppo pero’ non è stata data una risposta convincente a un cittadino che chiedeva rassicurazioni sul fatto che questo non preluda poi a una “super-bolletta” di conguaglio di oltre 1 anno nel momento in cui riprendera’ la normale bollettazione.
Interventi a BREVE termine sull’acquedotto comunale
Il Sindaco aiutandosi con la proiezioni dei progetti ha illustrato gli interventi che partiranno a breve termine (vale a dire entro pochi giorni o poche settimane) sull’acquedotto comunale per un importo complessivo di circa 1 milione di euro.
Mi scuso sin da ora per le imprecisioni ma non sono un tecnico ed ho provato a prendere velocemente degli appunti.
- sostituzione della succhieruola della presa a lago in località Porticcioli;
- sostituzione integrale delle condutture dalla presa a lago fino all’impianto di filtrazione di via Zublino;
- interventi sull’impianto di filtrazione con il rinnovo degli attuali filtri, l’aggiunta di un sistema di filtri a carboni attivi, l’inserimento a vari stadi di sistemi di clorazione nel tratto dalla presa a lago all’impianto di filtrazione.
Interventi a MEDIO termine sull’acquedotto comunale
Il Sindaco ha inoltre illustrato le linee degli interventi a medio termine sempre sull’acquedotto comunale:
- entro aprile 2010 Garda Uno presentera’ all’AATO una proposta di spostamento dalla presa a lago (con l’eliminazione di quella ai Porticcioli), con il posizionamento in una zona esterna al golfo di Salò, con presenza di correnti e ad una profondita’ di oltre 50 m.
In particolare sono due i luoghi individuati: la Baia del vento nel Comune di San Felice e Pisenze (ai piedi della Rocca di Manerba tanto per intenderci) nel Comune di Manerba; - è allo studio l’introduzione di sistemi di microfiltrazione;
- è in via di definizione il potenziamento dell’acquedotto dietro l’attuale stazione di filtrazione di via Zublino in un’ottica di interconnessione con vari paesi della Valtenesi, per un’area di circa 2.500 mq.
Personalmente ho detto al Sindaco che pur con tutte le opere di mitigazione che verranno realizzate, quella collocazione proprio non mi piace perché quella splendida vista sui campi e sul panorama del basso Garda è la porta d’ingresso, il biglietto da visita e il patrimonio di San Felice. Ho chiesto al Sindaco di non lasciare nulla di intentato per ricollocare tale struttura nell’area artigianale di Santigaro a distanza di circa 1 km, certamente più defilata, accessibile e con un impatto visivo e di immagine nullo, oltretutto vicino al magazzino di Garda Uno.
Non so se sono stato convincente, anzi, se siete d’accordo diteglielo in massa al Sindaco, forse tutti insieme lo saremo di più! - verranno sostituite tubature dell’acqua nel Comune di San Felice per una lunghezza di circa 6 km.
Atteggiamento di Garda Uno
Dopo aver ascoltato tutti i timori e le paure delle persone in sala, oltre che aver percepito la grande e totale sfiducia dei presenti, il Presidente dell’Istituto Zooprofilattico Sen. Francesco Tirelli presente in sala a titolo personale, ha detto chiaramente a tutti che le risposte ai dubbi sulle cause dell’epidemia di giugno che tutti attendono, le potrà dare solo la Magistratura e che i tempi non saranno brevissimi, anche perché tra l’altro Garda Uno sta ancora chiaramente lavorando per provare a dimostrare che la causa dell’epidemia di giugno non è stata l’acqua, oppure che gli esami fatti non sono sufficienti a provare il nesso causa-effetto, ovvero a provare che l’acqua abbia causato l’epidemia.
Acquedotto: un progetto vecchio di 30 anni
L’ingegnere (di cui non conosco il nome) incaricato dal Comitato Acqua Benaco di analizzare tutti i progetti, i documenti e le analisi forniti da ASL, dopo aver ascoltato gli interventi in previsione a breve termine ha detto chiaramente che quello è lo schema tipo di un acquedotto di 30 anni fa, nulla di nuovo, e anzi, si è stupito come quelle presentate come migliorie non siano state fatte nel momento in cui l’acquedotto fu costruito.
Direi che questo è più o meno tutto, spero di non aver tralasciato nulla di significativo.
Ovviamente sono a disposizione per qualunque osservazione o rettifica.